Io c’ero. C’eravate anche voi, si tratta solo di ricordare e realizzare. Beh, io c’ero e ricordo bene. Ricordo i tempi in cui il video pop non era ancora una gara tra showgirls a chi fa la posa erotica più clamorosa. Ricordo i ’90 e ricordo i ’00. Di ragazze succinte se ne vedevano già tante, in tv come nei cartelloni pubblicitari, ma la cosa era ancora considerata un’alterazione dei normali meccanismi estetici commerciali. C’era il mondo hip hop, è vero, che ne usava ed abusava. C’erano gli Snoop Dogg e i 50 Cent, che esprimevano il loro esibizionismo urbano facendosi circondare da schiavette che sembravano disposte a tutto, pur di apparire su mtv. Ma gli artisti che volevano farsi rispettare, ricordo che ci pensavano cento e una volta prima di spingere ancora più in là la stanghetta dell’esplicito. Ricordo quando George Michael mise l’infermiera col tubetto di dentifricio dentro “Freeek!” e tutti dicemmo “ehi, cazzo, questa è roba forte“. Ricordo Kylie Minogue e quel vestito audace di “Can’t Get You Out Of My Head” e ricordo che tutti pensammo “Ma tu sei una signora, copriti!“. E poi sì, ricordo anche il Benny Benassi di “Satisfaction”…
http://youtu.be/JPtQ4K-evBo
…che di tette ne aveva parecchie, e belle in mostra col fare provocatorio. Ma erano tette “anonime”, capite? Erano uno strumento preso dal mercato e apposto in un video che intendeva fare un minimo di scandalo. Era un video in cui trionfava l’immaginario maschile e che si rivolgeva a un pubblico di giovani adolescenti, quali molti di noi erano a quei tempi. Ma, e io questo lo ricordo, le vere popstar queste cose non le facevano. Non “si abbassavano“. Anzi, prendevano posizione contro queste pratiche, col fare del difensore della propria categoria. E ok, Madonna da anni passava i suoi concerti a masturbarsi, ma lei era la regina anticipatrice di ogni provocazione (e varrebbe la pena ricordare un po’ di quella storia a quella vagina che canta nei concerti di Miley Cyrus). Su video, però, le regine di femminilità mostravano il proprio essere donna in modi ben più dignitosi di oggi. Ricordo le Spice Girls e l’immaginario universitario/adolescenziale pulito e innocente. Ricordo l’arrivo di Britney Spears e quei giochi allusivi sempre ben nascosti. Ricordo Shania Twain e quel video di “Man! I Feel Like A Woman” che fece innamorare parecchi miei coetanei, almeno quelli dal gusto meno sfacciato.
Che stile, eh? Era il 1997. Peccato che a un certo punto le cose sono cambiate, da qualche parte durante gli ultimi dieci anni. In questa guerra visiva son scese in campo anche le grandi popstar, quelle che teoricamente dovevano cavalcare il loro status di modello per le ragazzine del pubblico facendo leva sul carattere e sull’intelligenza, e non sul corpo. Non è ben chiaro quanto tutto abbia iniziato a prendere una strana piega. Magari c’entra l’entrata in campo di Rihanna, con quel suo corpo da modella e quel fare da femme fatale che sembrava dire “ehi, voi altre colleghe dello showbiz, ce l’avete il fegato di mostrare ogni curva del vostro corpo?“. O forse, più che delle protagoniste femminili, la responsabilità è dei registi che pensavano i video, che semplicemente sono passati alla generazione successiva: quelli prima vivevano circondati dal bombardamento esplicito del sistema pubblicitario e sentivano di dover resistere a una deriva che sapeva di eccessivo, quelli dopo sono figli di quella deriva e hanno tutta l’intenzione di fare a spallate per farsi notare, spingendo sempre più nelle uniche direzioni che ritengono possibili. Quelle che resistevano erano quelle che (cattiveria?) potevano contare anche su qualcos’altro. Perché, per dire, quando esplose il fenomeno Shakira, la ragazza ci teneva a mostrare i suoi talenti. Di cantante, di autrice, e perché no, di ballerina. Qui era l’anno 2000.
Guardatela quest’anno. Guardate cosa sta succedendo quest’anno. Sembra essere esplosa la guerra del “vi faccio vedere io come vi trasformo il video pop“. La scintilla pare sia scattata proprio per mano di Shakira e di Rihanna, che nei primi mesi dell’anno iniziano ad annunciare in pompa magna l’arrivo di un video che ci farà sobbalzare dalle sedie. “Can’t Remember To Forget You”, ricordate? Uscì lo stesso giorno del selfie di Burial, con tutti noi troppo impegnati a discutere di come il producer anonimo più famoso di sempre si sia venduto alle meccaniche dell’immagine, per poterci rendere conto che nel frattempo l’estetica del video pop si stava trasformando in uno spettacolino hard per soli uomini. A me della faccia di Burial fregava il giusto, ma questa cosa di Shakira e Rihanna che amoreggiavano nel letto proprio non mi usciva dalla testa. Immaginavo il regista che spiegava a entrambe tutto nei dettagli, come in un film di Tinto Brass: “…e poi vi girate, faremo in modo che i vostri corpi sembrino toccarsi. Voi muovetevi lentamente, l’impressione deve essere che questo strusciarvi vi ecciti“. E loro improvvisamente regredite allo stato di marionette guidate dall’inevitabilità dei tempi moderni, senza che nessuna delle due abbia il classico sussulto d’orgoglio esplodendo con un “Ehi tu, queste cose chiedile alla Hilton! Io non ne ho bisogno!“.
O forse anche loro ne hanno bisogno, adesso? In un mercato visivo che diventa sempre più agguerrito, resta questo l’ultimo baluardo sicuro per far parlare di sé? Loro vanno avanti con gli anni, nuove ragazzette vengono fuori da ogni angolo e la serie A del business pop ci tiene a rassicurare il pubblico dicendo che “i numeri uno sono sempre loro“? Non è ancora ben chiaro dove sta andando a parare tutto questo, ma è chiarissimo che ci sta andando a velocità elevate. Nel bel mezzo di quella storia di Shakira e Rihanna, Beyoncé non ci pensò un attimo e si mise subito a sfoggiare le sue pose più hot, in “Partition“. Poi è arrivata Nicki Minaj e quelle chiappe sbattute in cover del suo album e nel video di “Anaconda“, a mo dì “compratemi per il mio talento“. E ora, qualche giorno fa, l’ultimo stadio di questa escalation, lo scatto d’orgoglio di Jennifer Lopez che vuol ricordare a tutti che lei era quella del “sedere più bello del mondo”, prende l’ultima arrivata tra le star USA, Iggy Azalea, e tira fuori il video col più alto numero di sempre di fotogrammi rappresentanti… un culo.
Tutto questo percorso, dai ’90 al 2014, dai banchi di scuola di “Baby One More Time” alle camere da letto da motel di adesso, da Christina Aguilera ragazza fragile e sensibile di “Genie In A Bottle” al trionfo di culi di quest’anno, io ce l’ho tutto ben chiaro in testa. Ma non capisco lo stesso. Non si riesce a identificare con certezza quali siano le ragioni di tutto ciò, né dove esattamente stiamo andando a parare. Qualcosa sta andando per un verso che non si fatica ad indicare come storto, soprattutto pensando nell’ottica dei maschietti e delle femminucce che sono adolescenti oggi, e che stanno crescendo bombardati da messaggi poco edificanti dal doppio volto, i primi con la sensazione che chiunque alla fine si scopre, le seconde con l’insegnamento che in un modo o nell’altro devi darti da fare e scendere nella competizione, altrimenti resti anonima. Eppure mi aggrappo ancora a un altro ricordo: Mtv, sempre lei, in qualche momento imprecisato intorno alla prima metà dei duemila. Programma-chat pomeridiano, si parla di video hot e si chiede il parere dei telespettatori. Qualcuno da casa cita “Baby Did a Bad Bad Thing”, con Chris Isaak e Laetitia Casta. Tutti d’accordo nel dire “cacchio sì, quello sì che era un video piccante! Ci credo che l’han censurato!“. Eravamo nel 1995, ma per noi tutti farebbe bene rivederlo ora, quel video. Un quantitativo di femminilità e sensualità che ancora oggi, nel pieno della guerra tra femmine, non è ancora stato eguagliato, eppure con un’eleganza e un’idea di comunicazione erotica sulla quale nessuno può eccepire. C’è la dignità, c’è la nobiltà dell’essere e dell’apparire donna. C’è l’idea che l’artista adulto può ancora indicare la strada ai giovani confusi del tempo. E oggi, quando non sembra rimasto più nessuno capace di dare una guida matura a un tempo che sta correndo troppo velocemente, ci tocca rifarci a un video di vent’anni fa, per far ritornare alla mente come si fa.
http://youtu.be/aHSYXt1iEpE