Mi piaciono le novità, mi piace soffermarmi sui nuovi artisti, sono per i suoni freschi, mai banali. Ascoltare un disco a prescindere dall’artista è una cosa molto importante, un’attitudine che nessuno dovrebbe perdere. Oggi perciò parliamo di un progetto tutto nuovo, esce su Slak Recordings a firma Slak… non vi dice niente? Ecco, meglio così.
Nell’EP troviamo due tracce davvero ben fatte, decise e caratterizzate da ritmiche forti. Sto parlando di “La Vicina” e “Rub Killer”, ed entrambe hanno saputo meritare la mia attenzione. Per quanto riguarda “La Vicina”, il duo Slak sceglie una partenza senza cassa, in punta di piedi. Pian piano il disco cresce fino a raggiungere una buonissima ritimica, non troppo elaborata, e perfetta nella sua semplicità. Il tessuto generale si snoda su un synth monotono e dai colori deep, ma la morbidezza generale viene sfumata da un vocal che riprende quei ritmi latini tanto in voga due anni fa. La bassline funge anche da groove ed è molto filtrata. Note negative sono l’intro e l’outro della traccia: non amo le partenze senza cassa e le chiusure sfumate, a mio avviso rendono il mixaggio difficoltoso se non si conosce alla perfezione il disco.
“Rub Killer” parte subito in modo deciso con un synth importante e massivo. La velocità con il quale il synth si inserisce tra cassa e percussioni è notevole e dona subito al disco una marcia in più. Vengono utilizzate molte piccole pause, colorate da vocal e ingressi di percussioni a scomparsa. Le ripartenze sono forti e ricche di suoni. Ascoltando il disco salta all’orecchio la grande varietà di suoni utilizzati, nonostante sia sotto gli occhi di tutti la difficoltà di comporre un brano con molti strumenti senza cadere nella confusione. In questa traccia l’outro funziona meglio rispetto a “La Vicina” e il mio consiglio è continuare il dj set con un disco con una partenza “secca” e cassa dritta: la fusione con il finale di “Rub Killer” sarà dinamite pura.
Sono consapevole del fatto che ad ogni finale d’articolo consiglio vivamente l’EP e i progetti di cui parlo, ma che posso dirvi… ascolto solo ottimi progetti. Buon anno di musica!