Il genio musicale di Ryuichi Sakamoto non ha certo bisogno di particolari presentazioni. Considerato il primo artista che ha fuso le sonorità etniche del Giappone con quelle elettroniche dell’Occidente, è stato dal 1978 membro dei Yellow Magic Orchestra, dedicandosi in seguito ai più svariati progetti, come compositore di musica per i vari media, tra cui televisione, teatro, videogiochi, telefoni cellulari. E’ stimato anche per le sue musiche per le celebri pellicole cinematografiche di Bernardo Bertolucci, Abel Ferrara e Pedro Almodovar. Tra i suoi recenti lavori ricordiamo la creazione del progetto Schola, un’enciclopedia musicale di trenta volumi che si propone di avviare l’interesse musicale in bambini e ragazzi. E’ anche impegnato sul fronte dell’ecologia e della pace, che lo hanno portato a collaborare con personalità importanti tra cui il Dalai Lama.
Il proprio passato è importante nella formazione di una persona, per un artista in particolar modo, dato che si riflette sui suoi lavori. Raccontaci qualcosa della tua infanzia e delle esperienze che ti hanno maggiormente influenzato.
Uno dei miei zii è un’amante della musica, ha collezionato moltissimi vinili, principalmente di musica classica. All’età di due, o tre anni, andavo spesso a frugare in camera sua, e mi piaceva prendere un qualche vinile e ascoltarlo. Il primo che mi colpì fu il famoso concerto per violino di Mendelssohn. Poi nel mio asilo sono venuto a contatto con il pianoforte, dove ogni bambino doveva imparare a suonarlo. A quel tempo a casa nostra non c’era un piano, così lo prendemmo in prestito dallo zio.
Con la tua arte tocchi molti campi: musica, cinema, teatro, progetti sperimentali e didattici, lotta per l’ambiente. Sembra che per te la contaminazione artistica sia davvero importante. Cosa ricerchi, e cosa tenti di comunicare tramite essa?
A circa vent’anni desideravo diventare un regista cinematografico, un matematico, uno scrittore, un compositore, un procuratore, ecc… Purtroppo per i miei sogni, la vita ha dei limiti. Sono riuscito a realizzare solamente un paio di cose tra quelle che desideravo.
Hai affermato che questa recessione porterà una ventata di creatività, sei una persona ottimista. Puoi parlarci meglio di questa tua visione?
Quando il tuo cervello è pieno di informazioni, non puoi esprimerti in pieno. Quando la tua vita è piena di lussi, non puoi creare nulla.
Hai lavorato con un grande visionario dell’avanguardia teatrale, Robert Wilson. Ho visto diversi spettacoli con le sue scenografie, e devo dire che sono impressionanti. Com’è stato lavorare con lui?
E’ stato incredibile lavorare insieme a lui. E’ una persona estremamente intelligente, iperattiva, ed incredibilmente precisa, soprattutto per quanto riguarda le luci e i colori. Quando lavorammo insieme lui stava già allestendo tre differenti opere. Sono anche stato colpito dalla sua collezione: nel suo immenso giardino ci sono molte statue del Buddha, nel suo vasto studio ci sono centinaia di sedie…
Hai anche lavorato sulle musiche di videogame e sulle suonerie dei cellulari, dei progetti interessanti e all’avanguardia. Quali sono stati gli aspetti di questo lavoro che ti sono piaciuti?
Alcuni dei lavori più famosi di Stravinskij hanno una struttura musicale diversa dalle solite, perchè sono musiche composte per il balletto. La musica per film ha timbri, frasi, strumentazioni differenti… Piuttosto che scrivere musica convenzionale per concerti è ispiratorio scrivere anche per altre occasioni e media del nostro tempo, ad esempio per la televisione, per i videogiochi, per i cellulari. E ce ne saranno sempre di nuovi.
Quando stavi lavorando al tuo album ‘Out Of Noise’ sei andato in Groenlandia a registrare i suoni dell’acqua, del mare e del ghiaccio. Hai raccontato che è stata un’esperienza fortissima, e di alcune leggende locali che affermano che delle divinità vivono in questi mari profondi. Molto mistico. C’è allora una relazione tra l’uomo, la natura e la musica?
Gli uomini sono parte stessa della natura, ma ci dimentichiamo spesso di questo concetto, ed è successo specialmente negli ultimi due secoli di industrializzazione. Adesso molte persone credono che il genere umano possa controllare la natura. Io non credo sia così. Non dovremmo dimenticare di ascoltare i messaggi che essa ci manda. Nei tempi antichi le persone ascoltavano questi messaggi, pregavano per essa, e questa è stata l’origine dell’arte e della musica (dei teatri e dei film anche, non sono cose separate). Dobbiamo sempre ricordarcene.
Hai affermato che la tua musica è al 99% di stile occidentale, ma che ovviamente ci sono anche delle influenze orientali. Hai anche affermato: ‘La musica asiatica ha enormemente influenzato Debussy, e Debussy ha enormemente influenzato me’, è un cerchio dunque. Ce lo spieghi?
La grammatica, il vocabolario, le forme, gli strumenti della mia musica sono basate sullo stile occidentale. Sin dalla Restaurazione Meiji (1868) i Giapponesi parlano il linguaggio europeo della musica, senza sapere da dove derivasse. Ad ogni modo, verso il XIX secolo la cultura giapponese ha cominciato ad essere molto popolare in Europa e Debussy non è stato l’unico artista ad essere profondamente influenzato dall’arte asiatica, in generale. Da quando sono bambino Debussy è per me la più grande influenza. Dall’Asia alla Francia, e indietro fino al Giappone, creando un cerchio (o un semicerchio?).
Mi interessa molto il progetto Schola, puoi dirci qualcosa in proposito? Quali sono i vostri obiettivi?
I nostri obiettivi sono quelli di creare trenta volumi di enciclopedia musicale, integrati da libri e cd. Circa la metà sarà sulla musica europea, e l’altra metà su quella non europea. Dalla musica medievale alla musica contemporanea, dalla giapponese alla brasiliana, dal pop e dal rock alla musica tradizionale africana, dalla musica per computer alla musica per film. Il concetto base è quello di creare per i bambini una playlist della mia musica preferita. Sperando che questa sia un’ampia guida per sviluppare un profondo interesse per i vari generi musicali.
Hai collaborato con importanti artisti e personalità, tra cui Sua Santità il Dalai Lama. Come vedi la situazione tibetana di questi decenni?
Sin dai primi anni Novanta ho sempre sostenuto e aiutato Sua Santità il Dalai Lama e il suo popolo. Ammiro profondamente il modo di combattere questa loro causa con la non violenza.
English Version:
The musical genius of Ryuichi Sakamoto needs no special introduction. Considered the first artist who merged the ethnic sounds of Japan with the electronic ones of the West, he has been, since 1978, a member of Yellow Magic Orchestra, later dedicating himself to a lot of projects, composing music for various media, including television, theater, video games, cell phones. He is also esteemed for the music he composed for the famous films by Bernardo Bertolucci, Abel Ferrara and Pedro Almodovar. Among his recent works there is the Schola project, a thirty-volumes encyclopedia about musical history, which aims is to excite the musical interest in children and teenagers. He is also involved with ecology and peace, which led him to collaborate with important personalities including the Dalai Lama.
Personal past-life is very important to people, and in the case of an artist it reflects on his works. Tell us something about your childhood and about the experiences that influenced you the most.
One of my uncles is a music lover and he has collected a lot of vinyl, mainly classical. At age of two or three, I often visited his room and it was my pleasure to pick up and play a vinyl. My first boom was Mendelssohn’s famous violin concerto. Also I encountered the piano in the kindergarten where all the kids had to play it. We didn’t have a piano in our house at that time, so we borrowed the piano from that uncle.
With your art you touch many fields: music, cinema, theatre, experimental and didactic projects, environmental involvement. It seems that the art crossbreeding is very important to you. What are your needs and wants, what would you communicate with your art?
Around the age of twenty, I wanted to be a film director, a mathematician, a novelist, a composer, a pimp… In spite of my dreams, life is limited. I’ve done just a few of my dreams.
You said that the recession will breed new creativity, you are an optimistic person. Can you explain it better?
When your brain is a full of information, you cannot express yourself. When your life is a full of luxury, you cannot make anything.
You worked with the great avant garde visionary Robert Wilson. I saw some shows with his set-designs, they are pretty impressive. How was working with him?
It was impressive working with him. He is very intelligent, hyper-active, and incredibly precise, especially about light and color. He was working on three different operas when I worked. I was also impressed with his collections. In his huge garden, there are many Buddha statues, in his huge studio, there are hundreds of chairs…
You have worked on videogame soundtracks and mobile ringtones, this is pretty cool and avant-garde. Did you enjoy this experience? What were some interesting aspects of this work?
Some of well-known work by Stravinskij have unusual musical structures, different from the conventional ones, because those were composed for ballet. Music for films has very different timbers, structures, instrumentation… Rather than writing for conventional concert music, it’s always inspiring to write for some other occasions and media, in our time, they would be for TV, games, cell-phones… And there will be many more of new ones.
While making your album ‘Out of noise’ you went to Greenland and you recorded the sound of water, sea and ice. You said that this was a heavily touching experience and you was talking about some local legends about Goddess living under the deep sea. This sounds mystical. What is the connection between man, nature and music?
Mankind is part of nature but we often forget this fact, especially in the past of two centuries of industrial evolution. Now some people believe mankind can control nature. I don’t think so.
We shouldn’t forget to listen to the message of nature. In ancient times, people were listening to the message of nature and praying for it that was the origin of art and music (theater and film too, they were not separated). We must remember it.
You said that your music is 99% western-style, but there are for sure some oriental influences. You also said that ‘Asian music heavily influenced Debussy, and Debussy heavily influenced me’, so it is a circle. Would you explain it?
The grammar, the vocabulary, forms, instrumentation of my music are based on western music. Since the Meiji Restoration (1868), the Japanese speaks European language of music without knowing it is European. Anyway, toward the end of 19th century, Japonism was very popular in Europe and Debussy was not the only artist who was deeply influenced by Asian arts, not only music. Since I was a child Debussy is always the biggest influence on me. Asia to France, back to Japon, making a circle (or half a circle?).
I am very interested in the Schola project, can you tell us about it? What are your goals?
Our goal is thirty volumes of music encyclopedia combined with books and CD’s. Roughly the half will be about European music, and other half will be non-European. Medieval music to current noise music, Japanese music to Brazilian, pop and rock to African traditional, computer music to film music. The basic concept is to make playlists of my favorite music for kids. Wishing this would be a wide guide for their deeper interest in many kinds of music.
You collaborated with great artists and personalities, and also with His Holiness the Dalai Lama. How do you see the tibetan political situation of the past decades?
Since the early 90’s I always support His Holiness the Dalai Lama and the people. I greatly admire they have been fighting their cause in a non-violence manner.