Dal 24 al 28 maggio – purtroppo il necessario “lavoro ordinario” non ci permette di presenziare alla preview con gli Air di martedì 23 – saremo a Lione al Nuit Sonores Festival, giunto ormai giunta alla sua quindicesima edizione.
Vista l’eccitazione crescente per una delle rassegne più importanti del Vecchio Continente, abbiamo chiesto al nostro Mirko Carera di preparare una playlist contenente le tracce che proprio non vediamo l’ora di ascoltare, spiegandovi il perché una dopo l’altra.
Apparat “Song Of Los”
Credo di aver sentito per la prima volta Apparat in un locale sudatissimo all’after show dei Daft Punk a Torino nel 2007. Tranne in quella occasione, però, l’ho sempre visto assecondare i voleri del pubblico suonando la solita” techno da Festival”, ecco al Nuit Sonores mi piacerebbe un set tipo il suo vecchio Dj-Kicks, per cantarci sopra o cose così.
Talaboman “Sideral”
Mi piace l’album di Boman e Talabot e non mi sono dispiaciuti nel dj set alla Design Week. Questo pezzo però inserito nel Dj-Kicks di Talabot rimane superiore all’ultimo lavoro secondo me.
Vitalic “La Rock 01”
Credo di aver consumato “Ok Cowboy” al tempo. Questo pezzo di quel disco è il mio preferito, spinge tantissimo e racchiude molto bene il suono nato tra “Human After All” e i Justice del tempo, anche più di “My Friend Dario”.
Stormzy “Shut Up”
Lui è uno dei motivi per cui non vedo l’ora di essere a Lione, voglio vedere come si muove, come canta e la reazione del pubblico quando partono le prime barre di questa traccia.
Mind Against “Strange Days”
Italiani, suonano deep house, in questo momento mi divertono più dei Booka Shade. Questa traccia, poi, ha un crescendo degno dei pezzi di “Movements” a cui ovviamente si rifanno, il discorso è che qui sono meglio di chi li ha ispirati.
Lady Leshurr “Where Are You Now (feat Wiley)”
Regina del grime inglese, questo pezzo è fresco fresco di lei a breve parleranno tutti.
Shirley Bassey & DJ Spinna “Spinning Wheel”
DJ Spinna è la storia, Shirley Bassey è una delle mie passioni di qualche anni fa. Sono sincero questa dal vivo la sogno da tempo, è uno dei set che più mi incuriosiscono del pacchetto.
Roy Davis Jr. “Gabriel (Garage Mix)”
Vado matto per il garage UK. Se suona questa mi commuovo, punto.
Ben Sims “Orbit”
Di Ben ho consumato il suo Fabric, questi snare cosi aperti, mi ricordano tantissimo i Daft Punk. Non so magari è solo una fissa mia ma secondo me “Orbit” è nata dopo mille ascolti fatti su “Homework”.
Matteo Vallicelli “Michelangelo”
Già batterista dei Soft Moon per dire, questo è uno di quei nomi (italiani) che mi coltivo sotto traccia nei miei ascolti “privati”. L’album è uscito su Captured Tracks, acerbo forse ma bellissimo.
The Supermen Lovers “Starlight (Derrick Carter Remix)”
Allora, premesso che può suonare qualsiasi cosa gli vada, ma se davvero parte “Starlight “mi arrampico al soffitto.
The Black Madonna “Alright This Morning”
Avrà un intera giornata dedicata al festival, non l ho mai sentita live ma me ne parlano tutti. Mi piacciono da morire i clap di questa canzone, il cantato alla Theo Parrish e anche l’evoluzione anni ’90 della traccia in cui ci sono mille idee, mai fuori posto.
Jamie 3:26 “Give Me Your Love”
Ammetto che di lui so poco, ma questo pezzo mi è capitato di sentirlo in più di una serata, un filo da aperitivo ma come tutti i pezzi del genere è un’iniezione di divertimento.
David Morales “Needin You”
Se non mette questa giuro gli faccio una scenata che nemmeno Guè Pequeno a Top DJ.
Nina Kraviz “Ghetto Kraviz”
L’ho sentita – e guardata soprattutto – al C2C qualche anno fa. “Ghetto Kraviz” l’ho ballata mille volte, forse ora si è raffinata rispetto a questa uscita ma secondo me questa va suonata sempre.
Andy Stoot “Violence”
La speranza, devo ammettere un po’ vana, è che suoni la versione originale, una cosa che non fa mai il maledetto! Però sognare è gratis.
Levon Vincent & Marcel Dettman “Can You See”
L’ho sentita in talmente tanti mixati che ora voglio godermela con l’impiantone.
Bambounou “Pixel”
Non so perché, ma questo CD è finito nella macchina della mia ragazza e non ne è mai uscito. L’impresa è riuscita solo ai Jamiroquai e agli Empire Of The Sun, per dire.
Fatima Yamaha “What’s A Girl To Do”
Questo è uno dei miei pezzi in Heavy Rotation quando cucino: adoro l’armonia di questa canzone, perfetta per l’inizio serata o per una situazione più conviviale.
Marie Davidson “Planet Ego”
È uno dei dischi che in casa impone la mia ragazza, all’inizio ascoltavo con fastidio poi mi è entrata in testa e non ne è uscita più.
Helena Hauff “Funeral Morality”
Idem come sopra, con la differenza che questa traccia ha un organetto che davvero spiega, declina, immagina il suo titolo come meglio non si potrebbe.
Floating Points “Vacuum Boogie”
Ovvio mi aspetto “Nespole” e tutto il circondario, ma questo è uno dei pezzi con cui ho iniziato ad ascoltare Floating Points e secondo me uno dei pezzi da ballo più belli degli ultimi tempi.
Omar Souleyman “Wenu Wenu”
Inizi ad ascoltarlo con un misto di sorrisini e via dicendo, ma dal vivo, dal vivo cambia tutto e quando parte questa di solito è delirio
Daniel Avery “Drone Logic”
Il cantato mi ricorda “Silver Screen” di Felix da Housecat, la scarica di synth a centro pezzo fa il resto.
Jon Hopkins “Sun Harmonics”
Perchè di “Immunity” è l’unico album di cui credo di non aver fatto indigestione.
Nathan Fake “The Sky Was Pink (James Holden Remix)”
Davvero qualcuno non vorrebbe sentire live questo pezzo?
Ben Frost “Venter”
L’ho perso al Sónar di tre anni fa per stanchezza e fattanza (se volete godervi un festival lasciate perdere eventuali club de fumadores presenti in città). Questo è un altro dei motivi per cui non vedo l’ora di essere al Nuit Sonores.
Actress “Senorita”
Finché non lo vedo sul palco non mi fido, qualora poi venisse davvero questa è quella più fuori dalle sue corde, per questo forse quella che mi piace di più.
Anthony Naples “Pot”
Lo seguo dai tempi di un EP su Rub-A-Dub nel 2013 ancora mi chiedo perché con pezzi come questo non ne parlino tutti, saliscendi continuo tra “pestoni” e droni finali.
Kink “Neutrino”
È una formula matematica se fai deep house e metti gli xilofoni io impazzisco, Facile no?
Laurent Garnier “Man With The Red Face”
Ne cerchi una e dici “sì ma dai anche questa, no questa” poi dalla locandina scopro che suonerà UK style. Secondo Damir in questo caso, questa traccia all’inglese non può proprio mancare.
The Chemical Brothers “Close Your Eyes”
Secondo me “Push The Button” è il più bel disco dei The Chemical Brothers e “Close Your Eyes” la sua canzone migliore. Una ballad mascherata da sogno…il vero sogno, però, è che ne suonino il remix presente su “Flip The Switch”.
Einsturzende Neubauten “Der Tod Ist Ein Dandy”
Gruppo a me poco più che sconosciuto, Maurizio Narciso dice che non devo assolutamente perderli soprattutto qualora dovessero suonare questa canzone.
Yussef Kamal “Lowrider”
Nel momento in cui compilo questa playlist arriva la notizia dello scioglimento. Peccato era un nome che vale una messa, il groove di questo pezzo secondo me è incendiario.