Babicz e le sue macchine avanzano con il tempo. Non gli piace rimanere indietro con la ricerca e per questo il lavoro in studio non si ferma mai. Lo dimostra la gran quantità di uscite ad elevata qualità scritte sin da giovane e negli ultimi anni su etichette come Punkt, Treibstoff, K2 e Systematic.
A volte mi chiedo cosa ne sarebbe dell’house e della techno senza l’innovazione che proviene dalla Germania. Babicz se pur d’importazione, quando nacquero nuovi generi e stili d’arrangiamento ne fu un pilastro importante per la scena tedesca. Il sound inconfondibilmente “Babicziano” lo conosciamo tutti, soprattutto i progger della musica elettronica, ma questo suo ultimo lavoro, “The Owl And The Butterfly”, è un po’ diverso: un’incredibile collezione di beat tech-house scritti in chiave relativamente rilassante, piuttosto che pezzi dallo stile più energico e dai synth ipnotizzanti. Inoltre suona come se Robert si sentisse quasi obbligato a includere tracce downtempo e mix di registrazioni ambientali e synth/pad atmosferici per il bene della diversità.
Ci sono comunque dei momenti di particolare bellezza: “Venus Transit” all’inizio sembra noiosa electro, ma poi si trasforma improvvisamente in una fantastica traccia melodica; l’emotiva “Crazy” (feat. Ange) si inculca nella mente dell’ascoltatore; e “Cogito Ergo Sum” che aggiunge un tocco lounge all’album. Ma ad essere onesti, praticamente tutti i brani sono assolutamente validi. Anche questa volta le produzioni musicali di Robert sono stimolanti. Lui stesso si definisce un vero e proprio “one man artist”: scrive, registra e si esibisce da solo, adattando la musica che crea alle città che visita in tournée. Ma questo è solo uno dei cinque sensi umani, l’arte di Babicz non è solo musica, quindi udito. Cattura con le sue foto colori ed emozioni dei suoi viaggi, insieme alle persone che incontra e che vogliono essere parte della sua esperienza nei club e fuori. Se volete esplorare un po’ questo fermento artistico, date un’occhiata anche agli scatti nel suo blog.
Il suo spiccato senso visivo ha un effetto inevitabilmente positivo sulla sua musica variopinta e questo nuovo album su Systematic ne è la conferma. Un’altra interessante raccolta di arte dei suoni del virtuoso Babicz, in questo album dall’atmosfera puramente umana.