A volte le domande più ovvie sono anche le più curiose, per questo vorremmo sapere il motivo di questo nome.
Il nome l’abbiamo deciso alle 5 del mattino in un bar, davanti ad una birra e ad un the caldo. Lula è il personaggio femminile di “Cuore Selvaggio” di David Lynch, e Circus perché il mondo della notte e del clubbing sono un circo, e a quell’ora basta guardarsi intorno per rendersene conto.
Due anni di vita ed il progetto Lula Circus si è tolto diverse soddisfazioni, sia dal punto di vista delle produzioni che per quanto riguarda le esibizioni nei club. Quanto è stato importante per voi iniziare subito in quarta rilasciando “Circus Part 1” su Resopal?
Diciamo che la prima uscita su Resopal ci ha aiutati tanto, oltretutto il disco è andato alla grande, è stato strasuonato da molti top djs e ha venduto parecchio. Quel disco ci è servito soprattutto per farci conoscere sul mercato tedesco, infatti da li a pochi mesi sono venuti fuori altri 5 vinili sempre su etichette molto forti in Germania (Acker e Brouqade su tutte). Sicuramente è stato una delle tappe piu importanti per noi fino adesso
Oltre alla già citata Resopal avete collezionato uscite su Herz Ist Trumpf, Ostwind e Catwash. Non ci sembra il modo migliore per passare inosservati e tenere lontani da voi i curiosi specie se pensiamo alla scelta di non dare informazioni e riferimenti su di voi. Perché vorreste restare più “anonimi” possibili?
Il discorso sull’anonimato è molto semplice, vorremmo essere conosciuti esclusivamente per il nostro lavoro in studio e nei club, anche se poi a livello pratico non è cosi semplice da perseguire. Ormai l’immagine è fondamentale sia per la figura del dj che per quella del producer, quindi a volte sono le stesse etichette a richiedere dei veri e propri shooting fotografici per la promozione dei dischi.
Senza contare poi le biografie che capita di leggere in giro, a volte sono cosi dettagliate da risultare quasi paradossali (basso dall’eta di 5 anni, flauto da 4 anni…siamo cosi sicuri che interessi?). Ecco, da tutto questo vorremmo cercare di tenerci il piu lontano possibile.
Anni di ascolto dei più svariati generi musicali ha dato forma al background dei Lula Circus. C’è qualcosa del passato che vi ha condizionati ed influenzati maggiormente? C’è qualcuno a cui vi ispirate o che volete uguagliare?
Come hai detto tu, le influenze sono state (e sono) veramente tante, dalla Warp a Cadenza, da Nick Cave a Villalobos, dalla techno al hip-hop, e poi ancora Chain Reaction, Daft Punk, Boards Of Canada, Radiohead, il trip hop, la drum’n’base, l’electro, ecc… Forse è proprio per questo che difficilmente 2 nostri pezzi si somiglieranno, ci sono talmente tante idee e tanto materiale su cui lavorare che ci risulta impossibile ripeterci.
Inoltre dal Nord America sta venendo fuori un sacco di roba interessante che non puo lasciare indifferenti. Lee Foss, No Regular Play, James Teej, Tanner Ross sono senza dubbio nomi da tenere d’occhio, oltre ai gia affermati Lee Curtiss, Wolf+Lamb, Soul Clap, Jamie Jones…
Secondo noi quando un progetto italiano fa strada all’estero, ma fatica a prendere piede in patria, vuol dire che sotto sotto c’è “puzza di qualità”. Soffrite il fatto di non essere apprezzati allo stesso modo qui da noi? Con quale realtà, club e pubblico avete maggior feeling?
In Italia direi che la visibilità è data spesso dal marchio (Cocoon, Cecilie, Cadenza, ecc) con cui l’artista viene identificato, che a seconda del periodo puo avere piu o meno hype, e determinare cosi le richieste dei promoter.
Non è di sicuro un fenomeno esclusivamente italiano, ma forse all’estero, soprattutto in Germania, c’è piu voglia di ricerca e attenzione verso gli artisti emergenti e qualitativamente interessanti.
Le situazioni piu belle in cui abbiamo suonato fino adesso sono tutte in terra tedesca, il Fusion Festival (50 mila persone nell’edizione 2010), il 3000° Festival, in cui abbiamo suonato davanti a 4000 persone, il Maria Am Ostbanhof, il Ritter Butzke… anche in Italia abbiamo avuto delle bellissime esperienze, su tutte il Cassero a Bologna, l’Origami a Treviso e il Sound Exhibition a Olbia.
Quali sono i vostri programmi per l’immediato futuro? Avete progetti in cantiere? C’è un artista con cui vorreste collaborare o con cui collaborerete?
Nei prossimi mesi c’è solo una cosa in programma: lavoro, lavoro e ancora lavoro, nonostante il materiale in uscita sia sempre tanto preferiamo avere un’ampia scelta di tracce.
Per quanto riguarda le collaborazioni direi che siamo molto individualisti, ci piace lavorare totalmente isolati, quindi per ora preferiamo continuare cosi, soprattutto vedendo i risultati 😉