“Relax Your Body” è uno di quei titoli che magari potranno non dirvi niente, ma resta uno di quei dischi che se non siete frequentatori di club solo occasionali avete sentito di sicuro più di una volta; e dopo che lo avete sentito anche solo una volta siete in grado di riconoscerlo all’istante, vuoi per via del lead indimenticabile, vuoi per via del vocione profondo di Dr. FeelX e dei suoi “Move your body, relax your body“.
Come tanti altri grandi classici, non è mai passato veramente di moda ma compare spesso e volentieri nelle tracklist dei dj più disparati e, anche se è stato ristampato più volte, è anche piuttosto raro, motivo per cui un’ulteriore ristampa non poteva che farci piacere, ed è esattamente quello che i ragazzi di Autum, italiani come i produttori della traccia originale, hanno messo in piedi per la prima release della serie “Second Hand”, in cui hanno appunto intenzione di ristampare grandi classici del passato affiancati da remix attuali degli artisti più influenti del momento.
Già, il remix: come se la ristampa di “Relax Your Body” non fosse abbastanza, sull’altro lato del vinile c’è anche un remix aggiunto tanto per completare l’EP, un rimaneggiamento buttato lì in fretta e furia di un giovanotto qualunque.
Stiamo ovviamente scherzando: sull’altro lato del vinile ci sono quasi venti minuti di un Ricardo Villalobos al top della forma, in cui, come siamo abituati ad aspettarci dalle sue produzioni così dilatate, confeziona una pregevolissima progressione del tutto priva di strappi netti: percussioni e glitch apparentemente fuori tempo e accordi di piano apparentemente fuori tonalità si accumulano a costruire un insieme in cui invece tutto è esattamente al posto giusto, fino a quando arriva il vocione di Dr. FeelX che qui, anziché essere imperativo e quasi marziale come nell’originale diventa ipnotico e suadente.
Non c’è nessuna pausa da “mani al cielo”, non c’è un drop di quelli che piacciono ai giovani e “spaccano tutto”, a sentirlo distrattamente sembrerebbe, come capita spesso coi dischi di Villalobos, che non succeda niente, eppure se ci si lascia catturare ci si accorge che succede di tutto, che sono venti minuti di turbinio infinito in cui niente è lì per caso ma tutto è studiato con la solita, certosina precisione del cileno.
La vera notizia, insomma, non è solo che Autum inaugura la serie “Second Hand” regalandoci nuovamente una traccia che noi, come tanti altri, adoriamo da sempre, ma anche che Ricardo ne ha combinata un’altra delle sue. Godiamoci questa piccola, grande perla in attesa del prossima preziosissima ristampa.