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[tab title=”Italiano”]Omar Souleyman è un artista diverso. Può non piacere – di solito così capita – ma gli si deve riconoscere la palma di novità nell’ambito del mondo dell’elettronica. In mezzo a decine e decine di musicisti tutti identici, lui almeno spicca per originalità di suono e di produzioni, complice la produzione ad opera di quel furbetto di Four Tet. Dopo un passato come cantante di matrimoni musulmani, Omar viene notato da Björk e da lì gli si aprono le porte dell’Occidente, diventando un artista da buttar lì quando si fa del name dropping a cena con amici. È uno di quei personaggi fuori schema, che solitamente danno vita a interviste diverse dal solito, e questo ti gasa in fase di preparazione delle domande. Andare a fondo era obbligatorio: nell’origine del fenomeno, nelle radici geografiche, nel processo di produzione. Noi l’abbiamo fatto. E va detto, l’intervista che è venuta fuori è in effetti “diversa”, particolare, fuori dai normali canoni. Sotto più di un punto di vista. Magari in modo differente da quel che ci si aspettava. Abbiamo voluto riportarla così com’è venuta, senza rielaborazioni, e lasceremo a voi l’onere di sviluppare da soli la vostra opinione. Avete tutto quel che serve.
Cosa ha acceso in te la passione per la musica? Hai ricordi di quando hai deciso di diventare un artista?
Be’ la musica c’era ovunque da dove vengo io. La musica veniva suonata in casa, nel villaggio da dove vengo, nelle strade, insomma dappertutto. A casa mia c’era sempre qualcuno che cantava… Conoscevo parecchi musicisti di cui cantavo le melodie e le canzoni, mi han detto che avevo una bella voce e che avrei dovuto continuare, magari avevano ragione…
Hai lavorato con diversi produttori importanti nel mondo occidentale (Four Tet, Björk, Modeselektor…) c’è stato uno in particolare con cui ti sei divertito a suonare? E con quali musicisti del mondo arabo suoneresti?
Non ho suonato dal vivo con nessuno dei musicisti che hai menzionato nella domanda, di solito suono da solo sul palco. Non mi interessa suonare con nessun musicista arabo, ma se devo dire, mi piacciono Fairouz e Umm Khaltoum.
Il famoso suonatore di tabla Setrak Sarkissian una volta ha dichiarato che non esiste più buona musica in Medio Oriente, e che l’attuale scena elettronica non produce granché di qualità. Te hai ovviamente un’idea differente, qual è la tua posizione riguarda all’attuale scena siriana e libanese?
Non ho francamente una posizione a riguardo – onestamente non ho tempo per star dietro a cose di questo genere. Ho altro a cui pensare. Posso solo dire che io tengo la musica viva e vegeta e che non me ne frega niente di queste mode…
Sei un Sunnita, originario della Siria. Qui abbiamo due coordinate, una religiosa ed una geografica – quale ha influenzato di più la tua musica? Possiamo davvero separare queste due variabili quando parliamo d’arte?
(nessuna risposta)
Come descriveresti la tua musica? A me pare un incontro tra Occidente ed Oriente, diresti che questo fa parte della tua cultura? Storicamente, città come Aleppo o Damasco sono state un trait d’union tra imperi, commerciando ed influenzandosi reciprocamente. La tua musica risente di questo?
La mia musica non è un incontro di culture. É ciò che è; magari suona così a te, ma non è influenzata da un bel niente – è solo il bagaglio culturale che mi porto dietro.
La storia della musica araba – sebbene sappiamo che usare quest’etichetta sia generico – è zeppa di grandi cantanti ed artiste – penso a Fairuz, Sabah, Umm Kalthoum ed Abdel Wahab. Ci sono artisti maschi invece che credi dovrebbero essere famosi nel mondo?
(nessuna risposta)
Quali sono gli argomenti delle tue canzoni? So che ti fai aiutare da un poeta per i testi (Hassan Hamadi).
Ho parecchi poeti che scrivono per me. Ahmad Alsamer ha scritto i testi per questo disco – Bahdeni Nami. Non so dove tu abbia preso questo nome, ne uso molti di poeti per parlare sempre e solo d’amore.
Pensi che la musica possa davvero cambiare il mondo? In quanto Siriano, credi che l’arte possa fare la differenza?
(nessuna risposta)
Sono molto curioso di sapere da te come è stato il concerto che hai tenuto al Nobel Prize del 2013 ad Oslo. Ci puoi dire di più? So che sei stato – prima della fama mondiale – un cantante per matrimoni, hai qualche aneddoto gustoso di quei tempi?
Il concerto al Nobel è stato molto bello, gran pubblico e ottimi artisti.
Il tuo nuovo disco è pronto per uscire, e due singoli sono già stati pubblicati (“Bahdeni Nami” e “Enssa El Aatab”). Qual è il significato del nuovo disco? Di cosa canti?
Trovi i testi sul cd. Parla d’amore.
Come componi la tua musica? Hai uno stile molto personale anche se collabori con gente come Four Tet o Modeselektor.
(Nessuna risposta).[/tab]
[tab title=”English”]Omar Souleyman is a different artist, you might not like him, but it is true that he is very different in the contest of the current electronic music scene. Among several similar artists, Omar stands out because of his music and his productions -also because of the help of Four Tet in terms of productions and sounds. After years as a singer for wedding in the Arabic countries, Omar got the like of Björk and become popular in the Western world, turning into a precious artist. Because of his interesting past, because of his strong personality, we were over excited to interview Omar, studying about his past and in present in order to produce a great interview. There are many important variables when the subject is Omar Souleyman, such as religion and politic. Here is the interview to a grouchy man, who hasn’t reply to all of our questions. The interview is shown as it was, without overlooking any answer or question.
What sparked your interest in music? Have you got memories of the moment you decided to be an artist?
Well music is all around us where I come from. There is music in our home, in the village, on the road. Everywhere. There is always someone singing at home. I knew a lot of singers whom I heard at home and I started to sing to myself when I was a child and they told me I had a good voice. so maybe they were right.
You’ve worked with many western iconic electronic musicians (Four Tet, Björk, Modeselektor…), was there one artist you particularly enjoyed performing with? What arabic musician would you work with if you could choose?
Well I never performed live with any of those people you mentioned. And usually I only perform alone. I wouldn’t really like to work with them but I love Fairouz and Umm khaltoum.
The famous tabla player Setrak Sarkissian once said that there is no good music now in middle east, and that the new electronic scene is not producing anything good. You have obviously another thought about this, what your position about the current scene in Syria and Lebanon?
I have no position – honestly. I don’t stay current on these matters – I have other things to worry about. I can only say that i keep my music alive and do not worry much about currents.
You are a Sunni Arab, originally from Syria. So we have both geographical and a religious coordinates here: which one has most influenced your music; can we really separates these two variables, when we are talking about art?
(no answer)
How would you describe your music? To me it sounds like a clash between the middle east and the west culture, would you say that reflects your country? Historically, cities like Aleppo or Damascus have been a trait d’union for several empires, so there has always been a mutual influence. Is your music influenced by anything in particular?
My music is not any clash. It is just what it is. Maybe it sounds like this to you. No it is not influenced by anything – it is just what i know and I carry my tradition on.
The history of arabic music -although we know it is quite generic to use the label ‘arabic music’- is full of great female singers like Fairuz, Sabah, Umm Kalthoum and Abdel Wahab. Are there any male singers and producers you believe should known abroad?
(no answer)
What are the main topics of your lyrics? I know you have poets writing with you the lyrics of your songs (i.e. the poet Hassan Hamadi).
I have many poets. ahmad alsamer for example wrote all the lyrics for my current album – bahdeni nami. so i don’t know why are you singling out just one you heard about. I have worked with many poets. The theme is always love.
Do you think music and lyrics can change the world? As a Syrian, do you believe art can really change things in history?
(no answer)
I am really curious about your performance at the Nobel Prize in 2013 in Oslo. Can you tell us more abut it? Before this world wide fame, you have been a singer for wedding, do you have any remarkable memories about those days? Have your exhibition being recorded somewhere?
Nobel peace prize concert was wonderful. Great public and great company of other artists.
Your new record is about to being released, and two of the singles are already out (Bahdeni Nami and Enssa El Aatab). What is the meaning behind the new record? What are you singing about?
You can find the lyrics of the album with the album and you can read everything there. It’s all about love.
Although, you have Four Tet or Modeselektor producing your record, your style and sound are absolutely personal and ‘your’. How do you write your music?
(no answer)[/tab]
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