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[tab title=”Italiano”]In una scena come quella hardtechno, caratterizzata da un certo machismo di sfondo e in generale da un atteggiamento spesso duro e intransigente, i PETDuo sono la proverbiale mosca bianca: forse per il fatto che oltre a essere uno dei back to back migliori in circolazione sono anche una coppia sposata o forse perché vengono da una terra, il Brasile, di samba e di allegria, il loro approccio al dancefloor è assolutamente unico. “Festa” è l’unico vocabolo che riusciamo a usare per descrivere i loro set, un autentico concentrato di energia e di passione che si abbatte sulla folla, ma David e Anne sono anche in grado di offrirci un punto di vista lucido e ragionato su una scena, quella hardtechno, spesso vittima dei suoi stessi limiti.
Il vostro essere non solo partner in musica, ma anche una coppia sposata è evidente nei vostri live e negli sguardi che vi scambiate prima di portare la devastazione sui dancefloor; come è iniziata la vostra relazione? Eravate partner nella vita prima di esserlo dietro la console, o viceversa?
Ci siamo conosciuti nel 1994 in un club, più precisamente al primo afterhour techno di Sao Paulo, in Brasile, che si chiamava Hell’s club. Nessuno di noi era un dj allora, Anne era un’hostess del party e io un cliente abituale, e condividevamo già l’amore per la techno. Quando ci siamo incontrati è stato amore a prima vista, abbiamo iniziato a vederci e non siamo più stati in grado di lasciarci. Siamo andati a vivere insieme e abbiamo comprato i piatti e iniziato a comprare dischi insieme per hobby, per continuare ad ascoltare techno a casa. E’ stato solo nel 1997 che uno dei nostri amici, che era anche il promoter di uno dei primi rave in Brasile, ci ha sentiti suonare a casa, ci ha detto che eravamo abbastanza bravi e che avremmo dovuto suonare davanti ad altra gente. Ci ha invitati a suonare ai suoi eventi, ed eccoci qui.
Suonare insieme ad un’altra persona non è sempre facile, e credo lo sia ancora meno quando l’altra persona è quella con cui condividi non solo i piatti ma anche la maggior parte della vita: ci sono stati momenti in cui la vostra vita insieme lontano dai club ha avuto impatti, positivi o negativi, sulla musica che suonate?
Dopo tutti questi anni di vita di coppia e di lavoro insieme abbiamo imparato molto bene a separare la nostra vita personale da quella professionale. Però, visto che la musica per noi è da sempre una forma di redenzione, se abbiamo dei problemi tra di noi cerchiamo di concentrarci sulla musica e di usarla per liberarci dalle tensioni. Finora, in questi anni, ha funzionato.
A proposito, cosa ascoltate quando siete a casa insieme, lontano dai dancefloor? Quali sono le “canzoni d’amore” della vostra coppia?
Amiamo la musica in generale e quando non stiamo producendo, facendo pratica coi piatti o cercando tracce per i nostri set, ascoltiamo molti stili diversi di musica. Ci piacciono l’EBM, l’heavy metal, l’indie rock, il funk, il soul, l’hip-hop, la musica classica, giusto per dirne alcuni. E abbiamo alcune canzoni che sono particolarmente legate alla nostra storia come coppia. Le nostre due canzoni d’amore più importanti sono “La Vie En Rose” di Edith Piaf e “Closer” dei Nine Inch Nails. Altre canzoni che hanno un significato particolarmente romantico per noi sono “L’Hymne A L’Amour” di Edith Piaf, “Love Me Tender” di Elvis e “L’Etè Indien” di Joe Dassin.
Una delle sfide principali per chi suona hardtechno, secondo me, è riuscire a continuare ad aggiungere elementi nuovi a un genere che troppo spesso sembra stagnare e fossilizzarsi sugli stessi suoni, e credo che voi siate riusciti in maniera perfetta a fare in modo che il vostro sound si sia mantenuto fresco lungo tutta la vostra carriera. Vi siete mai sentiti limitati da quello che la gente si aspetta da un set hardtechno?
Come in ogni altro stile, ci sono molti artisti che si accontentano di produrre secondo le “regole” o di emulare lo stile degli altri, e i risultati non sono esattamente il meglio per l’hardtechno. Inoltre, dato che questo stile non è più in voga come cinque anni fa ed escono meno release è più facile pensare che il genere stia stagnando, anche se noi non siamo affatto d’accordo. Crediamo in questa musica e non ci interessa cosa si aspetti o dicano gli altri noi continuiamo a seguire il nostro istinto e le nostre sensazioni per continuare a spingere in avanti l’HT.
Dato che spesso suonate tracce non strettamente legate alla scena hardtechno, qual è la cosa più strana che vi sia mai capitato di suonare? E come ha reagito il pubblico?
Cerchiamo sempre di mettere queste tracce estranee all’HT in un contesto, in modo che non suonino fuori posto rispetto al resto del set. Però possiamo dirti che un sample un po’ inusuale che usiamo ogni tanto è preso da una “Big Band Orchestra”. La gente non si aspetta per niente un suono del genere in un set HT e lo usiamo a volte per sorprendere il pubblico e sfidare le sue aspettative. La reazione è sempre positiva.
I vostri set hanno sempre un clima festosissimo: cosa ascoltate quando non siete in questo mood così “full-on”? Avete mai pensato di fare dei set più lenti in occasioni speciali?
Come ti dicevamo prima, siamo amanti della musica e ascoltiamo uno spettro molto vasto di generi musicali. Inoltre, ci piace scoprire tracce e artisti vecchi e nuovi. Come dj, amiamo la techno in generale e quasi tutti i suoi sottogeneri, abbiamo una collezione di dischi enorme e proprio grazie a questo abbiamo in mente di avviare un progetto parallelo in cui facciamo dei set techno a dei BPM più bassi. È previsto per il 2015.
Inoltre, il vostro stile mi sembra perfetto per i grandi festival tipo Mayday, Time Warp, I Love Techno e simili: è quello il vostro contesto preferito in cui suonare, o preferite i posti più piccoli e più intimi? Come immaginate il vostro posto perfetto in cui suonare?
Siamo felici di suonare indipendentemente dal posto. Le opzioni di cui parli tu ci danno sensazioni diverse e tutte ci piacciono molto. Ci piacciono i grandi festival, in cui puoi sentire un’energia enorme che ti arriva dalla folla, ma d’altro canto le location più piccole ti danno una sensazione più intima, in cui puoi sentirti più vicino, faccia a faccia, alla gente. Non riusciamo a scegliere un’esperienza, le amiamo entrambe.
Parliamo di ciò che ha formato il vostro sound e lo ha fatto diventare com’è oggi: credo che l’hardtechno non sia esattamente musica che si sente di solito in radio, quindi qual’è stato il vostro primo impatto con questa musica? Cosa ascoltavate prima di innamorarvene? E quando è stato che avete deciso che sarebbe diventato il “vostro” stile di musica?
Crediamo che ci siano molte cose che ci hanno influenzati a diventare gli artisti che siamo oggi, a partire dal nostro background musicale. Io, David, arrivo dall’EBM e dall’hip-hop, mentre Anne ha un background heavy metal ed indie rock. Abbiamo sempre cercato di ascoltare qualcosa di alternativo alla cacca ripulita che i media cercano di farci ingurgitare! Ci piace anche andare a ballare e siamo dei clubber prima di tutto, e credo che questo si rifletta nella nostra musica, quando suoniamo musica per far scuotere il culo alla gente. Non è esattamente che abbiamo deciso di suonare hardtechno, è che le nostre esperienze in musica ci hanno guidato verso questo modo di presentarci.
Ho letto che state lavorando al vostro primo album. Potete anticiparci qualcosa a riguardo? Cosa dobbiamo aspettarci, e quando sarà pronto?
Sì, ci stiamo lavorando e il nostro obiettivo è farlo uscire nel 2015. Potete aspettarvi che rifletterà il nostro modo di porci rispetto alla musica.
E oltre all’album, quali sono i vostri piani per il futuro, sia in musica che nella vostra vita insieme?
Stiamo lavorando ad alcune produzioni, che usciranno sulle nostre etichette, Cause Records e la nuova D&A Records, la prima più hardtechno e la seconda più techno. E abbiamo anche alcuni altri remix in uscita su altre etichette. Per quanto riguarda la nostra vita, vogliamo vivere in pace e continuare a diffondere la nostra musica e il veganesimo tra la gente.[/tab]
[tab title=”English”]In a scene like hardtechno, often defined by a certain kind of muscularity and by a general uncompromising feeling, PETDuo are the proverbial exception: maybe because they are a married couple besides being one of the best b2b sets around, or because they are from a land, Brazil, world-famous for samba and happiness, their approach to the dancefloor is definitely unique. “Party” is the only word we can use to describe their sets, a true mayhem of energy and passion drowning on the crowd, but David and Anne are also able to give us a well-thought point of view on a scene too often falling prey of its own limitations.
The fact that you are not just musical partners but a married couple is evident in your live shows, in the looks you give each other while you bring mayhem to the dancefloors; how did your relationship start? Did your love relationship begin before your musical partnership, or viceversa?
We have met in 1994 in a club, more precisely at the first techno afterhours of Sao Paulo, Brazil, called Hell’s club. None of us were DJs at that time, Anne was a hostess of this party and I, David, was a regular there and we both shared already the same love for Techno. When we met it was love at first sight and after we started dating we could not leave apart anymore. We went to live together and we bought our turntables and started to buy records just as a hobby, to keep listening to Techno at home. It was only in 1997 that one of our friends, who was also a promoter of one of the first raves in Brazil, heard us playing at home, told us that we were actually quite good and should dj to the people. He invited us to play at his event and here we are now.
Playing along with another person is not always easy, and I guess that’s particularly true when the other person is one with whom you share not only the decks but most of your life: have there been any times when your life together far from the clubs impacted, positively or negatively, on the music you play?
After so many years as a couple and working together we have learned very well to separate our personal life from our professional life. But as music is always a redemption for us, in case we have any issue between each other, we focus on the music and try to release ourselves from any tension. It has been working so far throughout the years.
By the way, what do you listen to when you’re at home together, far from the dancefloors? Do you have any particular “love songs” that you relate to as a couple?
We love music in general and when we are not producing , practicing on decks or track hunting for our sets, we listen to lots of different styles of music. We love EBM, heavy metal, indie rock, funk and soul, hip-hop, classical music, to name a few. And we do have some songs that are related to our story as a couple. The 2 main love songs we have are: Edith Piaf – La Vie en Rose and Nine Inch Nails – Closer. We have other songs which also have important romantic meaning for us: Edith Piaf – L’hymne a l’amour, Elvis Presley – Love me tender, Joe Dassin – L’eté Indien.
One of the biggest challenges in playing hardtechno, in my opinion, is to keep adding new elements to a genre that too often seems to be stagnating around the same sounds, and I think you have managed perfectly to keep your sound fresh during these years. Have you ever felt constrained by the limits of what people usually expect in a hardtechno set?
Like any other style, there are many artist who just want to produce by the “rules” or try to emulate others producing style and the results are not the best for hardtechno. Also, because this style is not as popular as some 5 years ago and there are fewer releases out and it seems that this genre is stagnated, which we do not agree at all. We believe in this music and no matter what other people expects or says we always follow our instincts and feelings to keep pushing HT forward.
Since you also often include tracks that are not strictly related to hardtechno in your sets, what’s the strangest thing you ever played? And how did the crowd react?
We try to put these HT foreign tracks always in a context, so they don’t sound that they do not belong to the whole set. But we can say that an unusual sample we use sometimes is a take from a “Big Band Orchestra”. People does not expect at all this kind of sound in a HT set and we use it sometimes to really surprise and kind of challenge the expectations of the crowd. The reaction from the people is always nice.
Your sets always seem to have a huge party vibe: what do you listen to when you’re not in that full-on mood? Have you ever thought of playing some slower sets on special occasions?
As we wrote in one question before, we are music lovers and we listen to a wide range of music styles. Also we like to discover new/old songs and artists. As DJs, we love Techno in general and almost all its sub-genres, and we have a massive record collection and because of that we are planning to start a side project to present ourselves playing a lower bpm Techno set. This is set for 2015.
Besides, your style seems to me to be perfectly suited for huge festivals like Mayday, Timewarp, I love techno and so on; is that your favourite context to play in, or do you prefer smaller, more intimate venues? What would be your perfect place to play?
We are happy to play no matter where. The options you asked bring us different feelings which we are very fond of. We like the big festivals, where we can feel a very huge energy coming to us from the crowd. On the other hand, the smaller locations brings us a more intimate feeling, where we feel very close, face-to-face, to the crowd. We cannot choose one experience, we love both.
Let’s talk about what shaped your sound to make it become as it is today: since I guess hardtechno is not what you typically listen to on the radio, what was your first impact with hardtechno? What did you listen to before falling in love with it? And how and when did you decide that it would become “your” style of music?
We believe that many things influenced us to be the artists we are known today. We can start with our music background. I, David, have an EBM and hip-hop background and Anne has a heavy metal and indie rock. We always tend to listen what is alternative to the polished-crap that the media try to make us all swallow! We also love to dance and are clubbers above all, and we believe that this also reflects in our music, as we delivers sets with ass-shaking music to the people. We did not decide to play hardtechno, our own experiences with music has brought us to this way of presenting ourselves.
I read you are working on your first full-length album. Can you anticipate something about it? What should we expect from it? And when do you think it will be ready?
Yes we are working on it and our goal is that it will be out in 2015. People can expect the album to reflect the way we relate with music.
And apart from the album, what are your plans for the future, both musically and in your life together?
We are working on some other productions projects, all to be released on our labels, Cause Records and, the newest D&A Music, focus on hardtechno and in techno. And we have many new remixes to be released on other labels too.About our life, we are willing to live in peace and keep spreading the world about music and veganism to the people.[/tab]
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