Che il rilascio della nuova applicazione Pokémon Go avesse toccato livelli maniacali di un certo spessore lo aveva intuito chiunque avesse accesso ad uno qualunque dei social network, ormai infestati di battaglie a chi trova prima cosa e lunghe diatribe fra quale “palestra” è migliore delle altre. Fino anche all’ironia dei cosiddetti “meme” ed al guerrilla marketing di brand come YouPorn, arrivato addirittura ad alzare figurativamente bandiera bianca su Twitter, complimentandosi con i gestori dell’applicazione per essere riusciti a generare (anche se per un breve lasso di tempo) più traffico coi Pokémon che il celeberrimo sito porno, da sempre fra i padroni incontrastati della rete.
Congratulations @NintendoAmerica! You've broken the Internet. Pokemon Go is officially more popular than porn! pic.twitter.com/GrR1nUGV8p
— YouPorn Katie (@YouPorn) 11 luglio 2016
Il gioco di ruolo basato sulla realtà aumentata sviluppata da Google è diventato subito virale fino al punto da intaccare la vita di tutti i giorni e le normali attività ad essa collegate. Da incidenti d’auto causati da chi, armato di smartphone, imboccava vie contromano per non farsi sfuggire l’ambita preda fino ai treni in ritardo tra Rotterdam ed il Belgio a causa di alcuni ragazzini che giravano per i binari in cerca di obbiettivi, passando per autentici meeting tra persone di ogni età per “andare a caccia in branco” in giro per le metropoli di mezzo mondo. Ed infine anche la musica elettronica non ha potuto che esserne contagiata, anche se non sappiamo bene se farci una risata o metterci le mani fra i capelli.
In principio ci era arrivata una mail di invito ad un raduno organizzato durante il Mysteryland, celebre evento open-air che si svolge ad ovest di Amsterdam ogni Agosto, dove veniva organizzato un meetup per poter girare l’enorme parco del festival in cerca di Pokémon da catturare. Pensavamo fosse uno scherzo: non fosse che, cercando in rete, abbiamo visto eventi simili organizzati praticamente in ogni festival olandese, dal Dance Valley al Lowlands, passando anche per eventi più hard come il Decibel. E questa lista è solo destinata ad allargarsi anche ad altri Paesi, sull’onda di un entusiasmo davvero difficile da arginare.
Siamo passati dal ballare, al filmare, al cercare i Pokémon. L’esperienza dei festival è riuscita ancora una volta ad essere espansa, grazie ad un aspetto che rimane comunque qualcosa di innocente. Viene da chiedersi quale sarà il prossimo modo per svagarci ad un festival. Magari completeremo il giro e si tornerà semplicemente a ballare! La nostra società, da sempre attenta a farsi schiavizzare dai fenomeni passeggeri, ha colpito (o è stata colpita?) ancora una volta. Anche se, come qualcuno ha sussurrato, non è da escludere che i Pokémon venissero avvistati per festival anche prima. E senza l’ausilio della tecnologia moderna.