Leggo il nome dell’autore, Nico Purman, e già sorrido. E’ un sorriso che lascia trasparire una delle emozioni più forti che riesce a darmi la musica, la felicità. Certo, per i vari djs professionisti potrà sembrare una delle tante release da tener d’occhio. L’errore lo si fa, se si cataloga questo tipo di musica esclusivamente per essere provato ed ascoltato nei vari club. Chi di voi, magari in un momento particolare della giornata, ama mettersi le cuffie alle orecchie o meglio ancora sparare le casse al massimo e staccare la spina dalla routine quotidiana, lasciandosi trasportare dalle melodie? Io molte volte lo faccio. C’è chi lo fa con i suoni commerciali della musica pop/radiofonica, chi lo fa ascoltando musica elettronica, ma per una volta (specie se parliamo di Nico) possiamo oltrepassare questi confini immaginari tra vari generi e proiettarci al mero ascolto.
L’argentino è uno dei migliori producer in circolazione e non è una mia opinione. E’ un dato di fatto (ricordate “Visions EP” su Vakant?). Crosstown Rebels è una delle etichette più valida dell’attuale panorama mondiale, quindi potete capire l’attesa per questa release: il binomio è perfetto, di quelli che appena leggi autore e etichetta puoi anche fare a meno di ascoltarlo e comprarlo immediatamente. Ma noi non siamo così superficiali e le cose banali non ci piacciono affatto, quindi cuffie alla mano lasciamo parlare la musica e solo poi offriamo il nostro sincero giudizio.
La release digitale contiene quattro tracce. “Fade Away” (i più attenti avranno avuto già modo di sentirla nella Get Lost 4 Compilation del “patron” Damian Lazarus) apre l’EP con la sua serie di synths in reverb incredibilmente efficaci nella loro semplicità, synths piacevolmente accompagnati da una bassline scandita e una serie di effetti in apertura e chiusura battuta. Nico poi trova spazio ad un vocale in “versione lamento” ma assolutamente micidiale. Il disco dura 8 minuti e 30 secondi, il giro è più o meno lo stesso, ma sarei proprio curioso di sentire se qualcuno ha il coraggio di definirlo noioso…
Arriviamo poi a “Falling”, pezzo caratterizzato da un ambient lungo e nostalgico e dall’ennesimo basso analogico. La linea vocale accentua l’atmosfera quasi futuristica senza mai alzare il ritmo. E’ una precisa volontà del produttore, consapevole di rilasciare una traccia ideale per i primissimi minuti della serata, quasi a voler accompagnare l’ingresso dei primi clubbers. Veniamo dunque alle tracce rilasciate solamente in digitale, ossia “Melina” e “Think”, indicate più per il semplice ascolto “casalingo” che per il dancefloor. La prima delle due, sembra proseguire il discorso legato a “Falling”: l’atmosfera questa volta è ancora più rilassata, con un basso sempre protagonista, senza vocali e particolari ripartenze. La seconda invece presenta un synth ipnotico che accompagna una melodia lenta ma ben arrangiata e orecchiabile. Altri synth e vocal contribuiscono ad arricchire i sei minuti di poesia.
Data d’uscita del vinile: 21 novembre 2011. Scatta il conto alla rovescia!!