L’itinerario di (ri)scoperta di quei luoghi in cui ribolle e si anima la club culture tricolore, passa spesso qui dai canali di Soundwall per la selezione delle serate proposte dai più importanti club sul nostro territorio. Come giusto che sia, d’altra parte. Sono tante, però, le realtà che brillano lontane dalla luce dei riflettori, vogliose di esprimersi e di farsi conoscere e che meritano – crediamo – di essere raccontate proprio per quel lavoro sottotraccia di mediazione e avvicinamento tra fruitori, divertimento e buona musica. Oggi parleremo proprio di una di queste, e più nello specifico dell’inverno danzereccio di This is not e del loro encomiabile lavoro nella provincia varesina.
Già, perchè dal 2012 This is not è riuscita nel suo piccolo ad assicurare un’identità club in quel di Varese quanto mai delineata e viva. Nato come un party privato, per pochi intimi, a suon di guest del calibro di Argy, La Fleur, Carola Pisaturo, Aril Brikha, Marc Romboy o Dusty Kid (tra gli altri), nel corso degli anni il concept di questa festa ha dimezzato quelle che erano le distanze dalla più attraente Milano (in termini musicali, e non solo). Dopo aver ospitato nel corso della stagione autunnale Hito, David Mayer, Subb-an, Jesse Rose e Maayan Nidam, l’Andy Live Music di Castiglione Olona sarà di nuovo pronto ad accogliere i suoi clienti per festeggiare i cinque anni di attività per dei Gennaio/Febbraio insolitamente caldi.
Tre le serate previste, il cui sipario si spiegherà venerdì 21 gennaio con il “Re-Opening-Party” firmato dall’”apolide” Shinedoe. La producer olandese, – boss dell’etichetta Intacto – sa infatti come far interagire sintesi minimali dall’eco detroitiano con i richiami più deep della scena di Amsterdam e Berlino. Seguirà il 4 febbraio Ruede Hagelstein – già visto a Castiglione Olona in passato – che negli ultimi anni ha concentrato la sua idea di deep-house spettrale quanto gravida di melodia (se avete in mente Bodzin, sì, è qualcosa di molto vicino) per la Watergate Records. “Last but not the least”, il 24 Febbraio troverete in consolle l’italianissima Francesca Faccilongo, in arte Paquita Gordon, protagonista di un interessantissimo “Giant Steps” di qualche mese fa, in cui si racconta nella sua esperienza di gira-europa e della sua concezione del djing alla stregua di un rito tribale.
Gli ingredienti per proseguire sulla lunghezza e l’ampiezza d’onda raggiunti in questi mesi, sembrano esserci davvero tutti. Ora, la palla passa a voi!