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[tab title=”Italiano”]Abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche parola con lui durante l’ASOT Festival di Utrecht dello scorso febbraio. Norvegese, classe 1982, Ørjan Nilsen è una di quelle persone capaci di metterti a tuo agio con un sorriso. Nonostante suoni nei migliori club e ai più grande festival di tutto il mondo, nonostante le sue produzioni vengano rilasciate su etichette di un certo spessore nel panorama edm e trance, lui ci tiene a definirsi “un normale essere umano” e per capire di che pasta sia fatto vi basti sapere che sulla sua pagina Facebook, alla voce “breve descrizione”, compare questo verso del cantautore Stephen Lynch: “Se potessi essere un supereroe, sarei l’uomo Grandioso, volerei in tutto il mondo lottando contro la criminalità secondo il mio grandioso piano”.
Come ci si sente ad essere qui stasera?
È sempre un onore essere all’A State Of Trance. In più, è bello ritrovarmi con tutti i miei amici, persone che probabilmente non vedevo da un anno, e soprattutto essere in consolle e vedere tutta quella gente divertirsi per quello che sto facendo… Stupendo!
Ti sei avvicinato alla musica quand’eri solamente un bambino: chi o cosa ti ha maggiormente influenzato?
Qualsiasi tipo di musica! Musica degli anni ’50 e ’60, come quella di Elvis o Neil, grazie ai miei genitori. Quando avevo 10 anni ascoltavo ciò che ascoltava mio fratello, heavy metal o qualcosa del genere. Per alcuni anni sono stato un batterista, ma penso che è stato a 12 o 13 anni che ho ascoltato per la prima volta la trance e in generale, musica dance. E ne fui completamente rapito!
Quando hai scelto l’elettronica hai avuto il supporto della tua famiglia?
Beh, il mio piano iniziale era di diventare un medico o un pilota, quindi credo che i miei genitori non fossero entusiasti dal fatto che successivamente decisi di essere un musicista. Ma dopo un po’ hanno iniziato a dire “Ok, vediamo come va”. Inoltre non mi hanno mai ostacolato, ho vissuto e respirato musica per molti anni, hanno pensato “È questo ciò che ama, quindi cerchiamo di non fermarlo, cerchiamo di sostenerlo!”. E mio fratello era probabilmente il mio più importante sostegno perché c’era sempre per me, mi aiutava, è stato anche lui un musicista e quindi penso che mi abbia dato la spinta sufficiente per andare davvero fino in fondo. Quindi sì, credo che la mia famiglia mi abbia sempre sostenuto.
È importante che un musicista sappia suonare diversi strumenti?
L’ho sempre pensato e lo spero sempre. Voglio dire, questa cosa di cliccare il pulsante del mouse e fare melodie… beh, non è la stessa cosa! Ho sempre suggerito a tutti: “Prendi delle lezioni di qualche strumento, impara anche solo le basi, in modo da poter effettivamente essere in grado di comporre una melodia. Tutto ciò che ti passa per la mente, chiudi gli occhi e… Suonalo!”. È una sensazione completamente diversa!
Certamente sei molto valido tecnicamente parlando, e l’hai dimostrato diverse volte nei video che hai girato nel tuo studio: hai mai pensato di aggiungere dei momenti live nei tuoi set, seguendo la scia di Paul van Dyk o Giuseppe Ottaviani?
Ci stavo pensando in realtà, ma oggi come oggi, i set devono essere molto veloci. Voglio dire, solitamente ci sono un sacco di brani che vorrei suonare, e solo un’ora e mezza di tempo, quindi… Mi piacerebbe, ma penso che non voglio farlo per metà. Se devo fare qualcosa in live, voglio che sia un set completo! Non voglio confondere il djing con i live set. Ma mi piace ciò che fanno Paul e Giuseppe, amo quei ragazzi, mi piace quello che fanno e il modo in cui lo stanno facendo.
Per alcune tue uscite hai usato l’alias DJ Governor: cosa caratterizzava questo alias? Pensi di usarlo ancora in futuro?
Beh, DJ Governor era in realtà l’alias che ho usato quando ho mandato le prime demo, perché non volevo usare il mio nome, pensavo che suonasse strano, che “Ørjan” suonasse strano per chiunque altro. Poi ho cambiato idea, ma era troppo tardi. Così, quando Armin ascoltò “Red Woods” per la prima volta, nel 2005, era troppo tardi per dirgli che avrei voluto che uscisse con il mio vero nome. Non ho fatto altri brani che suonassero come quello, era un tipo di traccia diverso, penso che sapessi che nella mia testa quella era una traccia da DJ Governor. Quindi, se una traccia fosse capace di farmi dire “Eccola, è una da DJ Governor”, allora ce ne sarebbe una nuova. Non so quando capiterà.
Ti piace molto comunicare con i tuoi fan attraverso i social network: pensi che sia importante promuovere i tuoi lavori attraverso essi e allo stesso tempo creare una sinergia virtuale con chi ti segue?
Naturalmente! Non credo che qualcuno avrebbe saputo chi sono, senza i social media. Internet ha salvato un sacco di persone musicalmente parlando, perché ai tempi, a meno che non si fosse in radio, come potevano conoscerti? Quindi internet è il nuovo supporto per tutti i tipi di promozione. Naturalmente serve anche a parlare con la gente, sono una persona normale, un normale essere umano, e alcune volte la gente sembra dimenticarsene. È divertente quando parlo con la gente su internet e alcuni pensino “Oh mio Dio, mi ha risposto!”. Certo che lo faccio. Mi piace rispondere il più possibile, ma purtroppo un sacco di persone scrivono, quindi non posso rispondere a tutti, altrimenti non avrei tempo per la musica. Ma sì, penso che sia importante, sotto ogni aspetto!
Preferisci i grossi festival oppure eventi più contenuti?
Non lo so, sono due cose completamente diverse, è impossibile dirlo. Mi piace quando un evento è davvero grande e si sentono tutte le persone gridare. È una sensazione speciale. Sto pensando che negli ultimi due anni sono stato invitato per lo più a suonare a grandi festival, ma è comunque qualcosa di veramente eccezionale andare in un piccolo club buio e suonare per un paio d’ore e basta, vedere cosa ne viene fuori. Quindi, dipende dallo stato d’animo.
C’è qualcosa del tuo futuro che vorresti rivelarci? Qualche segreto da svelare?
Beh, ho un sacco di cose nuove in arrivo, ho appena fatto un remix di un brano che non posso ancora svelare, lo suonerò stasera, quindi sarà fuori molto presto, credo. Ho tante nuove tracce, tante novità in arrivo. La mia etichetta sta andando bene, ho tanti grandi artisti che firmeranno per la mia etichetta, quindi sarà un grande anno, non posso dirvi tutto ma ci sono davvero molte cose in arrivo. E ne sono davvero felice.[/tab]
[tab title=”English”]We had the pleasure of exchanging a few words with him during the ASOT Festival in Utrecht last February. Norwegian, born in 1982, Ørjan Nilsen is one of those people that can put you at ease with a smile. Despite he plays in the best clubs and biggest festivals around the world, despite its productions are released on labels of a certain thickness in the EDM and trance scene, he defines himself as “a normal human” and to understand what he is made, it’s sufficient to say that in his Facebook page, under “short description”, appears this verse of the songwriter Stephen Lynch : “If I could be a superhero, I’d be Awesome Man, flying around the world fighting crime according to my awesome plan”.
How does it feel to be here again tonight?
Is always an honor being at A State Of Trance. Plus, it’s great to see all my friends, people I haven’t probably seen in a year, and going on stage and seeing all those people just enjoying the same thing as I do… Amazing!
Your approach to music took place as a child: who or what were your influences?
Back in the days it was all the music! It was 1950’s and 60’s music, like Elvis or Neil or whatever, because of my parents, but I’ve seen as I started like coming 10 years old there were also my brother’s music like heavy metal, sort of that. So I was a drummer for a few years, but I think I was around 12 or 13 when I first heard trance, and dance music in general. And I was like just completely hooked up!
So, when you got into electronic music did your family support you?
Well, my plan was either to be a doctor or a pilot, so I guess they were not amused by the fact that I wanted to be a musician. But, after a while they were like “Ok, we’ll see how it plays out and how it goes”. They also didn’t stop me, because I lived and breathed music for many years, and they were like “Ok, he loves this, so let’s not stop it, let’s support it!”, and my brother was probably my most important piece of support because he was always there for me, helping me, he was also musician as well, so I think he gave me a sufficient boost to actually go the whole way. So yeah, I guess in the end they’ve always supported me.
Is it important in your opinion, that a producer knows how to play different musical instruments nowadays?
I always hope and think so. I mean this one thing of hitting mouse buttons and making melodies… Well, it’s not the same! I always suggest people: “Take some lessons, just to learn the basics, so you can actually sit down and make a melody, whatever comes to mind, close your eyes… play it!”. It’s a different kind of feel!
Certainly you’ve a very good technical level, and you demonstrated it several times with the videos shooted in your studio. Have you ever thought to implement a live part in your set, following the wave of guys like Paul van Dyk or Giuseppe Ottaviani?
I was thinking about it actually, but nowadays, with the sets I’m playing it goes fast. I mean I have this loads of tracks I want to play, just in an hour and half time to play usually, so… I mean that I’d love to, but I think I don’t wanna do it half way. If I’m gonna make a live thing, is all the way live! I don’t wanna confuse djing with live sets. But I love what Paul does, I love what Giuseppe does, I mean, I love those guys, I love what they do and the way they’re doing it.
You used an alias, DJ Governor, for some of your releases, even once you became a well known producer. What characterizes your alias? Are you going to use it also in the future, maybe?
Well, DJ Governor was actually the first alias I had when I sent that demos, because I didn’t want to use my own name, I thought it sounded strange, that “Ørjan” would sound strange for anybody else. Then I changed my mind, but too late. So when Armin played “Red Woods” for the first time, it was 2005, he labeled it as “DJ Governor”, because I was too late telling him it was just gonna be my name. I didn’t make other track sounding like that, so that was a different kind of track, I think I’ve known in my head that was a “DJ Governor” track and it’s still up there. So if I’d find a track that would make me outing like “there it is, that’s DJ Governor”, there a new one would come. I don’t know when, then.
You really enjoy to communicate with your fans using social networks, you’re always connected and it’s easy to follow you trough the web. Do you think it’s important to be able to promote your work with these applications, and at the same time being able to create a virtual synergy with your lovers?
Of course! I don’t think anybody would know who I was, without the social medias. Internet saved a lot of people’s life, at least musical lives, because back in the days, unless you were on radio, how would they know? So internet is the new media for all kinds of promotions. Of course is also good to talk to people, I mean I’m a normal person, a regular human being, and some times people seems to forget it. It’s funny when I talk to people on the internet and they’re like “Oh my god, he responded!”, of course I did. I love to respond as much as possible but unfortunately there’s a lot of people writing, so I can’t respond to everybody otherwise I’d have no time for music. But yeah, I think that’s important, on every aspect!
Do you prefer to play at huge events or in more intimate gatherings?
I don’t know, it’s completely different, it’s impossible to say. I love when an event it’s big and you hear everybody shouting. It’s a special feeling. I’m thinking that in the last couple of years I’ve been more invited to play the big festivals, but is still also something really cool going into a deep dark club and just play for a couple of hours and just see what comes out. So, it depends on the mood.
Is there something in the air for the near future that you’d like to share with us? Any secret to reveal?
Well, I have a lot of things coming up, I just made a remix of a track I can’t tell you yet because I’m gonna play it tonight, so it’s gonna be out there quite soon, I think. I got so many new tracks, so many new different stuff coming up. My label is going good, I got so many great artists that I can sign to my label, so it’s gonna be a big year, I can’t mention it all but there’s a lot of things going on. And I’m really happy with that.[/tab]
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