“Ipso Facto” e “Sun Ritual” sono i due orginali dell’ultima prova vinilica made in Kompakt, nonché pezzi da novanta della fortunata serie Speicher. A firmare il lavoro sono l’ottimo Nick Hoppner e Auntie Flo. Serie fortunata la Speicher, giunta ormai al disco numero settantadue, serie che nel suo storico catalogo annovera dischi che portano la firma di artisti quali Michael Mayer, Gui Boratto, Superpitcher, Oxia (non l’ultimo, tremendo, quello prima! Quello di “Domino”, per capirci) Maxime Dangles, DJ Koze eccetera. Casa Kompakt, insomma, più qualche innesto di qualità.
Ma veniamo a noi. Il disco, già disponibile, segue un percorso interessante nonostante le due tracce siano tra loro ben diverse. Ha un suo filo logico, quasio fosse un mini live. “Ipso Facto” è techno veloce (ma non velocissima) e alquanto scampanellante. Grezza e tedesca, la puoi definire raffinata più per quello che pensi che sia che per l’effettivo impatto dei suoni. La riascolto con attenzione. Raffinata? No, no, zero. Il risultato è quasi ruvido a dir la verità. Un bel pezzo comunque, cattivo e concentrico, come se lo sporco che c’è dentro fosse dosato al milligrammo dal vecchio Hoppner. Non sarà un capolavoro, ma è uno di quei pezzi che se ci apri a un after hour fai la tua porca figura, e se la metti alle tre di notte riattivi i neuroni di parecchie fanciulle. L’ascolto? Difficile ma non impossibile, anche per i non amanti della techno.
“Sun Ritual” è il pezzo del giovane scozzese Auntie Flo, producer ai più sconosciuto che prossimamente sarà possibile vedere all’opera alla console del mitico Berghain. Mmm…Kompakt più Berghain, uguale: il ragazzo ha talento. Tornando al pezzo, non penso di sbilanciarmi se dico che è ottimo. In qualche modo ricorda “Otaria Ursina” di Moonbeam, quella che per me è una delle migliori chiusure della storia della musica techno. Kick non troppo cattivo e giro di basso, sirene, sconquassi, pioggia di marcas e tutto quello da forma a una chiusura ben riuscita c’è, ma ciò che rende la traccia un pezzo di assoluta qualità è quella melodia, come dire, interplanetaria. Una melodia – pop, rock o trance ? – non lo so, una melodia da dieci e lode. Trecentosessantacinque giorni l’anno, h24