Riascoltando la produzione di Villalobos dagli esordi ad oggi, una delle cose che più colpisce l’attenzione uditiva (quella che va al di là del commentare: “ma non cambia mai, sono sempre gli stessi suoni”) è l’utilizzo dei più disparati strumenti musicali interconnessi alla costellazione di suoni e vocalizzi che rendono le composizioni di Villalobos uniche. Perché Ricardo Villalobos è di fondo uno strumentista, è un produttore che conosce suoni e musica, che ha imparato l’arte delle percussioni fin da piccolo e l’ha poi ributtata in pezzi storici come “Fools Garden” e il video che vi proponiamo ne è la riprova. Un Villalobos 23enne, quasi irriconoscibile al primo sguardo tranne che per la chioma, impegnato nel suonare le conga durante un dj-set del 1993 in Großzimmern, tanto lontano dai suoi bpm attuali senza però perder colpi garantendo quella complessità strumentale che oggi ritroviamo anche nei suoi pezzi.