Roberto Rodriguez ha una pluridecennale carriera di produttore e remixer alle spalle, il suo album di debutto solista “Dawn” è comunque stato una delle più piacevoli sorprese musicali di questa primavera-estate 2012 nonché, fin dalla sua uscita, uno dei successi di vendite nei principali negozi di musica in rete. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e per farci svelare i suoi segreti di remixer.
Il tuo album di debutto esce dopo 10 anni di carriera. Non sei stato mai tentato di produrne uno molto prima?
Si, il mio primo EP è uscito nel 1999. Era un disco che avevo prodotto assieme al mio compagno di studio Jukka Kaartinen. Insieme abbiamo prodotto un sacco di musica durante gli anni successivi a quel debutto. In effetti tanta di quella musica che ci ha portato alla realizzazione di un doppio cd come Track N Field. Quando quell’album è uscito nel 2006 mi son detto che non avrei mai più fatto niente del genere. In seguito ho voluto concentrarmi sul mio materiale solista e sulla realizzazione di remixes. L’ho fatto per alcuni anni ma nel 2009 ho cominciato a sentire che era arrivato il momento per me di raccontare una storia piu lunga. Ed eccoci qua, tre anni dopo, con “Dawn”.
Ci racconti qualcosa della realizzazione dell’album, dei musicisti e vocalist coinvolti?
Per l’album ho avuto il privilegio di lavorare con delle persone di gran talento. La musica è stata completamente suonata da me, per cui non ho avuto necessità di collaborare con altri musicisti. Ho anche cantato in gran parte dell’album ma ho sentito la necessità di avere del talento extra al suo interno. Max C è stata una scelta ovvia per il brano “Lies” visto che abbiamo lavorato molto assieme in passato. Amo collaborare con lui perche contribuisce alla grande al processo creativo, sempre con qualcosa di completamente diverso a cio che avevo originariamente pensato ma comunque eccezionale. In “Song 4 You” ho voluto lavorare con un mio amico di New York, Devon Dunaway. Ho realizzato un remix di “City For Sale” di Floppy Sounds alcuni anni fa e mi sono innamorato della sua voce. Dovevo averlo assolutamente nell’album. Tutti i suoi vocals sono stati registrati a New York assieme a suo fratello Robert es alla graziosa Lydia Rhodes ai backing vocals. L’ultima collaborazione è stata una specie di fortunato incidente. La scorsa estate, quando avevo appena finito il pezzo “Tell Me” con la mia voce, il manager di Kholi mi ha contattato dicendomi che le sarebbe piaciuto lavorare con me un giorno o l’altro. Naturalmente non lo sapevano che stavo finendo il mio disco. Appena ho sentito la sua voce mi sono convinto. Incredibile talento. Le ho inviato tutti i demo delle tracce che ancora rimanevano disponibili. Per fortuna lei ha scelto di cantare “Tell Me” visto che l’ha fatta diventare una bellissima feel good song.
La lista di remix che hai prodotto è stupefacente. Ci racconti quale è il tuo approccio nei confronti di una nuova traccia da remixare e quali remix consideri i meglio riusciti della tua carriera?
Cerco sempre di trattare i miei remix come se fossero dei brani miei, il che significa che in partenza mi devono piacere gli originali. Se mi piace l’originale riesco già a sentire nella mia testa quello che farò nel remix. Nella produzione del remix cerco sempre di trovare l’elemento piu rilevante dell’originale. Ad esempio, in una traccia vocale non sempre questo è rappresentato dalla la voce, può essere un piccolo elemento di cui comunque il pezzo non potrebbe fare a meno. E questo è l’elemento che deve rimanere nel remix in una forma o l’altra. Intorno a questo costruisco la mia interpretazione del brano. I miei remix preferiti tra quelli da me realizzati, sono quelli che non necessariamente erano in origine brani house o dance. Un buon esempio é il remix che ho prodotto per Yoko Ono del suo brano neo-art-punk “Give Me Something”. L’originale dura 1 minuto e 30secondi e va a 145bpm mentre io l’ho trasformato in un pezzo deep house a 120 bpm della durata di 10 minuti.
English Version:
Roberto Rodriguez has a decade long career as a producer and remixer behind, still his solo debut album titled “Dawn” is one of the most pleasant musical surprises of the spring-summertime 2012 and, since it s release date, one of the most succesful albums according the most important online music stores charts. With our interviewed we tried to know him better and to let him reveal some of his remixer’s secrets.
Your debut album is released after more than 10 years of recording career. Weren’t you tempted to produce one earlier in your career?
Yeah my first ever ep was released already back in 1999. It was an EP i did together with my studio partner Jukka Kaartinen. We did a lot of music during the years after that debut. Actually so much music that it lead us making a big 20 track double cd album as Track N Field. When that album was released in 2006 i told myself i wouldn’t do this kind of a thing again. I wanted to focus on my solo material and making remixes. I did that for a few years for sure, but in 2009 i started feeling that its once again time for me to tell a longer story instead of these one offs. And here we are 3 years later with ‘Dawn’
Can you tell us a bit of the making of your album “Dawn” and the musicians/vocalists involved?
I did have the privilege to work with some very talented people on the album. All of the music is done by me so i didn’t have any musician collaborations on it. I also sang quite a lot of the stuff on the album, but i felt that i really needed some extra talent on it as well. Max C was an obvious choice to do ‘Lies’ with because we had already worked so much together in the past. I just love to collaborate with him as he always brings something great to the table. Something completely different than what i had originally had in mind, yet amazing. For ‘Song 4 You’ i wanted to work with a good friend of mine from New York Devon Dunaway. I did a remix for Floppy Sounds’s ‘City For Sale’ a few years ago and i fell totally in love with his voice. I just had to have him on the album. All his vocals were recorded in New York together with his brother Robert and ever so lovely Lydia Rhodes doing the backing vocals. The last collaboration was kind of a lucky accident. Last summer when i had just finished the track ‘Tell Me’ with my own voice, Kholi’s manager contacted me and told me that she would love to work with me some day. Of course they didn’t know by that time that i was building my album. As soon as i heard her voice i was completely sold. Amazing talent. I ended up sending her all the remaining album demos to pick from. Luckily she picked ‘Tell Me’ as it became a such a wonderful feel good song.
The list of remixes you produced is stunnig. Can you tell us something about the way you approach a new remix and which are the remixes you consider the highlights of your career?
I always try to treat my remixes like they were my own tracks so it always has to start from the fact that i have to really like the original. When i like the original i can already hear it in my head what i’m going to do with the remix. When i start to make the remix i always try to find the most relevant thing about the original. Its not always the vocals in a vocal track for example. It can be a small thing that the original couldn’t be without. Thats the thing that needs to stay in the remix in some way. Then i build my interpretation of the track around it. My favorite remixes that i’ve done are the ones that are not necessarily originally house music or even dance music. One good example is the remix i did for Yoko Ono of her neo-art-punk song ‘Give Me Something’. The original is a 1min30sec 145bpm art rock song which i turned into a 10min 120bpm-ish deep house track.