Non c’è molto da dire: qui a Soundwall amiamo gli atipici, quel genere di artisti difficilmente inquadrabili e abili a sfuggire le definizioni e le declinazioni di genere.
E non c’è dubbio che gli Efterklang rientrino ampiamente in questa categoria, in quasi dieci anni di carriera hanno fatto di tutto: dischi, film, colonne sonore. Hanno giocato con l’elettronica e collaborato con orchestre sinfoniche, si sono confrontati con la forma canzone tradizionale senza tralasciare escursioni in territori altri. Affrontano gli album come se si trattasse dei capitoli di un romanzo di formazione: ogni loro nuova uscita rappresenta una crescita rispetto alla precedente. Inseguono il cambiamento, sempre e comunque, ed è forse questo il motivo che li ha spinti a prendere una decisione tanto drastica quanto sorprendente: gli Efterklang finiscono ora.
Stop. Basta. Uno dei gruppi che più ha lavorato sottotraccia in questo decennio (la loro etichetta personale, tra le altre cose, è principale responsabile della scoperta dei Grizzly Bear), decide di fermare la propria corsa, annunciando il bisogno di un nuovo cambio di passo. Come a dire: abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare con questa formula, vogliamo continuare, continueremo, ma per farlo c’è bisogno di un reset completo.
Non uno scioglimento, quindi, ma un vero e proprio rito di passaggio che si celebrerà a Sønderborg, la loro città natale, in Danimarca, con un concerto specialissimo che li vedrà sul palco per l’ultima volta con un coro, un’orchestra e la line up originale della band. Non un tour, ma un’occasione speciale e unica in cui riproporranno dal vivo il materiale dei loro quattro album ufficiali, più alcuni brani rimasti fuori e completamente inediti. Non vogliono lasciare prigionieri, tutto quello che c’è ancora da dire sugli Efterklang verrà detto su quel palco il 26 febbraio 2014.
Poi chissà, il futuro forse ci riserverà delle sorprese. Staremo a vedere.