Guillaume Grasso e Jeremy Duval aka Principles Of Geometry, sono ad oggi, con tutta probabilità, i migliori interpreti della musica elettronica mixata ai visual. Arte allo stato puro. La loro è vera alchimia, una gioia multisensoriale che trasforma ogni loro rappresentazione (rigorosamente live) in una sorta di viaggio senza ritorno. Già perchè una volta partiti alla scoperta di questo duo tutto francese, si fa fatica a tornare indietro, a “regredire” al solo ascolto. Una vera e propria droga, a detta dagli stessi artisti, che fa vivere una realtà diversa e porta ad un’approccio nuovo con la musica. Gli strumenti usati? Chitarre, syinth e batteria, il tutto accompagnato dalle formidabili rappresentazioni visual: tutto mixato ad hoc per tirar fuori il meglio e liberare quell’energia che durante il quotidiano ha l’obbligo di rimanere segregata. Se prima per vivere la musica si dovevano chiudere gli occhi ed alzare il volume, bhe, quì gli occhi si devono tenere ben aperti. In occasione del loro nuovo album Burn The Land & Boil The Oceans uscito su Tigersushi Records, ne abbiamo approfittato per conoscerli un pò meglio.
Ciao ragazzi, benvenuti su Soundwall. Come definireste la vostra musica?
Come un’immagine
Quando e come è nato il vostro progetto? A cosa dobbiamo il vostro nome d’arte?
Molto tempo fà, quando noi non ci conoscevamo ancora bene. Prima di iniziare questo progetto, abbiamo avuto modo di conoscerci l’un l’altro. Abbiamo iniziato a ‘pasticciare con i suoni’ a liberare l’energia creativa che sentivamo e che non potevamo liberare nella nostra vita quotidiana… Per quanto riguarda il nostro nome d’arte, il fatto è che il modo matematico e geometrico di guardare alla musica è importante per noi. La geometria può essere emozionale, come la bellezza delle forme geometriche. Si può immaginare come di essere in una classe nell’82 mentre si studia alla scrivania, guardando fuori al sole. Per noi fare musica è un processo di studio e cerchiamo di raggiungere il sole. La geometria può essere un cerchio, un triangolo o un rombo. Stesso soggetto, ma diverse angolazioni. Diversi punti di vista. Sì, può essere un buon riassunto…
Come definireste una vostra rappresentazione live e quanto importante è la parte visual?
Noi amiamo esibizioni dal vivo. E’ davvero strano. Può essere molto animalesco, alla Brainiac, suonare live mentre si compone. Le persone – ed in particolare quelle francesi – necessitano di una sorta di “stupro uditivo” durante i concerti dal vivo. Potrebbe essere sconvolgente. Così abbiamo deciso di riorganizzare il live in qualcosa di più tonico, più limbico. Iniziare calmo per finire nervosamente. Una sorta di pasticcio nero (compiuto con amore e umiltà), accompagnato dal nostro batterista, Alberto, indispensabile presenza groove. La parte visual – per quanto riguarda lo stile della nostra musica – è un ponte ideale per aiutare le persone a entrare nella musica (e nella linea narrativa che si vuole creare durante i concerti). Si tratta di una sorta di controllo mentale, un iper-informazione, saturando gli occhi e le orecchie: a volte il pubblico si comporta come fossero zombie, è surreale. Il pubblico ama ascoltare le immagini. Ma Ammettiamolo, diventa una specie di schiavitù, è difficile farne a meno. Diverrebbe una regressione se suonassimo senza immagini ad un concerto. Noi crediamo che questo sia dovuto all’iper-comunicazione che si crea.
In generale, secondo voi, quanto importante è la parte visual in un club?
Poco. Alle persone servono droga, amore e violenza, nulla di più.
Che attrezzatura usate di solito per i vostri live set? Solitamente usate anche strumenti non consoni, come chitarre e batteria (suonata dal batterista Alberto Malo). Come mai questa scelta invece di usare un suono campionato?
Abbiamo 4 synth, un laptop per le sequenze, un batterista, cori, fanger. Un piano. Per quanto riguarda le scelte che deve fare Alberto, è semplice: – un stopping staring hardware, con battiti già precaricati, – Avere un groove umanesco, da killer, – Creare una palpabile e visuale energia sul palco.
Come descrivereste la scena elettronica in Francia e, secondo voi, a che livello è rispetto al quello internazionale (se paragonata a quella Tedesca)?
Scusateci, ma non abbiamo alcuna opinione al riguardo, davvero. Possiamo parlare di Franco Battiato, invece?
Che progetti avete per il futuro e per questa estate (festival)?
Sole, lardo di colonnata e famiglia. Non siamo realmente in contatto con dei festival. Ma per noi non è proprio un problema.
English Version:
Guillaume Grasso e Jeremy Duval aka Principles Of Geometry, are the best performers of electronic music mixed with the visuals. Art at its purest. Their music is chemistry, multi-sensory delight that turns any representation (strictly Live) in a journey of no return. Once discovery this French duo, it’s hard to go back to “regress” to the only listen. A real drug, according to the artists themselves, who makes living a different reality and leads to a ‘new approach to music. The instruments used? Guitars,. The instruments used? Guitars, syinth and drums, accompanied by terrific visual representations: all mixed to bring out the best and release that energy during the day has the obligation to remain segregated. If before you had to close your eyes and turn up the volume to experience the music , well, now you have to keep your eyes peeled. For their new album Burn The Land & The Oceans Boil out on Tigersushi Records, we aprofittato to know them a little better.
Hi guys, welcome on Soundwall. How would you define your music?
As an image.
When and how did your project? how did your stage name?
A long time ago, we didn’t really know each other. Before starting this project, we got to know each other doing it. We started to ‘mess around with sounds’ to release the creative energy we felt we couldn’t release in our daily lives… Concerning our stage name, the fact is that the mathematical and geometrical way of looking at music is important to us. Geometry can be emotionnal as the beauty of geometrical shapes, to resume you could imagine being in a classroom in ’82 studying at your desk while looking out to the sun. For us doing music is a study process and we try to reach the sun. Geometry could be a circle, a triangle or a rhombuse. Same subject but different angles. Different point of views. It’s a good sum up.
How would you define your live representations and how important is the visual part?
We love live performances. It’s really strange. Can be very animal compared to brainiac times while composing. People – and especially french one – needs to have an kind of “auditive rape” during live gigs. could be disturbin’. So we decided to rearrange the live into something more tonic, more limbic. Starting cooly, finishing nervously. A kind of black mess fulfilled with love, humility, and our drummer, Alberto. An indispensable human groove presence. The visual part – concerning the style of our music – is a perfect bridge to help people to get into the music (and into the narrative line we want to create during gigs). It’s a kind of mind control, an hyperinformation, saturating eyes and ears, sometimes they act as zombies, it’s surreal. The audience loves listening to images. But let’s admit , it’s a kind a slavery now , it’s hard to do without it know. It could be related as a regression if we plan to gig without images. that’s the build up of hyper communication we guess.
In your opinion, how important is the visual part in a club?
Less. The jeu need drugs , love & violence, that’s all.
What equipment you normally use for your live set? Usually you used also unsuitable tools, such as guitars and drums (played by drummer Alberto Malo). Why this choice instead of a sampled sound?
4 synths , one laptop for sequences, one drummer, choruses, Flangers. A simple plan. Concerning the choose of Alberto, its as simple: – stopping staring at an hardware with beats inside, – Having a humanesque, an killer groove, – creating a palpable and visual energy on stage.
How would you describe the electronic scene in France and, in your opinion, what is the level of music compared to the international market (for example with the german’s one)?
Sorry but we didn’t have any opinion about that, really. Can we talk about Franco Battiato instead?
What are your plans for the future and for this summer (festivals)?
Sun, lardo di colonata & family. We’re not really in touch with festivals. It’s not really a problem.