“CLR night” sta per “Chris Liebing Record night”. Il party è in una vecchia centrale elettrica, prima abbandonata, poi riconvertita. Il locale è grezzo e buio: quattro mura rivestite di casse, con in mezzo centinaia di persone. Ogni tanto qualche fascio di luce bianca passa per la pista, cercando di attraversare senza alcun successo il fumo denso come nebbia. Nell’aria fluttuano cassa, rullante, piattino e ipnosi: un ritmo essenziale che ti pulsa in petto senza soluzione di continuità ne compromessi. Alzi lo sguardo verso la consolle e cerchi l’origine di quel ritmo, cerchi il responsabile di quell’alchimia, il maestro di cerimonia… Trovi una splendida ragazza dai lunghi capelli, neri come il buio di quel club e di quella notte. Break, buio totale, ripartenza della cassa. Lei guarda la pista esplodere e accenna un sorriso… Chi è questa ragazza dai capelli neri, e come è arrivata alla prestigiosa ed esclusiva corte del re della techno? Chi è Rebekah?
Quando è iniziato il tuo viaggio nella musica elettronica? Come e dove è nata “Dj Rebekah”?
Ho iniziato a frequentare i clubs di Birmingham all’età di 16 anni. Il mio preferito era il Que, un enorme anfiteatro in cui mi sono letteralmente innamorata della musica! Suonavano in quel club gente come Derrick Carter e Dave Clarke, ed io ho respirato chicago house e techno fin dall’inizio. Rebekah è il mio vero nome, quindi sono davvero io, nessun trucco!
Definisci la musica che ami e che ti appartiene.
Techno nelle sue molteplici forme: che siano piu’ profonde e intimiste oppure piu’ audaci, questo dipende solo dal mio “mood”. E vale sia per le mie gigs che per il mio lavoro di producer.
Quali sono le tue influenze musicali e con quale artista, non per forza appartenente alla scena elettronica, ti piacerebbe collaborare?
Sono figlia di genitori molto giovani e ho avuto la fortuna di ascoltare molti generi musicali, la mia casa era piena Sex Pistols, Depeche Mode, Kraftwerk… Da teenager ho amato i Nirvana, i Red Hot Chili Peppers e i Cure… Un background piuttosto lontano dal panorama “dance”, insomma. Oggi ascolto, tra le altre cose, i Radiohead, Ben Howard e Lana Del Rey. Sarebbe bello lavorare con Liam Howlett dal Prodigy, perchè credo che la scena techno del Regno Unito stia ritornando verso una nuova “wave” industrial… e a riguardo, provate ad immaginate il potenziale di lavorare in studio con uno come lui!
Parlaci della tua esperienza con la CLR e con Chris Liebing: cosa vuol dire entrare a far parte della scuderia di uno dei mostri sacri della techno?
Ho inviato la mia musica a Chris dopo che lui ha iniziato a suonare il mio remix di Slackers Blond di Matador. Poi mi ha chiesto se volevo registrare un podcast e preparare una traccia per un EP. Al momento abbiamo 4 tracce in uscita per i prossimi mesi. Far parte del team CLR è un vero onore, sono un gruppo di persone con una passione smodata per quello che fanno.
Ti sei esibita nei migliori club del mondo. Qual è il club a cui sei piu’ legata e qual è stata finora la tua gig piu’ emozionante?
Wow… sono così tanti.. Ovviamente club come il Tresor o il Berghain sono sempre fantastici, ma anche il Lehmann a Stoccarda, club con un sound incredibile, e La Graviere a Ginevra, sono posti speciali in cui suonare. Comunque penso che si debba andare oltre il concetto di “location”, quello che conta è la vera techno-experience con pista scura, luci minimali, fumo… E’ questo quello che mi piace.
Artisticamente senti di riuscire ad esprimerti meglio con un dj set o con un live set? In pratica, ti senti piu’ dj o live performer?
Io uso Traktor con 4 tracce e questa recente tecnologia mi permette di esprimermi con totale libertà, riesco a trasmettere meglio la mia energia e ad avere pieno controllo della musica. È per questo che amo la techno: quando suonavo sui piatti, miscelando 2 dischi, sentivo che erano i dischi a dettare il mio suono, ora con Traktor mi sembra di suonare ogni volta dal vivo. Io sono decisamente una dj, ma i live set rimangono comunque una bella esperienza, ti ci puoi “perdere” e creare momenti magici sulla pista da ballo. E’ davvero speciale.
Aspetto tecnico: qual è il tuo setup in studio e nelle tue performance live?
Il mio setup in studio è interamente digitale. Utilizzo Logic come multitraccia. Quest’anno sto pensando di integrare anche dei sintetizzatori analogici, diciamo per “insaporire” le mie produzioni, anche se ogni volta che ho cercato di fare questo “salto”, ho sempre trovato moltissima roba su cui lavorare in digitale. Generalmente quindi cerco di mantenere il mio lavoro in studio il piu’ semplice possibile e di concentrarmi sulla manipolazione di suoni. Per il mio live set, anche se al momento sono in “pausa”, uso Ableton, l’APC 40 e la Maschine Mikro. Ma a riguardo sono in fase di sviluppo: ho ancora molto da esplorare e scoprire nei miei dj set.
Cosa significa essere una bellissima ragazza in un mondo, quello della techno, dove le apparenze e l’apparire sono aspetti decisamente secondari? Hai qualche episodio divertente da raccontare a riguardo?
Penso che l’apparenza sia irrilevante, voglio dire, se ci sai fare nel tuo campo, che importanza ha il tuo aspetto? Certo a me piace tirare fuori il meglio di me stessa, essere a mio agio ma sembra che io faccia un gioco da “maschiaccio”… Non sapevo che la techno fosse solo per i “ragazzi”!
Per finire, un classico: quali sono i tuoi progetti per il futuro? Cosa aspettarsi da Rebekah?
Oltre al mio EP in uscita su CLR, ne ho un altro in uscita a giugno su Audio Brood. In questo momento sto lavorando su un album e un altro paio di EP. La mia etichetta Records Decoy ha appena fatto uscire la sua seconda release ed abbiamo ancora molto altro in serbo! E, naturalmente, c’è sempre la voglia di continuare a divertirsi il più possibile!
English Version:
“CLR night” stands for “Chris Liebing Record night”. The party is in an old power station. The place is rough and dark, only two walls covered with speakers and subwoofers, with hundreds of people in the middle. Not so often a ray of white light tries unsuccessfully to cross the smoke on the dancefloor. In the air just a kick, a snare, some hihats and lot of hypnosis: an essential rhythm that pulse in your chest. You take a look at the cabin, searching for the origin of that rhythm, searching for the “person in charge” of that alchemy, the master of ceremonies… But you find a beautiful girl with long and dark hairs. Then the music takes a break, darkness on the dance floor, and soon the kick comes again. She takes a look at the dance floor and smiles… Who is this dark haired girl and how did she come at the prestigious and exclusive court of the king of techno? Who is Rebekah?
Where and when did your journey into electronic music begin? Where “Rebekah” comes from?
I started out going to local clubs in Birmingham at the age of 16, I would visit the Que club which was a huge amphitheatre sized venue and completely fell in love with the music I was hearing. DJ’s such as Derrick Carter and Dave Clarke would frequent there. Giving me a love of Chicago house and techno from the very beginning. Rebekah is actually my first name, its a no brainer! And yes I spell it that way too!
Give us a definition of the music you love to play and produce.
Techno in its many forms and guises, it can be slightly deeper or big and bold, depending on my moods. This is both true with djing and production work.
Who are your musical influences? An artist, not necessarily in the techno/electronic world, you would like to collaborate with?
I grew up listening to all sorts of music, my house was filled with The Sex Pistols, Depeche Mode, Kraftwerk from having very young parents. In my teens I loved Nirvana, Red Hot Chilli Peppers and The Cure. So pretty varied from a non dance back ground. Nowadays I listen to Radiohead, Ben Howard and Lana Del Rey amongst other music. It would be amazing to work with Liam Howlett from the Prodigy, I think the UK techno scene is moving back into an industrial wave, I think there would be some crazy cross over potential in the studio with him!
Tell us about your experience with the CLR and Chris Liebing: what it means to be part of the team of such a Techno giant?
I was sending my music to Chris after he started playing my remix of Matador’s Blond Slackers. He then asked if i would record a podcast and get a track ready for an EP, we now have 4 tracks, which should be out in the next few months. Being part of the CLR team is a real honour. They are a great bunch of people who are very passionate about what they do.
You’ve played in the world best clubs, but what is the club you’re more attached to and what is the best gig you played so far?
Wow, so many to choose from, the obvious places like Tresor and Berghain are always fantastic. But I always think it goes beyond that and places like Lehmann in Stuttgart is an amazing venue with great sound. La Graviere in Geneva also was a great place to play. Its more about the experience of techno, a dark club, minimal lights, smoke that gets me excited.
As an artist do you feel able to express yourself better with a dj set or a live set? I mean, do you feel more like a dj or live performer?
I am definitely a dj! I play on 4 decks with Traktor and this recent technology has given me so much more freedom to express myself, its more about the Energy transfer and taking control of the music. This is why I love techno, when I played on turntables mixing 2 records, I felt the records dictated how they should be played but now with Traktor it is a lot more like playing live. But when I have done a live set it is always fun and you can really get lost within this by creating those magic moments on the dance floor, its pretty special.
Technical aspect: tell us about your studio setup and your live performances setup.
The studio is digital based, working with Logic, I’m looking at bringing in some analogue synths this year to spice things up but every time I go to do this I continue to find more and more stuff digitally to work with. I try and keep things simple, for my production it is a lot more about manipulating sounds. For my Live set, which is now on hold, I use Ableton and the APC 40 and the Mikro Maschine. This is still more in the development stages as there is so much more to discover with my dj set up.
What does it mean to be a beautiful girl in the techno-world, where appearances and pretiness seem to be secondary aspects? Do you have any funny story to tell about it?
I think looks are irrelevant, if you are in to what you are doing who cares what you look like? But I do like to make the most out of myself and feel comfortable…apparently I play “a guy thing”… I didn’t know techno was only for boys?
Finally, a classic: What are your plans in the future? What do we have to expect from Rebekah?
As well as my forthcoming EP on CLR I have another due out in June on Brood Audio. From now I am working on an album and a couple more EP’s. My label Decoy Records has just seen its second release and we have more to come! And of course to continue to have as much fun as possible!