Il vinile, quell’oggetto che tutti gli amanti della musica, e non, hanno almeno una volta nella vita maneggiato, palpeggiato, poggiato su un giradischi, messa una puntina sopra le sue scalanature e lasciato girare dolcemente; quell’oggetto che tutti inesorabilmente conoscono e hanno un ricordo “speciale” di esso, magari di un brano o addirittura di una copertina. Sì, perchè anche le cover hanno un ruolo fondamentale nella riuscita di un disco, fanno parte della magia di esso e collaborano, oltre alla musica stessa, a far ricordare nel corso degli anni quel disco che si è comprato e che poi magari è stato catalogato in mezzo a tutti gli altri. Basta sfogliare la propria collezione, uno per volta, accarezzandolo ed ecco che davanti agli occhi ricompare quella foto, quell’immagine o quel disegno astratto che fa, nell’arco di un millisecondo, risuonare nel cervello tutto l’LP e venir voglia di tirarlo fuori, di nuovo, spolverarlo nel caso fosse inutilizzato e poggiato di nuovo sulla “culla” chiamata Technics.
L’mp3, in gran parte, sta facendo dimenticare tutte queste emozioni, ora basta un click ed il gioco è fatto. Ma, per fortuna, gli amanti della storia sono molti e ribadisco per fortuna il cervello umano prova a trovare tutte le soluzioni possibili quando non si trova troppo a suo agio, in questo caso sto facendo riferimento all’allontanamento del 12 pollici dal suo habitat, il giradischi. E’ importante anche la tecnologia, ma la storia un suo spazio deve riuscire a mantenerselo soprattutto se si parla di musica.
Quella magia, pian piano sta tornando sulla rete grazie allo Sleeveface, fenomeno in cui si prende la custodia di un vinile e lo si fotografa contestualizzando l’immagine nella realtà. Questa curiosa e geniale idea nasce casualmente da Carl Morris, Dj del Galles, che mentre suonava in un locale, ha preso un vinile l’ha messo sul volto e gli hanno fatto alcune foto; gli scatti sono piaciuti ed il “gioco” è andato avanti tant’è che successivamente ha iniziato a cercare nella sua collezione di dischi per trovare altre figure da usare. E come tutte le cose che suscitano curiosità ed interesse altrui ne è nato un passaparola, quasi una moda addirittura. Scatto dopo scatto, è nato Sleeveface (di Carl Morris e l’amico John Rostron) dove sono racconlte centinaia di immagini di persone di diverse nazionalità. Il progetto continua ad andare avanti tant’è che è stato stampato un libro di 192 e tantissime immagini.
Da cosa nasce cosa… in questo caso è meglio dire: da foto nasce foto! Tra foto, risate e condivisione delle immagini che vi costa poi appoggiarlo su una puntina e spingere PLAY! Ed ecco che da una simpatica moda ritornarono in circolazione i tanti osannati vinili, e sommersero l’eccessiva quantità di mp3 in circolazione!!!
How to Sleeveface.