[tabgroup layout=”horizontal”]
[tab title=”Italiano”]Kaveh e Kalle definiscono “Pleasurekraft” come un’esperienza viscerale e cerebrale ispirata dalla seducente, profonda e pesante underground techno, i cui effetti collaterali più comuni vanno dall’oscillazione implacabile della testa fino all’abbandono totale al movimento fisico, comunemente chiamato “ballare”. Il lasciarsi andare al piacere più assoluto pare essere il loro stile di vita, questo ed altro decidono di raccontare in quest’intervista che coincide con la recente release del remix “Satisfy” di Cajmere, prodotta in collaborazione con lo svedese Tiger Stripes.
Sul vostro sito web ufficiale abbiamo letto che “Pleasurekraft” è come fosse un figlio per Kaveh e Kalle. Com’è nato questo vostro “figlio”?
Kalle: Ci siamo per la prima volta incontrati su Myspace nel 2007.
Come scegliete le tracce che decidete di remixare?
Kalle: Ci sono diverse cose che chiediamo a noi stessi dopo aver ricevuto un’offerta. Ci piace la traccia che ci stanno chiedendo di remixare? Poi, ci sentiamo capaci di aggiungere qualcosa di nuovo e originale a questa traccia? E, cosa più importante, ne abbiamo il tempo? Siamo abbastanza occupati e delle volte ci troviamo costretti a rifiutare offerte per tracce che avremmo voluto con piacere remixare. Ma altre volte riceviamo offerte veramente speciali per le quali decidiamo di mettere tutto da parte, come ci è successo per il remix dei Booka Shade.
Kaveh: Alcuni artisti decidono di remixare solamente tracce che adorano (spesso del loro stesso genere) – quando io ascolto una traccia da remixare di solito trovo giusto uno o due elementi che realmente apprezzo, mentre non sono particolarmente interessato a fare un remix delle tracce che reputo davvero eccezionali.
Come vi siete sentiti a remixare “Crossing Boarders” dei Booka Shade? Avete subito qualche tipo di pressione? Siete rimasti soddisfatti del risultato finale?
Kaveh: Sono rimasto abbastanza soddisfatto, e penso che ciò sia emerso da subito. Ad oggi è uno dei miei brani preferiti su cui abbiamo deciso di lavorare. Certamente ci sono state delle pressioni nel remixare due artisti che già amavamo e che non volevamo deludere creando qualcosa che non avrebbero apprezzato – ma penso che anche loro siano contenti del risultato.
Kalle: È stato un grande onore per noi avere avuto l’opportunità di remixare una delle loro tracce. Sono stato da subito un loro grande fan, fin dal primo ascolto del loro album “Movements” e sono sempre stati una costante fonte di ispirazione per me. La pressione è stata davvero molto alta ma sono rimasto davvero compiaciuto del risultato.
Quanto pensate siano cambiate le vostre sonorità dal rilascio di “Tarantula”?
Kalle: Sono cambiate molto durante gli anni, com’è naturale che sia. Penso che man mano si acquisisca esperienza nelle proprie produzioni e composizioni, diventi più facile essere versatili e azzardare di più. Abbiamo dei meravigliosi fan che supportano e apprezzano il fatto che non continuiamo a fare e proporre sempre le stesse sonorità.
Kaveh: Un sacco. Penso che una volta sfornato un enorme successo alcune persone vorrebbero solamente che tu ripeta la stessa formula di continuo. Ma non era questo ciò che più ci interessava. Abbiamo creato delle produzioni, di cui siamo davvero orgogliosi, di diversi generi quali techno, tech house, house e deep house – e tutti questi generi di musica elettronica sono vicini ai nostri cuori che non ce la sentiamo di limitarci artisticamente ripetendo sempre le solite vecchie cose. Bisogna anche dire che ci sono alcune tracce che abbiamo prodotto in passato di cui attualmente mi vergogno – ma si vive e si impara.
Eseguite qualche rituale superstizioso prima di esibirvi?
Kaveh: Si – sii sempre sicuro di andare in bagno prima di arrivare al locale!
Com’è essere in tour? C’è un posto in particolare dove amate suonare?
Kaveh: Ha i suoi pregi e difetti – ma per lo più è fantastico. Adoriamo qualsiasi posto in Messico, Johannesburg, S.A., Melbourne, Parigi e Bordeaux. Sono solo alcuni tra i miei preferiti.
Volete rivelare qualcosa del vostro imminente futuro o avete qualche piccante notizia da condividere con noi?
Kaveh: Un album fortunatamente arriverà per la fine dell’anno – ma siamo in ritardo sulla tabella di marcia!
Kalle: Abbiamo un album in cantiere.
Per concludere, raccontateci qualcosa del vostro nuovo remix del singolo “Satisfy” di Cajmere?
Kaveh: È stata subito la mia traccia preferita di Cajmere – e nonostante ciò che ho detto prima sul non remixare le tracce che amo – questa è stata un’eccezione – in quanto abbiamo provato a creare qualcosa di completamente differente da essa – e penso di aver lavorato su vocal decisamente espressivi trasformandoli in misteriose presenze che infestano l’intero motivo della traccia – ne siamo stati capaci di nostra iniziativa, e certamente anche grazie all’aiuto dei poderosi Tiger Stripes![/tab]
[tab title=”English”]Kaveh and Kalle define “Pleasurekraft” as a visceral and cerebral experience inspired by the seductive, deep and heavy underground techno, whose most common side effects are the relentless oscillation of the head to complete surrender to physical movement commonly called “dance”. The absolute surrender to the pleasure seems to be their way of life, all this and more they decide to tell in this interview that coincides with the recent release of the remix “Satisfy” by Cajmere, produced in collaboration with the Swedish Tiger Stripes.
On your official website we read that Pleasurekraft is Kaveh & Kalle’s baby. How was “the baby” born?
Kalle: We first met over Myspace in 2007.
How do you go about choosing tracks you’d like to remix?
Kalle: There are several things we have ask our selfes after we get an offer.. Do we like the track they are asking us to remix? Then, Do we feel we can add something new and original to the track? And then most importantly, Do we have the time? Since we are quite busy we often have to decline offers for tracks we would have loved to remix. But sometimes we get a special offer where you just put everything else on hold, like the Booka Shade remix.
Kaveh: Some artists only remix tracks they love (even if its in the same genre) – when I listen to a track for remixing I just usually listen for 1 or 2 elements that I really like in the track – as usually if I think the original record is great and I love it – I won’t really be keen on remixing it.
How did you feel about remixing Booka Shade’s “Crossing Borders”? Any sort of pressure? Were you pleased with the final result?
Kaveh: I was quite pleased with it as I think it came out really nice if I’m allowed to say that about our own record. Its actually one of my favorite records we’ve ever worked on. Of course there’s pressure in remixing 2 artists you already love as you don’t want to turn in something that they don’t like – but I think they were happy with the results.
Kalle: It was a huge honour for us to get the opportunity to remix one of their tracks. I have been a big fan of theirs since I first heard their Movements album and they have been a constant source of inspiration since then. The pressure was high but I was very happy with the result.”
How much do you think your sound has changed since the release of “Tarantula”?
Kalle: It has changed a lot over the years, in a natural way. I think when you get more confident in your production/songwriting skills It’s easier to become more versatile and try new things. We have great fans who supports and appreciates that we aren’t doing the same thing over and over.
Kaveh: A lot. I think once you have a really huge hit record some people just want you to repeat that same formula over and over. But that’s not really something we were ever interested in. We’ve made records we are very proud of in techno/tech house/ house/ and deep house – and as all of those genres of electronic music are close to our hearts we don’t want to limit ourselves artistically by just redoing the same old thing repeatedly. That being said there are also some tracks we’ve made I’m embarrassed by looking back – but you live and learn.
Do you have any superstitious rituals before playing?
Kaveh: Yeah – make sure to take a shit before you get to the club!
How do you find touring? Is there a place where you love to play in particular?
Kaveh: It has its ups and downs – but overall its great. Pretty much anywhere in Mexico, Johannesburg S.A., Melbourne Australia, Paris and Bordeaux, are just a few of my favourites!
Would you like to reveal anything about your future or do you have any spicy news that you want to share with us?
Kaveh: Album hopefully coming later this year – but we are already so far behind schedule!
Kalle: We have an album in the making.
Finally, tell us a little bit about your new remix of Cajmere’s ‘Satisfy’…
Kaveh: This was my favorite track on the Cajmere album – and despite what I said earlier about not wanting to remix tracks that you love – this was one of the exceptions – though we did try to do something completely different with it – and I think taking those really soulful vocals and transforming them into this eerie prescence that haunts the whole landscape of the track – we have been able to do the remix on our own accord – of course with the help of the mighty Tiger Stripes![/tab]
[/tabgroup]