E così dopo un anno di lontananza forzata dal giro dei festival italiani, il NODE festival, rassegna artistica dedicata alle arti elettroniche e digitali, riappare in quel di Modena in grande stile.
Ebbene si! Perché già nel 2015 si doveva festeggiare l’ottava edizione di un bel festival che era, ed è tuttora, cresciuto negli anni fino a diventare un punto di riferimento a livello nazionale, con un sempre crescente riscontro di critica e pubblico, ma soprattutto pensato e organizzato con un approccio intelligente, profondo e non convenzionale. Quell’anno invece non se n’è fatto niente per una storia che non merita di essere raccontata. Gli organizzatori hanno stretto i denti per dodici mesi, pensato, lavorato e sudato. Tra l’edizione del 2014 e questa che si appresta ad iniziare, hanno prodotto Hand Signed e contemporaneamente si sono rimboccati le maniche per la nuova edizione 2016.
Quindi torniamo a noi e al NODE di quest’anno. Iniziamo con le date: 22 Ottobre e 09, 10, 11 e 12 Novembre. Location, tutte suggestive e di forte impatto: Palazzo Santa Margherita, la Palazzina Dei Giardini, la Chiesa di San Bartolomeo, il Civico Planetario e il Teatro Storchi. Passiamo ai nomi in line up, provenienti da tutto il mondo e bellissimi a modo loro. Esploratori del suono, artisti non facilmente catalogabili che amano prendersi il rischio se questo ne comporta un risultato brillante, affascinante e magnetico.
Zimoun, artista contemporaneo svizzero, noto per i suoi lavori che uniscono sound art e architettura degli spazi. Lubomyr Melnyk, autentico innovatore nel panorama della musica classica contemporanea. Inventing Masks, progetto solista di Giuseppe Ielasi, e Giovanni Lami ed Enrico Malatesta, che presenteranno al festival un progetto site-specific pensato per la struttura architettonica del Civico Planetario ed ispirato alle atmosfere del racconto di Philip K. Dick “We Can Remember It For You Wholesale”. Gea Brown, invece, promette di sorprendere tutti con il suo dj set.
E poi ci sono i pezzi da novanta. Rashad Becker, tra i più stimati sound artists del circuito internazionale di musica astratta e sperimentale, nonché è stato ingegnere del master ai famigerati Dubplates & Mastering Studios dei Basic Channel, si esibirà insieme ad Eli Keszler. L’americano Huerco S. presenterà dal vivo il suo nuovo album di ambient music “For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have)”, pubblicato per la Proibito di Anthony Naples. FIS, alias del produttore neozelandese Oliver Peryman, presenterà in esclusiva per il NODE un’inedita performance audio-video tra texture di natura organica e imponenti ondate soniche in collaborazione con Jovan Vucinic. La chiusura del festival sarà nelle mani del guru dell’elettronica Robert Henke che in prima nazionale porterà “Lumière II”, nuovo progetto A/V che unisce concerto e visual art. Ad aprire la sua serata ci sarà Paul Jebanasam e i live visuals di Tarik Barri.
Abbiamo detto tantissimo su questa attesa ottava edizione del NODE. Per conoscere il capillare programma day-by-day, il costo di biglietti – gli abbonamenti early bird saranno messi in vendita a partire dalle ore 11 di martedì 11 ottobre – e molto altro, vi basta andare sul sito del festival. Ci vediamo a Modena!