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[tab title=”Italiano”]Shlomi è uno degli artisti più rappresentativi della scena tech-electronica mondiale. Vive per la musica sin dall’età di 13 anni. É stato fondatore della famosa underground dance label “Be As One Imprint”. Dopo 20 anni di carriera e di successi continua ad essere un tipo “square” (tranquillo), senza baffi cool e con un solo obbiettivo: fare buona musica. Qui potete leggere un interessante intervista e non dimenticate “la musica non è una “cosa”, è uno stile di vita”.
Tu, vivi e lavori a Telaviv in Israele, una bellissima città qui da noi poco conosciuta. Raccontaci un po’ dei tuoi inizi e delle difficoltà incontrate.
In realtà da un po’ di tempo vivo a Ashkelon, una tranquilla cittadina sulla spiaggia a circa 40 minuti da Telaviv, è molto rilassante e mi da l’energia per affrontare le mie trasferte settimanali, proprio come adesso (sono in Israele). Attualmente mi è un po’ difficile godere dei benefici di questo magico posto, ma, sono orgoglioso di continuare a chiamarlo casa.
La scena elettronica di Telaviv è stata in questi anni molto prolifica, penso a Guy Gerber, Gel Abril, Chaim e tanti altri. Un po’ come Berlino, Telaviv esce da periodi molto difficili. Credi che la difficoltà sia fonte d’ispirazione per un artista, o quantomeno, favorisca lo sviluppo degli ambienti “underground”?
In realtà Israele non è un posto in cui è difficile vivere, la diffidenza nei sui confronti è data dalle immagini proiettate dalla televisioni internazionali, le quali però, si riferiscono a particolari situazioni sul confine. Abbiamo una vibrante scena dance, una mentalità molto aperta, una delle più grandi comunità gay al mondo, ottimo cibo…non vorrei vivere altrove.
Tu hai sempre sostenuto che la buona musica non deve solo far muovere la pista, ma anche emozionare. Il tuo ultimo lavoro “Blossom EP” sulla tua etichetta Be As One, va proprio in questa direzione. So che dietro ad esso c’è un incontro con il tuo amico Guti, un bbq, e qualcosa d’altro. Come nascono le tue produzioni? E quando? …dal momento che sei sempre in giro per il mondo.
Si, Guti suonava in città ed ha fatto un salto un paio di giorni qui da me per rilassarsi un po’, abbiamo creato 2/3 idee in un giorno, ma, Blossom era quella che spiccava. É molto bello fare musica con un produttore così talentuoso come lui, è molto dotato al piano e proviene da un background musicale deep…inoltre ama bere in studio, quasi quanto me!
Molti parlano di un ritorno alle sonorità analogiche e dell’uso di strumentazione analogica negli studi. Chi più di te può dirci in che direzione sta andando la musica elettronica?
Il mio studio è tutto analogico tranne il computer, ovvio. Per tutte le mie produzioni ed il mastering uso tutti componenti analogici, sono cresciuto con l’analogico, ed essi sono un “must” del mio studio, rendono il processo di produzione più interessante e stimolante. Devo ammettere però che è impossibile sentire la differenza tra analogico e digitale. Molti dei miei produttori preferiti e molti dei miei amici, nelle loro produzioni usano tutti componenti digitali e ottengono un suono molto caldo e lussureggiante. Dove stiamo andando? É una bella domanda. Questo periodo è una zona di transizione…un tempo tutto si distingueva in minimal, electro o house, attualmente tutto è confluito in un interessante mix, il prossimo passo è veramente sconosciuto al momento ma allo stesso tempo, chi se ne frega? Dobbiamo solo farci gli affari nostri.
Frequentemente suoni in Italia. Ti piace il nostro paese? Il clubbing italiano ti da qualcosa di più?
Sono innamorato dell’Italia, sin dal primo giorno la gente, il cibo, la cultura l’hanno fatta diventare uno dei miei posti preferiti dove suonare. Suono spesso in Italia e ogni volta, anche dopo molti anni, scopro qualcosa di nuovo. Molti dello staff della mia etichetta sono italiani, penso che attualmente dall’Italia stia uscendo della buona musica, ci sono molte etichette “vinyl only” e molti artisti dalla mentalità aperta.
Un giorno suoni in Italia, il giorno dopo in Olanda, l’altro in Germania. Come prepari i tuoi set? Non ti è mai capitata la serata storta o di trovarti in una situazione sbagliata, hai un aneddoto?
Non preparo mai i miei set, lo trovo noioso, faccio uscire l’anima del suonare live, la musica e la pazzia sono due cose molto dinamiche che viaggiano nella medesima direzione, sono parte di un momento unico che condividi con il club. Sono un dj molto versatile, in un posto posso suonare deep o house, in un altro techno pesante, dipende dalle sensazioni che ricevi dalla location, dal sound system ed ovviamente dalla pista.
Pur essendo molto giovane, sei considerato uno dei pionieri della nuova musica elettronica. Che effetto ti fa? Quando è arrivata la svolta della tua carriera?
La musica è sempre stata il mio unico sogno, la mia passione, il mio lavoro. Sin dall’età di 13 anni mi ha accompagnato nei momenti duri e felici della mia vita, 20 anni dopo, rimane la cosa più importante e l’unica cosa che mi fa sentire bene come un bambino. Non so determinare un punto di svolta della mia carriera, penso che essa sia frutto di dedicazione e passione, la musica non è solo una “cosa” è uno stile di vita.
Oggi l’immagine è molto importante. La tua è molto sobria e professionale. Rispecchia forse il paese da cui provieni? Oppure nasconde il segreto per arrivare al successo?
Sono d’accordo, in questo senso sono molto “square” (tranquillo). Credo che a parlare dovrebbe essere la musica e non i video con nudi o baffi molto cool. Dieci anni fa la scena era molto differente, tutto sulla musica, ora tutto è incentrato su colori, presentazioni, immagine. La scena underground ha perso la sua innocenza molto tempo fa…diciamo così!
Impegni futuri? Date, uscite, l’estate 2014?
Molti progetti interessanti per il nuovo anno, partendo da una nuova uscita su Desolat a febbraio, passando per qualche grande festival ed una nuova residency ad Ibiza per l’estate.
Ogni artista che intervisto ha la possibilità di lanciare un messaggio o lasciare un proprio pensiero ai nostri lettori, anche al di fuori del discorso musicale. Il tuo?
Voglio solo proclamare il mio amore per il bellissimo popolo italiano, non vedo l’ora di tornare ed incontrarvi tra un paio di settimane a Caserta…per esaltarci insieme…[/tab]
[tab title=”English”]Shlomi is one of the most representative artist on the tech-electronic scene. He live with and for the music, since from 13 years old. He was the founder of the famous underground dance label “Be As One Imprint”. After 20 years of career and success he still “square”, without cool mustaches, and with one goal: made a good music. Here you can read a very interesting interview and don’t forget “music it’s not just a thing it’s a life style”.
You live and work in Telaviv, Israel, a beautiful city little bit know it by us. Let’s talk about your begin and, obviously, about the difficulties.
I actually live for long time now in Ashkelon, its a peaceful beach city about 40 minutes from Tel Aviv, its very relaxing and give me the energy I need for the weekly touring, as I’m hardly back in Israel, its not easy for me to actually enjoy the benefits of this magical place, but I’m very proud to still call it home.
In this years, the electronic scene in Telaviv was very prolific, I think artist like Guy Gerber, Gel Abril, Chaim, and many more. Like Berlin, Telaviv come out from very difficult times. Think you that difficulties can be an inspiration source for the artist, or at the minimum, can be a source for development of the “underground” panorama?
Israel is diffidently not a hard place to live in, thats just a media image projected on the international tv, the fact is that all the unpleasant situation take place outside of the borders of Israel, but it still getting coverage as it is Israel on the media, we have a vibrating dance scene and very openminded environment, one of the biggest and free gay communities in the world and yes…fantastic food, I wouldn’t live here otherwise.
You say that the good music don’t only must be to move the dancefloor, but must be excite. Your last work “Blossom EP” on your label Be As One, going to that direction. And, I know about a day with your friend Guti, a bbq an some more else. How was born your production? When? (considered that you are all around the world for a long time).
Yes, Guti was playing in town and jumped over for couple of days for some good time, we made about 2-3 ideas on the same day but blossom was the one to shine, its fun to make music with such a talented producer, he is very gifted on the piano and come with a deep musical background and its fun as he love to drink in the studio, nearly as much as me.
Many more (music operator) talk about a back to the analogical sound and, obviously, back to the use of analogical instruments in the studio. Who much more than you can says in what direction going the electronic music. Let’s talk about it!
My studio is all analog except the computer of course, I’m using all external analog gears for my production and mastering, I grew up with the analog sound and its a “must” part in my studio, it makes the producing process much more interesting and challenging. I must to admit though, its impossible to hear any difference anymore between analog or digital productions, many of my favorite producers and good friends using it all digital and it sounds very warm and lush. Where we go? That’s a good question, its a very grey area these days, not like before when it was all either minimal, electro or house, now it is all blended into a interesting mix, the next thing is very unknown at the moment but at the same time who cares? We all just need to do our own thing.
You frequently play in Italy. Do you like our country? The Italian clubbing gives you some more than the other places?
I’m in love with Italy being since day one, the people, the food, the wine and the culture, it has being one of my favorite places to play since ever, I’m playing often in Italy and every time, even after so many years, I discover something new. Some of my label crew are italian and in general I think there is some fantastic music coming out from Italy at the moment, allot of vinyl only labels and openminded artists.
One day you play in Italy, the day after in Holland, the day after more in Germany. How do you prepare you sets? Did you happened the “wrong night” or the “wrong situation”. Have you an anecdote?
I never prepare my sets, it make it all boring and take the soul out from playing it live, music and crowds are very dynamic things and there is never one way to go, it has to be part of the unique moment you share with the crown on the club, I’m very versatile dj, I can play very deep and house in one place and very banging techno in another, it is a vibe you getting on the spot from the room, sound system and of course the dance floor.
You are young, but, at the same time, you are one of the pioneers of the new era of electronic music. What effect do you? When it came the turning point in your career?
Music has been my only dream, work and passion since the age of 13, it has being there with me in the happy and hard moments of life, 20 years after, it still the main thing in my life and one of the sonly thing that can still elite me like a child, I can’t really point on a certain moment, I think its a process of dedication and passion. Music its not just a “thing” its a life style.
Today, the image is most important. Your is very simple and professional. Reflects, perhaps, the country from where you are? Or hides the secret to success?
I agree I’m very “square” in that sense, I just believe that it should be the music that talks and not nude videos or cool mustaches… 10 years ago the scene was very different, all about the music, now it is all about the colors and presentation/image, the underground music scene lost it innocence long time ago, let’s call it as it is.
Next project? Gigs, release, 2014 summer?
Lots of exciting projects for the new year, starting with a new “Desolat” release in february. Trough some great festivals and new Ibiza residency for the summer.
Usually I give at every artist the possibility to say something (a message or reflection) for our readers, not only on the music. Which is yours?
Just sending big love to the wonderful people of Italy and I’m looking forward to come again and see many of you at Caserta in couple of weeks, already getting excited.[/tab]
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