“Rigil Kent EP”, nuova release di casa M_Rec LTD, era qui che mi aspettava da diverso tempo. Il tempo necessario per trovare la concentrazione giusta, libera da qualsiasi altro tipo di distrazione, e tuffarmi al suo interno senza risparmiarmi. Questa review, come detto, non poteva essere trascurata, non me lo sarei mai perdonato. E dato che di stelle si parla, proprio le stelle mi avrebbero punito, quindi meglio non indispettirle.
“Rigil Kent EP”, il nuovo lavoro di Ness, è stampato su uno splendido vinile marmorizzato, edizione curata dalla ormai rinomata M_Rec LTD che da poco tempo mostra la sua anima più tonda e ovattata per mezzo di questa splendida “Grey Series”. “Rigil Kent” appunto, una costellazione, un sistema triplo conosciuto anche come Rigil Kentauri o meglio ancora Alpha Centauri. Il sistema solare più vicino al nostro, icona della fantascienza del passato, ispira le stesure firmate dal nostro caro amico Italiano. Tre “cuts”, uno meglio dell’altro, morbidi ma sempre muscolosi, ripercorrono la vita di una stella. Abbiamo quindi: “RK First Stage”, “RK Second Stage” e “RK Collapse”. Il primo contiene tutta la fierezza di una stella nel pieno della sua forza vitale, groove in 4/4 ipnotico, accompagnato da un tom persistente e gli ambienti: i pad e i droni ormai diventati punto di forza dei lavori di Ness.
Nella “Second Stage” si avvertono i primi segni di degrado, i sintomi dell’implosione imminente sono descritti da una ritmica più disordinata e ambienti più silenziosi di prima destano la preoccupazione tipica di quando sta per accadere inevitabilmente qualcosa di poco auspicabile. Chiudiamo con “Collapse”. Pezzo misto tra ritmiche dritte e spezzate, in cui – in particolare nelle pause – si avverte l’incredibile pressione che potrebbe essere generata da un’implosione. Nelle parti spezzate Ness mostra un lato aggressivo inaspettato, una furia incredibile.
Che altro dire? Nulla, se non la raccomandazione di prenotare una copia, perchè il vinile sta andando a ruba ed è sold-out quasi ovunque.