Abbiamo bisogno di personaggi carismatici, nella musica black. Carismatici, consapevoli, con profondità sotto tutti i punti di vista, per evitare di abituarci al fatto che le musiche urban a matrice hip hop o soul siano prese in ostaggio solo da chi fa bingo nelle classifiche e nelle view di YouTube a colpi di bassoni ignoranti, rime trap e oltraggi brandizzati (o brand oltraggiosi). Ecco: Akua Naru in tal senso è assolutamente perfetta. Poetessa/performer di New Haven, Connecticut, trasferitasi poi in Germania, da sempre “fornisce un corpo di conoscenze” (per usare le sue stesse parole) in grado di mettere le esperienze delle donne nere e della quotidianità più reale e concreta, senza lustrini stupidi e posticci, al centro della sua indagine poetica.
Il 27 aprile esce “The Blackest Joy”, il suo terzo lavoro, in un viaggio che discograficamente inizia ancora sette anni fa con “The Journey Aflame”. Siamo felicissimi di poter mostrare in anteprima il video di uno degli estratti dal disco, “Made It”. E’ pieno di umanità, di felice umanità, lontano dalle brutte fashion-friendly che avranno anche una loro ragione d’essere (in primis l’essere così popolari oggi, ma non solo) tuttavia non possono pensare di riassumere completamente il mondo e la musica oggi. A proposito di musica, basta ascoltare: classe vera. Tanto da far pensare anche ad una Lauryn Hill meno hip hop e più soul (e nel flow, volendo, i più stagionati fra voi sentono il meglio del rap al femminile degli anni ’90, per dire un nome fra tanti Bahamadia). Insomma: tutto davvero molto bello. Merita supporto vero.