Spesso si parla di dischi, si commentano, si trovano pregi, difetti, particolarità..mi sono ritrovato in consolle a passare un EP, il nuovo lavoro di Ray Okpara, appena uscito su Mobilee. Escono quattro tracce: “Booty”, “Coyoacan”, “Crabapple Road” e “Modern Dance”. Testate sul dancefloor tutte e quattro l’impatto con la pista varia molto tra l’una e l’altra traccia. Okpara è riuscito a dosare i generi in maniera ottimale, “Modern Dance” con “Booty” creano un richiamo tribal (non esagerato) mentre “Coyoacan” e “Crabapple Road” sono su due linee diverse, la prima più house mentre la seconda con suoni più “scuri”. Proprio quest’ultima traccia rimanda molto, a mio parere, a “Brainows”, sempre di Okpara uscita su Soweso l’anno scorso, più che altro per le pause riempite con un vocal orecchiabile che ci prepara alla ripartenza nella quale è presente tutto il tappeto di percussioni. Come reazione del dancefloor, ho notato un grande apprezzamento con “Coyoacan”: nelle pause Okpara ha inserito una sorta di applauso che si mischia con una serie di elemeneti percussivi e le ripartenze sono davvero profonde, per via del basso e del synth “pieno”. La traccia, che è anche front title dell’EP è Booty e, ascoltandola, mi viene in mente una parola sola: estate! Il disco è davvero un qualcosa di richiamo alla stagione che sta per arrivare. La percussione, seppur molto ripetitiva, non stanca per via delle entrate di vocal che contribuiscono a rendere la traccia molto molto allegra; il basso è profondo e pieno, così da impattare alla grande con il pubblico. “Modern Dance”, forse la traccia più vicina al mondo tribale, per via del tappeto di conga reverberate a dovere; le percussioni sembrano quasi suonate dal vivo e si inseriscono alla perfezione nella linea generale del disco, sempre dettata dalla bassline come nelle altre tre tracce.
Ottimo lavoro di Okpara e ottimo lavoro della Mobilee che non si è lasciata sfuggire questo validissimo EP. Le premesse sono quelle di farci ballare tutta estate, ci riusciranno?