Probabilmente il giorno più atteso di questo Primavera, il giorno dei Radiohead e di una folla mai vista da queste parti. Un giorno che ci ha regalato tante gioie (tra cui quelle qui sotto) e qualche dispiacere. Dopo gli highlight del giovedì, vi raccontiamo quelli di venerdì e ci prepariamo a questo sabato infinito.
Gli australiani tirano fuori i loro pezzi più belli, eseguono un pezzo nuovo (“Subways“) e nel frattempo sbatacchiano a dovere lo stage Ray Ban. É stata festa grande davanti al mediterraneo ed il merito è tutto degli Avalanches. Questo è proprio l’anno dei grandi ritorni.
I nostri gipsy preferiti non si fanno parlare dietro e ci regalano tutti, ma proprio tutti, i loro pezzi più famosi. Il sole tramonta, Zach Condon si divide tra tromba, microfono e moog e in sequenza ci sono “Santa Fe”, “Postcards From Italy”, “Nantes” …
Circa trenta minuti di ritardo ci costringono a saltare Evian Christ, ma i Beach House si fanno perdonare subito: Victoria Legrand e Alex Scally si uniscono ai visual rarefatti e scintillanti alle loro spalle e ci regalano un viaggio bellissimo. Questo è il primo pezzo, gli piace vincere facile.
Un quartetto d’archi tutto al femminile anticipa Alex Turner e Miles Kane sul palco. I due sono in forma e lo dimostrano duettando guasconi con il pubblico mentre cantano “Miracle Aligner”. Intorno a noi è un tripudio di donne impazzite, ci godiamo lo spettacolo e non possiamo che provare una leggera invidia. Kings del palco.
Nel bene e nel male, probabilmente il live che farà più discutere il pubblico di questa edizione. Avremo modo di spiegarvi meglio cosa è successo, avremo modo di spiegarvi tutto. Ora ci basta dirvi che è stata probabilmente una delle scalette più belle di sempre.