Diventato in pochi anni una delle eccellenze assoluto in campo italiano in quanto a festival di musica elettronica (e, in generale, di festival capaci di radunare e far star bene molte persone), Nameless Music Festival sta già lavorando alacremente a mettere a punto le prima fondamenta grosse per l’edizione 2018 (che si svolgerà dall’1 al 3 giugno, a Barzio, tra le montagne, nello splendido contesto della Valsassina). Un lavoro come sempre molto accurato: il punto di forza di NMF è stato proprio aver saputo “interpretare” molto bene i gusti del proprio pubblico di riferimento – sia con le scelte artistiche, ovviamente, ma anche in generale con l’attitudine. E’ raro vedere un “senso di appartenenza” così forte tra un festival e i suoi visitatori: un “senso di appartenenza” che dura tutto l’anno, e lo si vede anche dall’attesa che scatena quella che è diventata una piccola tradizione, l’annuncio attorno a Natale dei primi nomi in cartellone.
Ed eccoci accontentati, allora. Il primo big che avrà il compito di infiammare Barzio, annunciato nel giorno della vigilia di Natale, è l’olandese Armin van Buuren, re storico della trance “da stadio”, uno che quando non fa fesserie e decide di suonare seriamente il genere che conosce a menadito senza troppe concessioni “facili” offre comunque degli show di altissimo livello. Il suo nome, nei rumours pre-annuncio, era richiesto da molti e ed è stato accolto ovviamente con grande entusiasmo.
Ma notevole livello di entusiasmo anche per il secondo nome annunciato qualche ora più tardi, proprio all’avvento del Natale. Sander van Dijck, meglio noto come San Holo, è infatti il secondo artista svelato fra quelli che avremo il piacere di vedere sugli stage di Nameless Music Festival. Conosciuto dapprima per un riuscitissimo remix di “The Next Episode” di Dr.Dre, l’olandese si è poi imposto definitivamente sulla scena con release uscite per etichette come OWSLA, Monstercat e Spinnin’ Records.
Se queste sono le premesse e se Armin van Buuren e San Holo sono solamente il primo assaggio, non possiamo che confidare in un’altra edizione ad altissimo livello.