Benvenuto Olderic su Soundwall.
Partiamo come sempre dal principio. Da cosa nasce la tua passione per la musica elettronica?
Ciao a tutti! Il mio primo approccio alla musica è stato imposto dai miei genitori che da piccolo mi obbligarono ad iscrivermi a un corso di pianoforte. Devo ammettere che all’inizio ci andavo veramente controvoglia, poi dopo qualche tempo e dopo i primi saggi ho sviluppato un amore unico per questo strumento dal suono magico. Ancora adesso una mia grande passione è Giovanni Allevi, non resisto una settimana senza ascoltare la sua musica!
Arrivata la pubertà ho cominciato a frequentare le prime discoteche con gli amici. Mi mettevo dietro la consolle, ad osservare questo personaggio fino all’ora sconosciuto, il disk jockey, e mi affascinava a tal punto da incantarmi per ore con i suoi movimenti, il suo carisma e soprattutto la forza che aveva di controllare tutto quello che lo circondava! Mi ricordo ancora il mio primo disco preferito, “Music Sounds Better With You” degli Stardust. Non me lo dimenticherò mai, quell’esplosione di energia che scatenava la pista ogni volta che la mettevano! Da lì pian piano ho cominciato ad appassionarmi sempre di più a questa nuova sfumatura della musica, era così affascinante! Comprata la consolle, anche se già da prima mi facevo prestare i vari pezzi che avevano i miei amici in casa, ho cominciato ad imparare e poi a perfezionare questa passione. Poi le prime feste sempre tra amici. C’era chi faceva il barista, chi il casinaro, io facevo sempre il DJ! Facevo ancora fatica a concretizzare il valore e l’importanza di questa figura, ma mi piaceva vedere i miei amici ballare con la musica che io sceglievo. Dalla house alla techno. Così è nata la mia passione per la musica elettronica!
Parlando della tua esperienza personale, sei stato supportato fin dall’inizio da qualcuno o hai deciso di affrontare tutto da solo credendo esclusivamente in te stesso?
Sono un ragazzo che crede molto in se stesso e specialmente nella musica che mi nasce dentro ogni giorno. Il talento è sicuramente la base dalla quale partire, poi bisogna raffinare il carattere senza tralasciare le buone collaborazioni, che a mio avviso sono indispensabili per il percorso di qualsiasi artista. Il confronto è la formula ideale per tirare fuori il meglio di sè migliorandolo con i pregi delle persone che ti circondano e che ti ispirano. Per le decisioni più importanti però seguo sempre quello che detta il mio istinto. Bisogna sapersi fidare delle persone, il mio manager ad esempio è il primo che mi spinge e consiglia ma è anche il primo con cui mi scontro quando studiamo strategie e mosse da seguire. Però ormai è diventato una parte indispensabile del mio lavoro e della mia crescita, assieme formiamo un gruppo di lavoro formidabile! Fin dagli inizi sono stato supportato e motivato da amici e familiari, sono loro che mi hanno dato e che tutt’ora mi danno la carica, poi con il tempo ho imparato anche ad isolarmi da quello che mi circonda, perché il troppo ti fa confusione! Serve sempre il giusto equilibrio delle cose!
Quali sono state le tappe fondamentali della tua carriera?
Sicuramente i punti fondamentali del mio percorso sono stati dati dai miei amici di sempre, la prima discoteca che ho frequentato, il mio primo disco messo, fino a raggiungere il primo vero traguardo, dato proprio dal quel pubblico che un tempo ero io, quello che ha confermato il fatto che io avessi un reale talento come dj… e meno male! Non è stato un percorso facile, tanto meno veloce, specialmente le prime volte l’inesperienza era una costante. Essere sicuri di se non basta, come non basta l’auto-convincimento! Il carisma ti può aiutare ma comunque bisogna fare moltissima gavetta! E’ un pò come fare l’amore! Comunque mi ha aiutato molto la determinazione e l’impegno, preparavo sempre con molta cura le serate, mi concentravo sul lavoro già giorni prima, non lasciavo mai nulla al caso! Mi piaceva stupire la gente con dischi nuovi, provavo i mixaggi e davo sempre il massimo! Poi da li a poco i primi gestori e promoters hanno a notarmi e fu una soddisfazione immensa quando mi chiamarono per le mie prime serate!
Negli ultimi anni supporto fondamentale al nome di OLDERIC è arrivato da alcuni promoters con cui collaboro tutt’ora! Il team di Nnplusultra con l’aiuto del mio attuale manager Giuliano mi hanno sempre valorizzato come resident, facendomi sia aprire a grandi ospiti e dandomi anche una grossa spinta a livello promozionale, ma anche tirandomi le orecchie quando sbagliavo confrontandoci subito su come migliorare! Così funziona una famiglia! Così sono arrivato a non sbagliare più i miei set!
Anche il gruppo di Altavoz mi ha fatto scoprire un lato del clubbing di cui ero all’oscuro, ho fatto una bellissima esperienza che mi ha aiutato a tirare fuori il mio lato più underground e soprattutto mi ha fatto interagire con una fascia di pubblico più adulto ed esigente. Queste due esperienze rappresentano tuttora il maggior contribuito che ho avuto nel momento più importante della mia carriera fino ad ora. Attualmente collaboro anche con CirQ, una realtà emergente nata un anno fa ma che già sta facendo parlare molto di se, siamo tutti amici da sempre facciamo quello che ci piace e come ci piace. E’ un club speciale, dove ogni volta che suono mi sento veramente a casa e tornarci è sempre un emozione fantastica.
Ora, dopo anni di sacrificio, puoi finalmente raccogliere quanto hai seminato. Avresti mai pensato di raggiungere tali traguardi?
Sono sempre stato molto ambizioso, ho puntato al massimo e oltre, e mi sono sempre guadagnato ogni risultato con fatica e dedizione, ma tutto quello che mi è successo in questi mesi lo considero sempre come un nuovo punto di partenza. Serata dopo serata vedo che non c’è mai limite al nostro fantastico lavoro, anche se devo ammettere che non mi sarei mai aspettato di fare un tale balzo in così poco tempo! Fino a pochi mesì fa era un sogno avere delle release su labels così importanti e collaborazioni con i maggiori deejays e producers sul mercato però, ripeto, per me è solo un inizio. Spero di stupire ancora molto in futuro!
Le tue produzioni migliori sono tutte rilasciate su top label estere. E’ un caso o secondo te le etichette italiane non hanno interesse a spingere i talenti nostrani?
Non so dirvi se sia un caso, ho sempre cercato di inviare le mie track ad una selezioni di labels adatte al mio sound, indipendentemente dalla nazione di appartenenza, ho sempre cercato la scarpetta di cenerentola, inutile sforzare la propria musica solo per coronare un sogno che non ci appartiene. La mia impressione è che i discografici esteri hanno una visione di marketing più ampia, credono nelle potenzialità del brano e negli artisti emergenti, poi investono molto nella promozione e sono sempre alla ricerca di prodotti di qualità.
Comunque ci sono alcune label italiane che mi interessano con le quali sono sempre in contatto, quando verrà qualcosa di giusto per loro spero di poterci stampare! Fa un pò parte anche del mio orgoglio italiano uscire su un’etichetta made in Italy.
A tal proposito, parlando del tuo futuro. Hai mai pensato anche tu, come altri artisti, di lasciare l’Italia?
Staccarsi dalla propria patria non è assolutamente facile, gli amici, la famiglia, l’abitudinarietà non mi hanno mai fato pensare ad andarmene, forse un po’ perché sono pigro ma sicuramente perché in Italia sto bene! Ultimamente viaggio molto, sono capitato in varie città dove vivono parecchi amici dj e dove la scena musicale e lo stile di vita hanno colpito. Credo che Berlino su tutte sia la città più acclamata ora dai djs, ma a me piace molto pure Barcellona, è caliente e scatenata. Sono comunque grandi città, ricche di molti servizi e comodità che in Italia non abbiamo purtroppo, ma lo step principale lo fa sicuramente la gente che ti circonda in quel momento e che influenza sia lo stile che la musica di un artista. Però vedremo, mai dire mai, magari la prossima intervista me la farete in qualche grossa capitale d’europa. Quest’estate ho deciso di frequentare assiduamente Ibiza, vivermi la isla in tutto il suo fascino, sia per la nightlife sia per vedere di più colleghi ed amici al lavoro.
Con Alex Piccini hai rilasciato gran parte dei tuoi ultimi successi (basti pensare al freschissimo remix su Thirtyonetwenty e al tuo ep su Area Remote). Hai altri progetti in ballo nei prossimi mesi?
Con Alex, mi sono trovato bene a lavorare sin dall’inizio, siamo molto simili nel metodo di lavoro, ci compensiamo per alcuni caratteri tecnici e sopratutto abbiamo un gusto musicale parallelo. Poi una gran fortuna è che abitiamo vicini e questo aiuta molto la collaborazione, produrre seduti assieme di fronte allo stesso sequencer ci permette di essere veloci, di confrontarci in tempo reale sulla musica che stiamo creando e questo porta ad un risultato efficace e mai macchinoso.
Nell’ultimo periodo ci abbiamo dato dentro, e i risultati non mancano, abbiamo un bel po di brani pronti, alcuni già assegnati a labels con cui collaboriamo, altri da ultimare nei dettagli, vi assicuro che sono progetti molto molto buoni, sentirete.