Ora che la techno spinta, con suffissi come “hard” o “industrial”, te li tirano dietro nelle patatine, e se non nelle patatine sicuramente in mille reel di Instagram o stacchetti di TikTok, bisogna un po’ fare ordine fra chi salta all’ultimo sul carro vincente e chi invece da tempo ci crede e, soprattutto, ha capacità vere, ed un amore per la musica che è ad ampio raggio, non solo focalizzato sul trend del momento.
RVRSRVR, alias Ravi Raisa, rientra assolutamente nella seconda categoria, ne siamo abbastanza certi. Ne siamo certi perché lo abbiamo visto all’opera, un paio d’anni fa, allo JägerMusic Lab, e quello è un posto dove vieni scandagliato in profondità, se sei fake la cosa viene fuori; e invece dal Lab Ravi ne è venuto fuori decisamente alla grande, per la vittoria e non solo per quella.
(Eccolo, Ravi; continua sotto)
![](https://www.soundwall.it/app/uploads/2025/02/Ravi-Raisa.jpeg)
Ma ne siamo certi anche dopo aver intercettato la sua ultima impresa, e l’abbiamo fatto prima ancora che uscisse: l’idea di dare vita ad una “side label” di Øpium Trax (etichetta di spessore!) che fosse in qualche modo più “freeform”, meno legata alla dittatura dei BPM e della durezza industriale, più libera di esplorare. Nobili intenti. Ma ai nobili intenti, va accostata anche la qualità e l’ispirazione, altrimenti servono a poco. Abbiamo sentito in anteprima “Ghetto Ramen”, appunto lo 001 in catalogo alla neonata SOUPS, e ci è piaciuto decisamente – tant’è che abbiamo chiesto di poterlo presentare in anteprima assoluta, qui sotto trovate tutto. Dalle tre tracce del padrone di casa (oltre alla title track, anche “Mono Sucks” ci pare davvero una faccenda a modo) ai due remix (uno energetico assai di Alien Rain, uno più UK di Atønal), questa è una release che segna bene il confine tra chi è wagon jumper e chi invece alla musica – ed alla cultura attorno ad un certo tipo di musica – ci tiene davvero.