Partendo da una piccola sala dello Space di Ibiza, in soli 4 anni il party Future Disco dell’inglese Sean Brosnan, è diventato una parte fondamentale della Carl Cox’s Revolution, oltre che una realtà importante nel vastissimo panorama musicale della isla blanca. Sean ci spiega qual è stato il segreto di questo successo, come è cambiato il suo party, come è cambiata l’isola e quanto concreto sia il pericolo dei privè al DC10…
Future Disco è la first room del celeberrino Revolution, il party di Carl Cox allo Space di Ibiza: Qual è il concept di questi party? Che tipo di musica c’è da aspettarsi?
Le serate di Carl Cox allo Space sono un qualcosa di ENORME. Sotto tutti i punti di vista: grandissimi djs, grandissimo pubblico, grandissima la pista, eccezionale l’impianto. E ovviamente, enorme è il divertimento! Per quanto riguarda il sound, abbiamo cercato di differenziarci dalla main room, da noi troverete un bpm più rallentato: suoniamo house nelle sue varianti deep, influenzate da disco e garage. Abbiamo artisti del calibro di The Revenge, Tom Trago, Huxley e Mario Basanov. Cerchiamo anche di portare sull’isola nomi nuovi, o comunque ancora poco conosciuti.
Qual è il punto forte di Future Disco?
Suoniamo per primi sulla terrazzo sunset, quindi dobbiamo dare il via alle danze! Quando la gente arriva è già nel “party mood” e Future Disco è certamente la giusta soundtrack per iniziare la notte, ma anche per proseguirla…
Parlaci della line-up di quest’anno: come hai scelto gli artisti? Ci sono delle new entries?
Cerco sempre gente che sappia ribaltare il dancefloor con il giusto gusto musicale. Non cerco solo house, ma house che abbia un sentimento, è per questo che sono entusiasta degli ospiti di quest’anno. Abbiamo alcuni nomi nuovi davvero interessanti: Huxley il 23 Luglio e Ben Pearce ad Agosto. Tom Trago invece chiuderà la stagione al ‘cierre’ e sarà la sua prima volta a Ibiza… Cercheremo di tenerlo lontano dai guai!
Questa sarà la quarta stagione per Future Disco: come è cambiato il vostro party in questi anni?
Siamo cresciuti sia come dimensioni che come musica. Siamo partiti in una piccola room, chiamata Red Box, che ora non esiste più. Il vibe era più party oriented, e la musica più vicina alla disco. Ma quando ci siamo spostati sulla Sunset Terrace, con le sue 1000 persone di utenza, la musica ha il compito di riempire la terrazza, per questo ci manteniamo bassi con i bpm, per poi spostarci al Premier Etage a mezzanotte. Questa room è piu piccola e ci permette di spaziare tra diversi generi musicali fino alle 6 del mattino. Oggi rispetto a quattro anni fa siamo un parte molto più attiva dell’intera serata, abbiamo due rooms e offriamo una musica di altissimo livello. Sono davvero soddisfatto di tutto ciò.
Per quanto riguarda Ibiza invece? Hai notato un cambiamento nella club culture in questi anni?
Ibiza cambia continuamente. Io ho cercato di restarne fuori, per continuare ad offrire un certo tipo di party concept. Ma Ibiza ne ha per tutti e sarà sempre così. La gente forse dimentica che nei ’70 Ibiza era un posto molto glamour, fino all’esplosione house degli anni ’90. E’ in continuo cambiamento, ma se cerchi un buon party, se vuoi i grandi clubs, le grandi produzioni, Ibiza è quello che cerchi. Certo, ci sono elementi della ‘cultura VIP’ sull’isola, ma Ibiza rimane accessibile tanto ai ricchi quanto ai meno ricchi, tanto ai giovani, quanto ai meno giovani. Girano sicuramente molti più soldi nell’industria musicale, i djs prendono ricchissimi cachet, i clubs sono più grandi, i drink costano di più, le produzioni sono maggiori. Credo però che ci sarà da preoccuparsi solo quando vedremo i privè al DC10, ecco, allora vorrà dire che ci si è spinti troppo in là!
Qual è per te la differenza principale tra Ibiza e il resto del mondo dance?
E’ una domanda difficile. Ibiza influenza ancora il resto del mondo. Se sei una star a Ibiza, vuol dire che hai una carriera da dj assicurata per decenni. Direi che è il centro del mondo della dance. Sono sicuro che la gente farà il confronto con Londra o Berlino, che sono i veri templi della musica e della cultura contemporanea. La differenza è che Ibiza è costruita intorno alla club culture. Ascolti musica house dappertutto, nei negozi, nei taxi, nei bar. Ed è un qualcosa di unico, davvero. Ma questo succede per 3 mesi all’anno, poi l’isola torna alla normalità. Ibiza non è una realtà costante, ma un luogo magico, una vacanza di musica elettronica dove chiunque può trovare qualcosa di nuovo: un nuovo dj, nuove tracce, nuovi amici. Insomma, qualcosa di nuovo da portare a casa.
Per finire, parlaci dei progetti di Future Disco.
Abbiamo un sacco di piani al momento. Continueremo con la serie di compilations, stiamo lavorando alla settima edizione, e abbiamo altre uscite in serbo per il 2014. Abbiamo appena inaugurato il nostro radio show settimanale e stiamo lavorando con stazioni radio di tutto il mondo per trasmettere la nostra musica. Abbiamo anche le nostre residencies a Londra e Amsterdam, con la nostra grandiosa programmazione artistiche. Siamo sempre all’opera, garantito!
English Version:
Starting from a small room at Space, in a few years, Sean Brosnan’s Future Disco has become an important part of Carl Cox Revolution’s party. Sean will tell us about the secret of this success and also about Ibiza’s changement and the danger of tables at DC10…
Future Disco is the first room to open at Carl Cox’s Revolution parties: What is the concept behind those kind of parties? Which kind of music we should expect from Future Disco?
The Carl Cox nights at space are one thing for sure BIG. I mean big in every way, big DJs, big crowds, big rooms, big sounds and also big fun. We try and add something to the party with a different kind of sound, maybe slower tempos than you will find in the main rom but every bit as danceable. We tend to play House of all it’s varieties but more deep and groovy, Disco influenced often, Garage vibes too. We have artists such as The Revenge, Tom Trago, Huxley and Mario Basanov. We try to introduce new names to the island or not follow at least.
What is the strong point of Carl Cox’s Revolution at Space and in particular of Future Disco’s room?
We play first as you mentioned on the sunset terrace so we get to start the party. When people arrive they are in the party mood and Future Disco provides the ultimate soundtrack for the night ahead. We like to think the music is great of course but also we have a party vibe in the room, the sun is just going down and the night has began.
Tell us about this summer’s line up: How did you choose the artists? There are some new entries?
I’m always looking for those that can rock the dancefloor but have a musical feel to the music. It’s not just House but House with some feeling and I’m really happy with the guests that have come to play this year. We have some great new additions Huxley plays on the 23rd July, then Ben Pearce who had a great 12 months plays in August. Then Tom Trago completes the season on the closing party, I’m very happy he’s playing and it’s his Ibiza debut, we will try and keep him out of trouble.
This will the fourth season in Ibiza for Future Disco: How did your party changed during this time?
We’ve got bigger in both the size and the music. We started in the small room that actually no longer exists called the Red Box. So the vibe was much more party style and maybe musically more towards Disco. But when we moved to the Sunset Terrace which is much bigger, 1000 people capacity, the music has to fill that room, while we start slow with the tempo its definitely House. But the great thing is we move to the Premier Etage at midnight and this is a smaller more relaxed room and here we get to indulge in a range of styles in there until 6am. Over the four years we are much more part of the night, now we feature in two rooms most weeks and therefore the party is given more room to develop and I like how it is this year, I think we are presenting the best music and party we ever have here in Ibiza. I’m thankful for that.
And what about the Isla Blanca? Do you perceive a change in the club culture of Ibiza during this time?
Ibiza is always changing. I try not to get too caught up in the changes and stick to doing good parties. There is something for everyone in Ibiza, I think that’s always been the same. Maybe people forgot in the seventies Ibiza was a glamorous place for pop stars and pop performances, then in the 90’s it went House music crazy. It’s always changing and if you look hard for a good party you will find it. If you want big clubs and production you will definitely find it. There’s for sure a big VIP element to it these days but Ibiza is popular with rich, poor, young and old. There is definitely much more money involved on every level of the club culture now. DJs are paid big fees, the clubs are bigger, the drinks cost more and the promotion huge. I think we start to worry when we see tables at DC10, if that’s happens then it’s gone to far!
What is for you the main difference between Ibiza’s electronic scene and the rest of the ‘electronic world’?
It’s hard to say. Ibiza still influences the rest of the world. You can be a star in Ibiza and it means a career for a decade at least as a dj, I would say it’s the centre for electronic music and big DJs. But I’m sure people would complain London or Berlin is where the real music and culture is. But the difference is Ibiza is built around the culture, almost entirely to some degree. The local shop is playing House music, the taxi is playing House music, the bar is playing House music. You just don’t get that anywhere else in the world. But it’s all for a crazy few months then goes back for normal, so Ibiza is not the reality just a electronic music holiday where everyone has fun and finds something new: a new dj to love, new track to play and new friends to meet, and then we go home.
In the end: Tell us about future disco’s future plans.
We have lots of plans right now. We will of course continue with the compilation series and currently working on volume seven, we plan to do more albums too for 2014. Also our radio show has just started every week and we are working with stations worldwide to broadcast the music. We also have residencies in London and Amsterdam and those will continue with great guests planned. It’s always busy, that’s one thing you can gurantee.