Paul Eg e la sua Ethnik Groove sfoderano un doppio vinile con inciso sopra un VA che ripropone dei vecchi classici della carriera techno di Paul rivisitati da acuni abili remixer, più due “original” inediti. I remix all’interno di questo album vengono chiamati “rebuilt”, ad indicare la ricostruzione in chiave attualissima di un suono che si colloca originariamente nel passato. Gli artisti in questione sono Benja & Reto Ardour, Lee Burton, Philip Braunstein, Jeff Bennet e David Lazzari. Il suono spazia in maniera molto libera muovendosi tra generi come la minimal la tech-house e la techno, viaggiando sempre sul filo conduttore della deep.
Nulla da dire, un album veramente completo e senza dubbio da ascoltare , prestando particolarmente attenzione, secondo me, alla “Bonus Track” di Paul EG “Forget Me Shortly” e al remix di “Funky Moment” a cura di Philip Braunstein.
“Forget Me Shortly” è un pezzo deep-house fortemente contaminato dalle ritmiche e dai groove prepotenti del funk. Synth ovattato e dal fraseggio ripetitivo che presenta raramente ma con grande effetto sorpresa una piccola variazione melodica, e un giro di Tom devastante di quelli che rotolano inarrestabili e fanno letteralmente tremare il dencefloor.
Philip Braunstein invece ci regala un pezzo di pura groove-techno sfruttando alla perfezione il suono deep dei samples messi a disposizione da mr. EG e costruendo il brano su un’impalcatura classica ma infallibile: “salita-pausa-discesa”. Batterie di drivazione vintage, con una forte prevalenza della 909 che non guasta mai e un giro di basso groovy ma dark che tiene il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Il resto dell’album mantiene alto il livello di fattura generale anche se sinceramente, per una questione di gusti, non mi ha colpito in maniera particolare, ma è comunque un prodotto molto interessante che dimostra che ci sono ancora artisti che lavorano con grande passione. Perciò bravo Paul, ottimo lavoro e ottima selezione!