Questa è una cosa grossa. Avere un artista italiano in uscita con un album su Axis, la label di sua maestà Jeff Mills, è una di quelle cose di cui gioire tutti, indistintamente. L’onore è toccato a Raffaele Attanasio, che da Mills sta ricevendo una stima seria, reale ed “alla pari” già da tempo. Avremo modo di tornare diffusamente su questa cosa, con una lunga intervista a Raffaele dove lui si racconta senza filtri. Intanto però siamo veramente onorati di poter ospitare l’anteprima di una delle tracce di questo lavoro. Anteprima limitata a tre minuti della traccia: su questo la Axis è stata draconiana ed inflessibile.
Ma è comunque una anteprima molto preziosa, perché spiega subito che no, non dovete fare le equazioni seguendo le solite regole: perché Mills+Attanasio, come combo, farebbe pensare a techno, techno ed ancora techno, no?, a istinto ed a luogo comune. Le cose non stanno così. Chi conosce bene Mills (ah: recuperate questa intervista), sa che il suo mondo musicale è ben più vasto; e lo stesso in realtà vale per Attanasio. Su questa cosa si sono sfidati e stimolati a vicenda, e infatti il risultato è questo (continuate poi a legger sotto, dopo aver ascoltato):
Più un un nervoso funk napoletano, insomma, con un tratto cinematico anni ’70 davvero fragrante (…e che vivaddio anche il clubber medio più “pedalante” dovrebbe aver imparato ad apprezzare, sugli altri invece non abbiamo dubbi). Techno, non pervenuta. E’ un male? Tutt’altro. E’ una precisa intenzione, sia di Attanasio che di Mills. Anche il resto di “Nuovo Futuro” – questo il titolo dell’album – viaggia infatti su quest’onda, la cassa in quattro compare in qualche episodio ma è sfumata, ed è perfettamente funzionale non a virate technoidi ma a tenere il filo su un jazz-funk-soul molto “umano”. La release date ufficiale dell’LP è l’11 giugno; il pre-order si può fare qui.
Come dicevamo: ci torneremo sopra. Questa è una release decisamente interessante per più di un motivo. E Raffaele Attanasio di cose da raccontare ne ha.
Foto di Ludovica Formisano