È uscito un bellissimo articolo su The Ransom Note (regalategli una view, cliccando qui: lo merita eccome), ed a firmarlo è stato il nostro connazionale Borut Viola, meglio conosciuto come Bawrut: sì, lui. Evidentemente come scrittore – per giunta in lingua inglese – è altrettanto come bravo come dj. Si tratta infatti di un articolo bellissimo che nasce da una cosa abbastanza “grossa”: il fatto di aver scelto di andare a suonare a Kiev – o Kyiv, come ora preferiscono dire gli Ucraini – proprio adesso, a piena guerra in corso.
Non è un articolo sensazionalista. Non troverete retorica o eroismi di plastica. È un articolo profondamente attento, umano, sensibile, onesto nell’osservare le cose e nel non trarre mai conclusioni affrettate. Al di là delle descrizioni sullo stato attuale della quotidianità nella capitale ucraina, già interessante di suo, ciò che veramente rende ricco ed importante quanto scritto da Bawrut è l’analisi oseremmo dire “etica” sul ruolo del dj oggi.
(Un primo piano di Bawrut; continua sotto)
Se sei un dj, perché lo fai? Se sei un dj, cosa puoi portare alle persone ed ai luoghi che vai a visitare col tuo lavoro, con la tua professione? Se sei un dj, che tipo di rapporto puoi avere con situazioni problematiche che esulano dalla musica e dal dancefloor, ma che nella musica e nel dancefloor possono avere se non una cura un importante stimolo? Troppo spesso ci dimentichiamo che la club culture ha anche delle radici “politiche”: il ballo non è qualcosa di “neutro” proprio come DNA originario, ha sempre avuto significati profondi nella storia dell’uomo, e senza andare tanto indietro la club culture è sempre stata una sfida ed un pungolo verso la normalità, soprattutto verso i suoi lati più grigi ed oppressivi.
Bawrut non tira nessuno per la giacchetta. Non obbliga nessuno a schierarsi, non chiama linciaggi e prese di posizione, non vuole schieramenti aprioristici ed anzi, conferma come una osservazione onesta ti aiuti sempre prima di tutto a cogliere la complessità delle cose… Al tempo stesso, il suo è un modo meraviglioso per ricordare i significati più profondi che chi ha il privilegio di lavorare come dj, di lavorare con la musica da portare alle persone in giro per il mondo, farebbe bene a ricordare e – nel caso lo volesse – a sfruttare, coltivare.
Sinceramente questo suo contributo ci ha emozionato molto. E lo abbiamo trovato di una forza ideale ed al tempo stesso di una onestà intellettuale meravigliosi. Ci tenevamo a segnarvelo.
Dategli il vostro click e la vostra attenzione. È il miglior investimento che potrete fare oggi, se avete a cuore cosa siano oggi il clubbing e in generale il senso di occuparsi di musica.