Italia, terra di santi, poeti e navigatori. E di produttori trance? Non che non ce ne siano proprio o non ce ne siano mai stati, non fraintendete. Anzi, si può dire senza timore di smentita, che agli albori del genere, la corrente tutta italiana della cosiddetta “mediterranean progressive” sia stata di fondamentale importanza per lo sviluppo di certe sonorità, e a dirla tutta, siamo stati dei veri e propri precursori. Oggi, tuttavia, vuoi per l’effettiva globalizzazione del genere (che non è più neanche affare esclusivamente olandese), vuoi perché i nostri pionieri si sono col tempo diretti verso ben altre sonorità, soffriamo la mancanza di vere e proprie superstar, nel panorama trance nostrano. Certo, possiamo vantare eccellenze riconosciute a livello mondiale, e le abbiamo più volte citate con orgoglio (vedi alle voci Giuseppe Ottaviani, Fabio XB, Manuel Le Saux, ma anche Gai Barone e Antillas), ma a parte queste, quello che ci fa ben sperare è la nutrita schiera di produttori emergenti, che a suon di release si sta affacciando sulla scena che conta, catturando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. C’è Mark L, marchigiano dal suono dark, approdato alla corte di Christopher Lawrence e della Pharmacy Music, c’è il milanese Nicologik con la sua Graygoo Records, c’è Peter Santos che si fa tenere d’occhio da Aly & Fila, c’è Alex di Stefano, che dalla techno spesso e volentieri sconfina nella tech trance, raccogliendo montagne di elogi da gente come Mark Sherry, Bryan Kearney e Simon Patterson. Di carne al fuoco, insomma, siamo in grado di metterne. Possiamo crescere, questo è certo. Dobbiamo crescere! Ma i presupposti ci sono, e fanno ben sperare.
[title subtitle=”Tritonal – Anchor (Lush & Simon Remix) (Enhanced)”][/title]
Scorrendone le ultime release, si può capire come l’aggettivo “emergente” inizi a stare stretto al duo milanese: tra Armada, Doorn, Revealed, Ultra eccetera, Lush & Simon possono dire di aver già bazzicato l’olimpo discografico dell’EDM mondiale. In effetti, il loro stile non può dirsi propriamente trance, ma questo remix del nuovo singolo dei Tritonal, uscito lunedì su Enhanced, ha tutto un altro sapore! Sa di progressive genuina, molto curata nei suoni e nelle melodie, impreziosita da un bel vocal, non troppo invadente. Ci piace davvero tanto!
[title subtitle=”Yves De Lacroix & John Evans feat. Lokka Vox – Ashamed (In Trance We Trust)”][/title]
“Ashamed” è la perfetta dimostrazione che costruire una traccia intorno ad un vocal spesso può rivelarsi la scelta vincente. Così hanno fatto Yves De Lacroix e John Evans, giovani ed italianissimi nonostante i loro nomi d’arte, che hanno voluto giocare di sdoppiamenti ed effetti con la voce della performer Lokka Vox per ottenere un andamento celestiale, quasi corale, nella loro ultima release. Le morbide linee melodiche del brano seguono e valorizzano il vocal, calzando come un guanto anche quando sembrano cambiare rotta verso sonorità leggermente più progressive. Il break si fa apprezzare molto, consacrando il mood del brano fino alla partenza, quando si fa strada un groove decisamente più dancefloor-friendly, movimentato da salite e discese disegnate dai freschi sintetizzatori.
[title subtitle=”Colonial One feat. Eva Kade – Where You Are”][/title]
Estratto da “Go On Air”, album a cura dell’orgoglio italiano Giuseppe Ottaviani, l’ultimo brano del duo spezzino composto dai fratelli Mangano ci fa letteralmente innamorare al primo ascolto. Il tessuto melodico è un tutt’uno con la suadente voce della russa Eva Kade, un vocal che ha carattere e ammalia l’ascoltatore come la più potente delle pozioni magiche. Una piacevolezza che dura per tutta la durata della traccia, con quella punta di amara malinconia in conclusione che ci rende nostalgici di riascoltarla ancora e ancora. Un break da occhi chiusi che ci trasporta in un’altra dimensione, chiusi in una splendida bolla che non vorremmo esplodesse mai.
[title subtitle=”Vitodito – Salty (Infrasonic)”][/title]
Sarà che i salentini i ritmi esplosivi e concitati ce li hanno nel sangue per natura, ma con “Salty” Vitodito ha saputo creare un brano in grado di farsi spazio e spingere, grazie ad una robusta cassa, forti colpi di rullante e quell’andamento “pumping” che ci fa sobbalzare con un piacevolissimo basso distorto che sembra attivarsi ad intermittenza sui colpi di kick. Il vocal scelto dall’eclettico producer, proprietario della Encanta, non è particolarmente incisivo, una scelta personale mirata a lasciare in luce maggiormente la melodia. Al contrario, è proprio la voce ad assumere una posizione di rilievo nel remix del canadese Solid Stone, una reinterpretazione più soft e onirica dell’originale, dove primeggiano sonorità delicate e un groove fluente.
[title subtitle=”Mostfa & Mostfa vs. Emanuele Congeddu – Sacred Mountain (Blue Soho)”][/title]
Cos’hanno in comune le montagne dell’entroterra sardo con le piramidi del Cairo? L’amore per l’uplifting, a quanto pare. Nasce così la collaborazione tra Emanuele Congeddu e Mostfa & Mostfa, produttori conterranei del duo uplifting per eccellenza, Aly & Fila. Gli stessi Aly & Fila che sembrano tra i maggiori estimatori del nostro Emanuele e di “Sacred Mountain” nel caso specifico, e non è difficile immaginare il perché: groove secco, essenziale ma deciso, basso corposo, pianoforte che disegna una melodia senza tempo, break orchestrale e ripartenza epica, trainata da quel lead che più uplifting non si può. Un ottimo lavoro, con il quale il giovanissimo produttore sardo si conferma parte integrante e più che mai attiva all’interno della Blue Soho, etichetta da sempre sinonimo di qualità in fatto di uplifting.
[title subtitle=”Dj Impossible – Illogical (D.MAX Recordings)”][/title]
Anche a Bologna c’è parecchio fermento, per quanto riguarda trance e affini: Dj Impossible, al secolo Gianluca Celli, è uno dei tre resident storici di Art Of Trance, e sia in consolle che in studio ha le idee molto chiare. Il suo stile, che produzione dopo produzione, set dopo set, si fa sempre più personale e identificabile, è un’ottima combinazione di melodie uplifting e groove che strizzano l’occhio alla psy e alla tech, con quelle linee graffianti di synth acidi che tanto ci piacciono, con un sapiente uso degli effetti e dei sample vocali, e con quei lead che quando si aprono ti proiettano in un’altra dimensione. Un esempio lampante di quanto abbiamo appena detto è il suo ultimo singolo, “Illogical”, contenuto nell’EP “Winter Samples 2014” della D.MAX. Ascoltare per credere!