RapidShare, uno dei colossi del filesharing “libero” assieme agli ormai defunti MegaUploaded e Megavideo, chiuderà anche lei definitivamente il 31 marzo, come annunciato direttamente dalla home-page. Tutti gli account verranno bloccati e i dati cancellati.
Molto usato per la condivisione di file musicali, RapidShare ha dovuto fronteggiare numerose battaglie legali, per buona parte perse, dovute al suo larghissimo impiego per lo scambio di materiale protetto da copyright e quindi illegale. L’unica vittoria, solo parziale, in Germania nel 2012, con la corte tedesca che non ha attribuito alla società la diretta responsabilità del materiale immagazzinato dagli utenti, imponendo però controlli sui siti esterni che linkassero ai file immagazzinati dalla piattaforma.
A fronte di tutte le azioni legali, la società ellenica è stata costretta a prendere sempre maggiori misure di controllo dei file e a rendere il proprio servizio a pagamento, cambiamenti che hanno portato a un picco nell’utilizzo della piattaforma rendendola un business non più sostenibile.