Se c’è una cosa che non smetterò mai di ripetere è che l’arte è la sofferenza dei popoli. Non c’è verità nell’arte se non riflette la società in cui prolifera. Questa è la controcultura. Tutto il resto non è altro che un prodotto funzionale ad uno scopo. Vuoi fare musica che diverte? Fai musica che diverte, ma non venirmi a parlare di cose tipo “è quello che c’ho dentro zì”. Perchè se così fosse, vorrebbe dire che sei vuoto. Quella non è arte, è intrattenimento, è una domenica di campionato, niente di più, niente di meno. Il periodo che attraversiamo, è difficile, e tutto l’occidente ne risente. Perciò dalle mie parti sono rigorosamente banditi dj con baffi improbabili, canottiere della salute e sorrisi sintetici. Roly Porter, Vatican Shadow e Kangding Ray sulla terza uscita di Violet Pioson (etichetta disponibile solo in vinile) rieditano i samples provenienti dalle tre originals firmate da Shapednoise e appunto Violet Poison, una sulla stampa precedente (“The Oven”), due non ancora pubblicate. Una scelta attentissima dei remixers, che da vita ad un EP perfettamente amalgamato. Sembra sia frutto della stessa sessione di studio.
Roly Porter consegna un lavoro dallo stampo vagamente ambient, ma che di rilassante ha veramente poco. In realtà il brano mantiene intatto il mood pesantemente industriale e post-apocalittico del pezzo originale disintegrando gli appigli emotivi di chi ascolta. Elementi ritmici rari ma incisivi, e quelli più frequenti sono decisamente sommersi da tutto il resto. Vatican Shadow incide il suo lavoro su questo vinile con lo scalpello. Una furia mai sentita, saturazione e drive spadroneggiano accompagnati da arpeggi e pad melodici che non preannunciano niente di buono. Kangding Ray propone i suoi groove spigolosi e meccanici, contornati come sempre da un sovradosaggio di stile ed eleganza.
Distopia allo stato puro. La stessa che si respirava nei capolavori retrofuturistici del cinema muto. Buon ascolto.