Lo sfondo è quello di una città come tante, il palcoscenico le strade affollate di persone e mezzi, impegnati nelle attività del quotidiano. I Crookers, duo di Milano, fattosi prepotentemente strada tra le diverse personalità della musica house dai timbri garage ed electro dagli spiccati accenti hip hop, in rapida ascesa negli appuntamenti che contano, escono con questo video che meglio non poteva interpretare lo spirito di fondo delle sonorità urbane dei due. Il remix questa volta, è di “Remedy”, canzone del gruppo electro indie svedese, Miike Snow. I timbri non potevano essere più azzeccati, visto che accompagnano magistralmente ogni azione del filmato, sottolineandone l’intensità emotiva: sembra che la canzone sia stata fatta ad hoc per il video… Le repentine azioni svolte dai protagonisti, atti peccaminosi di furto svolte nelle vie cittadine, sono un eco di quello che succede nelle grandi e piccole metropoli mondiali: lo spingersi verso il furto è scaturito dalla noia, dall’ebbrezza di sentire l’adrenalina scorrere per tutto il corpo per aver fatto qualcosa che non si deve fare o dalla necessità, necessità di rendersi partecipe, farsi capire: ciò che spinge e scaturisce nei due questa corsa esasperata all’arraffaggio è il bisogno di esprimersi e di esprimere un’idea che appartiene, in realtà, al duo: il messaggio musicale si concretizza nelle azioni dei due teppisti. Una sorta di palpeggio della città in una perfetta simbiosi. Già, perché, a noi, quale modo, se non il taccheggio, sarebbe stato più consono per rappresentare il titolo di una canzone, il cui genere fa di queste vicende il tema principe? Come un cane che si morde la coda, il video giustifica le vicessitudini dei due che hanno come unico fine il rappresentare al meglio l’idea della città, dove, cellulari, collane, porta borracce e gli immancabili stemmi delle automobili, non sono presi per l’oggetto che rappresentano, ma per la potenzialità che possono dare: diventare lettere, quindi mezzo di espressione dell’idea di città tanto caro al duo di Milano.
Alessandro Giachi
Scrivere mi rilassa, se poi si tratta di musica le cose non posso che migliorare. Quando il tempo me lo permette suono la batteria e do consigli ai miei amici su generi nuovi e artisti sconosciuti. Il resto lo dedico all'ascolto, non ho un genere preferito, la musica mi emoziona tutta. È in grado di farmi cambiare umore in pochi secondi, motivo per cui odio l'opzione shuffle nei lettori mp3.
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