Mi ricordo ancora una fine estate 2009, amici di ritorno da Ibiza mi parlavano di due ragazzi conosciuti nella isla blanca e che avevano in uscita un EP sulla label dei System of Survival (Ianus71). L’EP in questione era “Shivers Hole”, ascoltai e rimasi sinceramente sorpreso, “Sun Splash” era un disco di rara finezza e adatto a ogni dancefloor! Due anni dopo e dopo una quantità di feedback imbarazzanti la track è stata licenziata di nuovo su Moon Harbour assieme ad altre track che dati alla mano sono state tra le più cartate e supportate dei primi mesi del 2011. Scopriamo chi si nasconde dietro questo progetto.
Ciao ragazzi, benvenuti su Soundwall: come nascono e chi sono gli Outart?
Ciao a voi!!! Il nostro progetto musicale nasce nel 2006 quando io, Andrea, tornato da Ibiza pieno di stimoli e affascinato dal mondo del clubbing, decido di creare qualcosa per potermi esprimere a pieno, soprattutto attraverso proprie produzioni e coinvolgo Fabio, mio amico di vecchia data. Arrivano subito le prime date in piccoli club del Nord Italia ma la svolta arriva grazie ai System Of Survival, conosciuti proprio nella isla, a cui mando una nostra produzione per avere un parere esperto e sperando magari che la suonassero nei loro set. La traccia piace, i ragazzi cominciano a spronarci a produrre e nel Maggio 2008 arriva l’e.p “Shiver’s Hole” sulla loro etichetta IANVS71 che ci da visibilità e ci porta ad esibirci anche all’estero.
In due anni avete raggiunto risultati molto importanti, i vostri lavori in studio hanno l’approvazione di moltissimi big della scena, come vi approcciate alla produzione? Si tratta di session intense o nasce tutto in modo improvvisato?
Ci definiamo dei topi da studio. Produrre è una nostra grande passione ed è naturale per noi passare la maggior parte del nostro tempo in studio, ogni momento è buono per chiudercisi dentro. L’ispirazione può venire da qualsiasi cosa in qualsiasi momento e spesso è lo studio stesso la nostra fonte di ispirazione; capita magari che stiamo li ad ascoltare musica, sentiamo qualcosa che ci colpisce, magari un basso di un pezzo soul e cerchiamo di ricrearlo con le macchine. Ci piace sperimentare, azzardare, prendendo ispirazione non solo dalla musica elettronica ma dalla musica a 360 gradi. Il bello della musica elettronica, per noi, è proprio questo poter fondere insieme elementi diversi. Ci piace misschiare e la musica elettronica ti permette di farlo. Tante ore perchè è la nostra passione ed è quello che ci piace fare. Stiamo tanto in studio perchè anche se non fai musica stai cmq a fare altre cose tipo ascoltare della musica. L’ispirazione può venire da qualsiasi cosa in qualsiasi momento.
Quanto ha influito nella vostra crescita musicale Ibiza e l’incontro con i System of Survial, artisti che per primi si sono accorti del vostro potenziale?
Quando ti abbiamo parlato dei nostri inizi ti abbiamo subito nonimato Ibiza. Per noi la isla ha giocato e gioca tutt’ora un ruolo fondamentale. È stata l’incipit del nostro percorso musicale e continua ad essere una fonte di grande isporazione per noi con la sua musica, la sua atmosfera, i suoi party. E soprattutto è li che sono cominciati i nostri contatti con i System Of Survival che hanno giocato un ruolo fondamentale nella nostra crescita professionale. Per noi sono sempre stati un grosso e continuo stimolo, siamo consapevoli che la loro enorme cultura musicale e la loro professionalità abbiano inciso sulla nostra crescita e per noi è molto importante il loro giudizio musicale.
Nella vostra ancora breve, ma intensa, carriera avete già avuto la fortuna di salire sulle consolle di situazioni top come lo Zoo Project di Ibiza o il The Egg di Londra; avete notato differenze tra il pubblico italiano e quello estero?
Una differenza l’abbiamo notata, ma non tanto per quanto riguarda il pubblico in sé per sé ma per quanto riguarda quello che il pubblico vuole. Diciamo che all’estero ci è sembrato di trovarci di fronte ad un pubblico più attento alla musica quindi anche molto più pretenzioso verso i dj. All’estero sono molto attenti a tutto l’andamento della performance, il pubblico ti segue ed è anche molto più critico. Anche in Italia questo succede ma non è così frequente e nemmeno così scontato. Sicuramente una cosa che incide molto è anche la differenza del target; in Italia si trova un pubblico molto più giovane, quindi meno maturo anche a livello musicale.
L’estate è alle porte, quali sono i vostri impegni/progetti per la stagione più calda dell’anno?
Abbiamo in progetto la stagione estiva ad Ibiza, per poterci confrontare con un ambiente internazionale, che per noi è sempre stimolante, e crescere. Le situazioni e i party sono tanti, la gente anche, un reciclo continuo, e le possibilità non mancano.
É uscita da poco la realese su Viva Music “Keep Moving” e a breve uscirà “Italia 1990”, ultimo lavoro dei System Of Survival su IANVS71 con, fra gli altri, un nostro remix. Altro lavoro in uscita è un various artists su Be As One “tools for school vol. 3”. In cantiere ci sono anche altre uscite e collaborazioni che per ora non sveliamo ma vi terremo aggiornati…
Infine una curiosità, inizialmente vi chiamavate Freak Clown’s; come mai avete cambiato il vostro “aka” in Outart?
Freak Clown’s è uscito così, per gioco, nella fretta di trovare un nome per il nostro progetto e senza avere un grosso significato per noi. Quando poi le cose hanno cominciato a girare per il verso giusto e, soprattutto, quando ci è stato comunicato dai System of Survival che sarebbe uscito il nostro EP su IANVS71, abbiamo cominciato a sentire che le cose ci facevano serie e abbiamo deciso di cambiare il nostro nome, esattamente a due settimane dall’uscita “Shiver’s Hole” (IANVS71_003). Così abbiamo deciso di chiamarci Outart.
Ciao e grazie per il supporto 🙂
A voi la tracklist:
BLM “Gyms Are For Pussies (Holger Flinsch Remix)”
DJ T. “Burning feat. Nick Maurer (Art Department Remix)”
DJ T. Feat. Cari Golden The Pleasure Principle “City Life”
Caribou “Leave House (Motor City Drum Ensemble Remix)”
Agaric “Who Made Up The Rules”
Fritz Kalkbrenner “Kings In Exile”
Clockwork “It’s You Again (Lee Foss meets Robert James in the Art Department Remix)”
David August “Hamburg Is For Lovers”