Ibiza ha molte facce, molte dimensioni e un vastissimo range di clientela. Si passa dal ragazzino inglese che vuole solo neon e cassa, al 50enne con lo yacht che vuole bersi una bottiglia di Crystal seduto comodamente mentre ascolta un po’ di musica in sottofondo, passando per tutto ciò che vi è in mezzo. Il Pacha da anni è considerato come il locale più “commerciale” dell’isola. Molto attento nel saper sfruttare il proprio nome e, come detto sopra, volto ad accogliere tanti tipi diversi di clientela, il locale ha saputo farsi conoscere in tutto il mondo raggiungendo un successo planetario di tutto rispetto.
Grazie alla sua struttura interna molto particolare, il Pacha dopo 40 anni di attività resta ancora unico nel suo genere ad Ibiza, ovviamente considerando il club nella sua accezione classica e non basandoci sulle arene moderne tutte strobo e visual che siamo ormai abituati a vedere e recensire. Personalmente ho passato diverse notti là dentro nel corso degli anni. Sebbene non fosse l’ideale di ciò che cercavo ad Ibiza, serate come Flower Power il martedì portavano (e portano) con loro la vera essenza di quella che era la parte Hippie e sregolata degli anni che furono sull’isola.
Quest’anno segna, oltre al già citato quarantesimo anniversario, un importante e coraggioso cambiamento nella programmazione settimanale del locale. Addio a serate leggendarie come Defected e Subliminal, spostatesi altrove, e spazio a tante novità e soprattutto a tanta qualità.
Si comincia dal lunedì, dove il Pacha non sarà più la casa degli Swedish House Mafia. Ci penserà EPICA, la serata di Chuckie e dei Bingo Player, a fare le veci del lato EDM dell’isola.
Altra sorpresa il mercoledì, dove al posto del magnetico Erick Morillo sarà l’eclettico Guy Gerber a farla da padrone con la sua “Wisdom of the Glove”, che tratterà la parte più ricercata e sperimentale delle sonorità deep e techno. Un grosso rischio per un locale abituato a una clientela più di ballerini che di ascoltatori. Vedremo se gli sforzi saranno ripagati.
Personalmente la nuova serata su cui ripongo maggiori aspettative e a cui non mancherò di portare i miei omaggi è Insane del venerdì. Hostata da John Digweed e Fritz Kalkbrenner, vedrà esibirsi ospiti veramente interessanti. Primo fra tutti il back-to-back-to-back fra le leggende dell’house DJ Sneak, Derrick Carter e Mark Farina, che saranno ospiti graditi per diverse notti e che, ve lo garantisco, valgono da soli il costo del biglietto (dell’aereo).
Anche la domenica cambia faccia, ma difficilmente resterete delusi. Addio a Luciano ed ai suoi Vagabundos, benvenuto a Solomun+1. Il ragazzone di origini bosniache, fresco della residency al Sankeys della scorsa estate, è pronto a regalare gioie e tanta buona musica ai suoi avventori, anche grazie a un’ottima dose di guest internazionali di tutto livello tra cui Tensnake, Miss Kittin e Dennis Ferrer.
Mi sento di appoggiare ed evidenziare la scelta di re-inventarsi presa dal Pacha per questa stagione e spero che i risultati rispecchino quello che è il mio pensiero. Buona fortuna e buon quarantesimo!
P.S.: Per quelli che se lo chiedono, sì il giovedì c’è ancora David Guetta!