Qualcosa di interessante si muove lì fuori, qualcosa di molto interessante; qualcosa che può rendere il “futuro distante” molto più vicino, efficace ed immediato, lavorando su protocolli organizzativi più leggeri, perfettamente coerenti coi tempi che corrono. Quindi sì: nasce una etichetta, che poi è una crew, che poi è dislocata in giro per posti differenti (Roma, Milano, Inghilterra). Che poi, soprattutto, e questa è la cosa più interessante, riesce a radunare persone apparentemente distanti non solo dal punto di vista geografico ma anche stilistico, perché si va dall’electro-techno di qualità superiore di Mario Pierro aka Raiders Of The Lost Arp alla psichedelia bislacca di Pikkiomania, passando per un mago dell’8 bit come il milanese Kenobit.
Però c’è qualcosa che unisce loro e tutti gli altri esponenti di Distant Future (l’elenco è lungo, segnaliamo il bravissimo Polysick – già uscite su Planet Mu all’attivo – e ancora di più Büromaschinen, che poi è l’alias musicale di Lorenzo Ceccotti aka LRNZ, al momento uno dei migliori grafici e fumettisti italiani; mentre Panoram non ha bisogno di troppe presentazioni, no?): l’idea-cardine è, appunto, quella di “futuro”. Un futuro che ovviamente risente molto, moltissimo delle coordinate storiche dell’immaginario sci-fi per come si è sviluppato nei decenni, ma che invece di rimetterlo su piazza – nell’ennesima sventagliata di retromania reynoldsiana – vuole invece riattualizzare tutto, creare sull’onda di questo patrimonio stilistico qualcosa di vivo, pulsante, attuale, rilevante. Musicalmente, e non solo (…la confezione grafica/estetica del tutto è già super, dalle prime cose che abbiamo visto).
Prima atto ufficiale, una lunga giornata – 10 ore! – spesa a Liverpool (città di residenza di altri due validi affiliati della faccenda, Jacques Malchance ed isocore) il prossimo 2 dicembre, comunque tutte le info sulla data e in generale su Distant Future ve le recuperate qui. Noi siamo talmente interessati alla faccenda e ai suoi potenziali sviluppi da aver chiesto un piccolo assaggio, un’anteprima in esclusiva: ecco qua sotto cosa “tessuto” da Raiders Of The Lost Arp, un’affascinante, aereo ricamo (molto consigliato l’ascolto in cuffia, solipsismo sci-fi…).