Sembra di rivivere la più classica delle trame dei film romantici made in Italy, con l’unica ma sostanziale differenza che è tutto vero. Bruno Pronsato e Ninca Leece si sono conosciuti proprio nel belpaese e all’aspetto prettamente professionale hanno con il tempo affiancato la volontà di conoscersi più a fondo, al di là dello studio. Detto, fatto, tanto che la famiglia ora si è allargata con la splendida figlia Blanche. Un preambolo da cronaca rosa, ma soltanto per farvi capire la dietrologia del progetto Public Lover. Armonia e purezza condite da un ritmo molto lento ma magnificamente orchestrato dalla sapienza di Bruno e della voce angelica di Ninca. Difficile non innamorarsi di una coppia così…
Benvenuto Bruno e benvenuta Ninca. E’ un vero piacere per noi avervi qui su Soundwall.it
Ciao Soundwall! Grazie per l’opportunità di parlare con i vostri lettori!
Partiamo da voi, semplicemente. Una coppia non solo nella musica ma nella vita reale, prima di tutto. Se non sbaglio è stato proprio in Italia che è nato il vostro amore, vero? Volete parlarci della nascita e dell’evoluzione del vostro rapporto anche a livello professionale?
Esattamente! Ci siamo incontrati la prima volta proprio in Italia. Ninca ed io eravamo stati chiamati per la stessa serata. Non appena la vidi scendere dall’aereo, pensai subito che fosse stupenda. Ma per i primi 6 mesi, il nostro rapporto rimase soltanto professionale. Avevamo bevuto un paio di drink e cenato assieme quache volta, avevamo parlato di musica e del nostro amore per il rock degli anni ‘90, di cose per lo studio, eccetera. Poi io (Bruno) andai via per un paio di mesi per il mio tour tra Nord America e Sud America. Ninca pure. Quindi fu difficile collegare la cosa ad un livello più personale, ma quando tornai ci rivedemmo molto più spesso e capii che sarebbe nato qualcosa oltre la musica.
Ultimamente è cambiato qualcosa, anche a seguito della nascita della figlia. Il tempo per tour e nuovi progetti si è ridotto o riuscite comunque a creare qualcosa di nuovo?
Sì! Abbiamo una figlia stupenda (Blanche). Beh all’inizio, ci siamo presi un sacco di tempo libero, al di là dello studio. Per noi avere un bambino è stata una cosa incredibilmente nuova. Per questo abbiamo voluto essere sempre assieme per i primi 9 mesi, per assicurarsi che le cose andassero bene… e così è andato, in effetti. Quindi, inevitabilmente ci siamo assentati molto dallo studio. Anche se Bruno suonava ancora quasi ogni fine settimana, quindi da quel punto di vista non era cambiato molto. Stare lontano dallo studio l’anno scorso è stato davvero difficile. Per rimanere creativi si ha bisogno di lavorare molto in studio. Io e Ninca stiamo cercando di tornare ai ritmi precedenti, abbiamo preso il nostro congedo per motivi familiari, ma proprio mentre stavo tornando a lavorare in studio con ottimi propositi, mio padre è morto. Così, negli ultimi mesi sono stato estremamente emotivo e non ho avuto davvero il tempo per tornare a produrre nuovamente.
Veniamo ora alla vostra musica. Armonica, dolce, soft, gli aggettivi si sprecano e forse non rendono neanche bene l’idea. Se doveste definirla voi, che parole usereste?
E’ davvero difficile per un musicista definire la propria musica. Penso che più di ogni altra cosa, volevamo qualcosa di riflessivo, qualcosa che parlasse alla gente al di là della pista. Per molti versi, è qualcosa che io e Ninca abbiamo sempre cercato di fare con il nostro lavoro da solisti.
Veniamo all’analisi prettamente tecnica: arrangiamento. Curato da Bruno, maestro in questo campo. Volete addentrarvi sulla genesi dei suoni del vostro album?
Beh, in primo luogo, è stato qualcosa che Ninca ed io abbiamo discusso assieme – cioè, come volevamo sentire l’album, quello che volevamo rappresentare. Eravamo davvero preoccupati che venisse fuori qualcosa di troppo ‘dolce’ o ‘smielato’. Volevamo fosse emozionale senza diventare un dramma e che sembrasse un pò allentato. Eravamo entrambi un pò stanchi dell’eccesso di produzioni che si ricavano con ogni versione di Ableton Live. Volevamo che fosse trasmessa l’idea di due persone che si divertivano sul palco, parlando tra di loro e a volte sfottendosi. Per quanto riguarda l’aspetto nerd dell’album, abbiamo usato Logic per il sequencing, un JOMOX 888, la mbox JOMOX e “naturalmente” Ableton. Volevamo creare alcune tracce con drums dal vivo, ma c’era così poco tempo per veramente fare il lavoro che volevamo, basta che pensare che mezzo album è stato composto durante la gravidanza di Ninca.
Alla base si unisce la voce di Ninca. Quale messaggio intendi dare con i testi delle vostre tracce?
La voce di Ninca è davvero l’arma in più, ciò che “guida” il disco. E’ super forte e sempre coerente. Se avete mai lavorato con un vocalist, saprete che mantenere un tono di voce costante in tutto l’album è un compito non da poco. Ninca è una professionista, quindi per me come produttore questo aspetto della sua voce è incredibile. Per quanto riguarda i messaggi, non c’è veramente un messaggio. Vogliamo esprimere noi stessi basandoci sullo stato d’animo che abbiamo al momento della registrazione. Vogliamo comunque che le parole mantengano un certo livello di intelligenza e di umore.
A questo si aggiunge un ritmo lento ma regolare, penso ad esempio al tempo scandito dai claps. Sono composizioni pensate per l’ascolto più che per essere ballate, ovviamente…
Sicuramente sono state create per l’ascolto. Speriamo che in qualche piccolo pianeta alieno ci sia un club in cui si suoni la nostra musica con un milione di ragazzi che ballano.
Personalmente sono un amante del suono di Bruno ancor prima della nascita del vero e proprio progetto Public Lover. Come solista, Bruno conserva un animo decisamente più dark, techno…si può dire quindi che è solo una delle tante facce con cui Bruno ama esporsi?
Ho sempre pensato che ci fosse un senso di romanticismo in tutto il lavoro di Bruno e con Public Lover ho potuto esprimerlo e renderlo ancora più evidente.
Esibizioni dal vivo come con una vocalist. Non è facile ora trovare artisti che si esibiscono in un club in questo modo. Avete mai trovato difficoltà con questo tipo di esibizione o comunque pensato che il pubblico non fosse realmente “pronto”?
Certo, ma pensiamo che i clubbers “siano” pronti per un’esperienza del genere. Quando Ninca comincia a cantare le persone sono ancora più felici di ballare e ascoltare allo stesso tempo. Siamo in un’epoca del clubbing dove il pubblico apprezza molto di più l’elemento pop, il che è magnifico perché è proprio quello che io e Ninca avevamo previsto. In realtà eravamo un pò preoccupati un anno fa, di come sarebbe stato il nostro live. Ci chiedevamo come avremmo potuto renderlo un pò più vicino allo spirito dei club senza rimuovere l’andamento lento che avevamo pensato. Per fortuna non abbiamo mai dovuto farlo. Ora pensiamo soltanto ad ordinare ed organizzare il nostro live. Questa soluzione è la cosa migliore per noi e alla fine anche per il pubblico.
Mi sto immaginando il vostro live al Panorama Bar…come andò quella volta?
Ci siamo divertiti molto! Come si fa a non divertirsi? E’ uno dei posti più belli di tutto del mondo in cui suonare.
Con “The Song Says” Bruno si è dimostrato anche un ottimo scopritore di talenti (sto pensando alle prime releases di Benoit e Sergio). Quale è il sound che ricerchi per questa label?
Sono molto aperto a qualsiasi cosa per la mia etichetta. Una volta avevo deciso di firmare un giovane compositore ungherese, stavamo andando a fare un 12″ con 4 pezzi. Tutti lavori di pianoforte. Poi, viaggiando molto, non ci siamo più sentiti per un paio di mesi. Poi dal nulla ho ricevuto una email da lui che era riuscito a rilasciare la sua musica per la Sony. E’ stato molto triste. Mi sarebbe piaciuto rilasciare la sua musica, sarebbe stato un album “classico”.
Pensate di far ritorno prima o poi in Italia? Magari con qualche live?
Certo! Torneremo sicuramente in Italia. Ci sono molte cose che ci piacciono del vostro paese. Soprattutto le persone – molto calde e aperte e poi c’è il luogo comune: il cibo.
Cosa ci si deve aspettare da te e da Ninca nei prossimi mesi?
Ninca ha appena finito di comporre la colonna sonora per un film, mentre io e Sammy Dee abbiamo terminato un lavoro come “Half Hawaii” su Perlon. Inoltre ho quasi concluso un EP con Thomas Melchior e sto lavorando anche su un nuovo progetto chiamato ‘Archangel’, dove mi ritroverete in una veste un pò più pop. Uscirà a breve anche una mia traccia su BPitch Control. Per finire, il mese prossimo Ninca e io cominceremo a lavorare ad un nuovo disco come Public Lover.
Infine, se dovete dare un consiglio per chi come voi, produce e suona assieme….
Per me, credo che il modo più semplice per far funzionare le cose in una coppia che fa musica sia capire ciò che ogni persona è in grado di fare bene. Lasciare che la persona esplori il tuo talento mentre voi esplorate il suo. Ciò rende la musica molto più mirata. Entrare in competizione per fare la stessa cosa è solo un modo per creare inutili tensioni. Ammettere che l’altro può essere meglio di te in un certo campo è difficile, ma rende tutto molto più agevole.
Grazie mille! E’ stato un grande piacere…
Grazie a voi!
English Version:
It seems to relive the most classical plots of italian romantic films, with the only substantial difference that it’s all true. Bruno Pronsato and Ninca Leece met in “Belpaese” and after a professional appearance, they soon desire to know more deeply, beyond studio sessions. So, after few years, the family has expanded with their beautiful daughter, Blanche. A romance preamble, but just to understand the concept of Public Lover project. Harmony and purity mixed by an emotional touch, orchestrated by the wisdom of Bruno and the angelic voice of Ninca. It’s very hard not to fall in love with them…
Hello Bruno and Ninca. Welcome on Soundwall.it!
Hello Soundwall! Thanks for the opportunity to speak with your readers!
Let’s start with you, simply. A couple not only in music but in real life, first of all… if I remember correctly your love was born in Italy, right? Want to talk about the birth and evolution of your relationship even at the professional level?
Exactly! We met in italy. Ninca and i were booked for the same show. As soon as i saw her get off of the airplane, i though she was gorgeous. But for the first 6 months or so we kept it pretty professional. We had a couple of drinks and a dinner together and talked about music and our love of 90s alt-rock, studio stuff, etc. Then I (Bruno) was away for a couple of months touring in North America and South America. Ninca as well. So it was difficult to connect on a more personal level. But when i returned and we saw more of each other, i knew it was going to be more than music chit-chat.
Lately something has changed, i’m talking about the birth of her daughter…how is changed your daily life? The time for tour and new projects has decreased or you can still create something new?
Yes! We have an amazing daughter (Blanche.) Well, in the beginning, we took a lot of time off in the studio. Having a baby around is an incredibly new thing for us. So we both wanted to be there for the first 9 months or so to make sure things were going well…and of course they did. So it was more of a studio absence than anything else. Bruno was still playing shows almost every weekend, so that never really changed. Being away from the studio for the past year has been difficult. One really has to be working a lot in the studio to stay on top of his/her creativity. I find that Ninca and i both are struggling a bit to get back to where we were before we took our family leave. And just as I was getting back in to doing studio work and getting on a nice schedule, my father died. So, the last few months have been immensely emotional…and again, not really much time to work in the studio.
Now just talk about your music… I could define it “harmonious, sweet, soft” but i think it’s not enough… if you have to use your own words to describe it?
It’s really hard for a musician to really define his/her music. I think more than anything, we wanted something thoughtful. Something that spoke to people beyond the dance floor. I guess in many ways this is something that Ninca and i have always attempted to do with our solo work…
The arrangement, drum patterns are usually created by Bruno, a master in this field (i’m a strong follower of his sound and projects)… Bruno, do you want to talk about the genesis of the sounds of “A Broken Shape Of You”? How did you create all the patterns (which softwares, hardwares, live instruments did you use)?
Well, firstly, this was something that Ninca and i discussed collectively – how we wanted the album to feel, what we wanted to portray. We were really worried about the album coming off as something ‘sweet’ or ‘pretty’. We wanted it to be emotional with out becoming a drama. First and foremost we wanted the album to sound slightly loose. We were both a bit tired of the sort of over-production that comes bundled in every version of Ableton live. We wanted it to feel like it was two people on stage having fun, speaking to each other and on occasion fucking up. As far as the nerdy aspect of the album, we used Logic for sequencing, a jomox 888, the jomox mbox and *of course* Ableton.… we really wanted to get in and track some live drums, but there was so little time to really do the work we wanted to as half of the album was made during Ninca’s pregnancy.
Then, the real strong point, is the voice of Ninca. Thinking about the lyrics, what message do you intend to give with your tracks?
Ninca’s voice is really what carries the record.It’s super consistent and strong. if you’ve ever worked with vocalist, you’ll know that keeping a vocal tone throughout and album can be a task. ninca is a professional, so this aspect of the vocals was amazing for me as a producer. As far as messages goes, i don’t think that we really have a message. I think we really want to express ourselves in whatever mood we may be in at the time of recording. We do want the lyrics to maintain a certain level of intelligence and mood, however.
Your tracks are regular, slow, harmonius and always marked by claps….your idea was to make tracks more for pure listening rather than to played in a club, isn’it?
Definitely for listening. We do hope that in some small alien planet our there that there is a club in which to play our music for one million dancing teenagers.
As I said before, I’m a lover Bruno’s sound before, i followed him before the birth of the this project… Bruno usually in his live performance used to play more stuff near techno (or simply thinking his Half Hawaii project with Sammy Dee)… we can say that Public Lover is just one of many faces with which you decide to show your romantic soul to the clubbers?
I have always felt that there has been a sense of romanticism in all of the Bruno work, but that is just my take on it. But, yes, to a certain degree public lover is a bit more obvious.
It is not easy to find artists who perform in a club in the way you usually play, I mean a singer and a live performer together. Have you ever have d any difficulties with this type of performance? Have you ever thought that the clubbers were not ready?
In fact, we think that clubbers *are* ready for such an experience. When ninca begins to sing in the club we find that people are more than happy to listen and dance. I think we are in an era in clubbing where the audience is much more appreciative of the pop element, which is great because that is certainly nothing ninca and i had anticipated. We were actually a bit concerned a year or so ago how we would pull our set off live. Wondering how we could make it a bit more clubby without removing the sort of slow drive we intended. Luckily we never really had to do that. We just sort of do our thing now. And that’s always best for the artists and in the end, the audience.
How was your live set on Panorama Bar? Did you enjoy?
We did enjoy our p-bar experience. How can you not? It’s really one of the most wonderful places to play in the world.
Focusing on your own label “Thesongsays”. Bruno, in these years, was very able to discover many artists, like Benoit and Sergio. What is the aim and which is the sound you seek with this label?
I’m really open to anything for the label. There was a brief period where i had planned to sign a young composer from Hungary. We were going to do a 12″ with 4 pieces. All piano work. As i was traveling a lot we sort of lost touch for a couple of months. Then out of nowhere i received an email from him telling me that Sony had signed his music. That was sort of sad. Iwould have loved to have released, for lack a better word, a classical album.
Do you think of come back sooner or later with some live performances in Italy? What do you like about our country?
We will definitely be back in italy! well, there are many things that we like about italy. Mainly the people – very warm, very open… then there is the cliche: the food.
What can we expected from you in the coming months? Any news about next projects and releases?
Ninca has just finished up music for a film, and Sammy Dee and i have just finished a new half hawaii record for Perlon. in addition, Thomas Melchior and i are just about finished with an ep as well. i have also been working on a new project called, ‘Archangel,’ which is a more pop version of my music. I have one track coming out on Bpitch control very soon. As well, next month Ninca and i begin work on a new Public Lover record.
Finally, if you have to give some advice for people like you, who produces and plays together… What is the best way to work when you are part of a duo project?
For me, i think the easiest way to make things work in a couple making music is understanding what each person does well. Let that person explore their talent while you explore yours. this makes the music much more focused. Having two people competing to do the same thing is really just a way to create some unnecessary tension. Admitting that the other may be better than you in a certain area is difficult but it makes the process much smoother.
Thank Bruno and Ninca. It was a great pleasure for me! All the best for your future!
Thank you!