Avete presente quelle storie nelle quali il protagonista va lontano da casa per seguire l’amore e altri sogni? SLOK potrebbe essere il protagonista perfetto per una storia di questo tipo, trasferitosi a Parigi quattro anni fa, è uno degli artisti più richiesti della capitale francese e non. Nel 2006 fonda la sua label Electronic Petz per essere indipendente dagli altri, in questa intervista ci racconta cosa pensa dei giovani artisti, cosa ama fare nel poco tempo libero e dei numerosi showcase in giro per il mondo in particolare di quello che ci sarà durante il Sonar a Giugno 2013. Slok è un artista che prende una propria posizione su determinate scelte di marketing che vengono fatte in questo periodo, questa intervista mostra anche il lato umano di un artista che ci auguriamo di ospitarlo al più presto in Italia…
Hai una carriera molto lunga alle spalle, iniziata negli anni ’90 che ha avuto anche dei cambiamenti nel corso degli anni per poi farti diventare quello che sei ora, ma come e quando è nato il progetto SLOK? Perchè questo nome?
Dunque, per farla breve anche se la mia prima traccia house dal titolo “Freeway” venne pubbicata nel 1993 sotto il nome B&R per l’etichetta Zippy/Azuli Records, la prima release ufficiale come SLOK “Jungle In My Home EP” è datata 1996, all’epoca il mio sound s’inspirava alle sonorità che arrivavano dall’oltre manica come la UK’s Jungle ed il Dub Jamaicano. Questo vinile d’esordio pubblicato da una sub label della bolognese Irma Records chiamata Cuadra venne accolto benissimo dalla critica e da numerosi addetti ai lavori e cosi tra il 1997 e il 2000 seguì la pubblicazione di due albums “They Call It Jungle” e “Freak 2000” assolutamente i primi LP italiani dalle sonorità Break Beat e Drum‘n’Bass. Successivamente oltre a diversi remix ed altri progetti che ho prodotto sotto altri nomi, tra cui “Stereonova” per Plastic Fantastic Records un bel giorno nella primavera del 2004 incontrai un giovane e talentuoso cantate e musicista francese arrivato da Nantes, Eric in passaggio ad Ancona per il suo Herasmus, insieme decidemmo di chiuderci un pomeriggio in studio. Dopo una fortunata sessione realizzammo insieme una prima versione sterile della “Dark Electro Pop” song “Lonely Child” traccia di cui realizzai un paio di versioni, downtempo e club mix. La demo attirò velocemente l’attenzione di Pete Tong, il quale suonò la traccia a Radio BBC in seguito licenziata alla Saw Recordings, label di Satoshi Tomiie ed Hector Romero. Da quel momento e fino ad oggi ho continuato a lavorare piano piano sul mio suono house, e attualmente collaboro, ed ho collaborato pubblicando materiale inedito e remix con diverse etichette internazionali di prestigio come come One Records, My Favorite Robot, Turbo, Hathouse, Get Physical ed ovviamente sulla mia propria label Electronic Petz. Il nome “SLOK” si rifà al titolo del film di esordio del regista americano John Landis, film in cui il protagonista, un gorilla quasi umano lo “Schlockthropus“ s’innamora di una ragazza cieca, esce allo scoperto e crea caos in una città immaginaria una specie di King Kong ma a low budget! Un film grottesco, buffo, proprio come lo ero io in tenera età nel salotto della mia famiglia di musicisti dove muovevo i primi passi alla scoperta dell’universo musicale, saltando, urlando, mentre ascoltavo dischi di tutti i generi e di tutte le epoche ci suonavo sopra la batteria, il basso, le tastiere, la tromba. Immaginate che confusione incredibile durante tutto il giorno, ahaha. Fu così che a casa tutti cominciarono a sfottermi nei momenti di gioco misti a delirio creativo musicale di un bambino chiamandomi SLOK, che in gergo significa “mondezza“!
Nel 2006 hai fondato la tua label, Electronic Petz, dove ho notato che dai anche molto spazio ai giovani emergenti, questa non è una cosa da tutti tanto meno per labels importanti. Cosa ti senti di dire rispetto a questa cosa e qual è il concetto di Electronic Petz?
Ho sempre dedicato un sacco di tempo all’ascolto dei demo che continuamente arrivano da ogni parte del mondo e da persone che nemmeno conosci perché ci ho sempre creduto, ed ho spesso trovato anche ottima musica, credo che nel mondo ci sono un sacco di talenti nascosti! E’ un rischio ed un grande investimento di tempo, soprattutto quando come me lavori da solo, ma quale è infondo l’impegno di un direttore artistico, se non quello di scoprire nuovi talenti? Certo che si! Però oggi il mercato è cambiato e la musica rischia sempre di più di passare in secondo piano, perché contano più il buzz creato intorno agli artisti, la quantità dei play su Soundcloud, il numero dei fans “like” di facebook, il numero degli users accumulati nel profili Beatport, il miglior tatuaggio, il miglior culo, le belle foto e anche i bagni nella vasca con le bolle di sapone, è un business ovviamente, ma la musica?! Per me la qualità della musica viene prima di tutto il resto, e spesso dedico del tempo agli artisti che non riescono a finalizzare una produzione, li aiuto con dei consigli, a volte anche intervenendo tecnicamente nella produzione prima di mettere in giro la loro musica perché alcuni di loro sono veramente alle prime armi ma hanno delle idee grandiose e vanno quindi aiutati! Le labels importanti, come le chiamate voi, dovrebbero essere le labels che supportano la buona musica e non solo le belle operazioni di marketing e i grandi nomi ma questo, probabilmente è solo i mio limitato punto di vista, quello di un ragazzo puro, passionale, genuino, uno che crede più nell’opera dell’artista che nel nome del brand stesso! Come credo nella pasta fatta in casa!!! Credo che sia il momento di dissociare il nome dell’artista a quello della label, solo così potremo dare la possibilità di emergere a tutti quegli artisti tristemente nascosti dall’industria musicale, me compreso in un certo senso, d’altronde capita spesso di ascoltare tracce mediocri pubblicate da labels “importanti” o no?! Quindi nel 2006 ho fondato Electronic Petz per essere indipendente da tutte quelle labels e da tutti questi personaggi importanti, non è una scelta facile ma un artista deve avere la possibilità di esprimermi artisticamente senza aspettare risposte, che spesso non arrivano mai e per non accettare condizioni compromettenti per l’opera stessa e quindi per tutto il lavoro svolto, ti piace? No! Ok ciao! Ti pace com’è? Si! Andiamo! Electronic Petz è principalmente una label che supporta musica elettronica underground di qualità a prescindere dal genere musicale, una struttura aperta a collaborazioni con artisti e produttori esordienti di tutto il mondo, come per esempio “Voytek”, voce dei canadesi “My Favorite Robot” è la sua assoluta prima produzione di debutto “We Aim To Entertain” che apre la selezione del prossimo V.A. Album “Electronic Petz Vol.6”!
A Giugno sarai uno dei protagonisti del Sonar 2013 a Barcellona con uno showcase di Electronic Petz. Sappiamo che fai molti showcase della tua etichetta in giro per l’europa ma questa è un occasione e una location speciale. Parlaci di come sarà questo showcase e di cosa ti aspetti dal Sonar.
Si, dopo il notevole riscontro ricevuto per la release del V.A. album “Electronic Petz Vol.5” abbiamo cominciato con successo con l’inaspettata incredibile affluenza del pubblico il 13 Aprile presso il club “R” Pigalle a Parigi insieme a Michelle Owen, gli italo/franco/sassoni The RealBirds ed io. Ecco alcune immagini registrate dal DJ Both: The RealBirds, Michelle Owen, SLOK. Seguiranno altre date a Parigi presso la peniche “La Bulle”, una barca/ristorante ormeggiata sulla senna non troppo distante dalla Tour Eiffel dove oltre ai confermati residents, SLOK e The RealBirds seguiranno Jonny Cruz, Domenica 26 Maggio e DJ Glen & Nana Torres direttamente dal Brasile il 7 Luglio. Altri eventi sono in programmazione ed anche una label night è prevista a Berlino tra Settembre e Ottobre. Tornando alla settimana del Sonar Giovedì 13 Giugno dalle 23h fino alle 6 del mattino, fortunatamente non sarò l’unico protagonista a Barcellona, ma sarò accompagnato da una line up internazionale prestigiosa e colorata, tutti ragazzi che stimo e già da tempo in collaborazione con la label: Jonny Cruz (Puerto Rico), The RealBirds (Parigi, Firenze, Londra), Javier Carballo (Gran Canaria), Dj Glen (Brasile), Vicky Groovy (Barcellona), Joe Le Groove (New York), Zuckre (Playa Del Carmen). Il label showcase è organizzato in collaborazione con The nOD Music nel club SARAU.
Da Ancona a Parigi, anni fa hai deciso ti trasferirti nella capitale francese da una piccola città italiana. Cosa ti ha spinto a trasferirti a Parigi e quali sono le differenze principali tra la scena elettronica italiana e quella francese?
Ho preso un occasione al volo, ma ovviamente c’è una storia d’amore dietro, eh! L’amore può farti compiere grandi passi, nel bene e nel male, dunque perché Parigi? Per concentrarmi sulla musica ed evitare alcuni stress e distrazioni che me lo impedivano, per crescere i miei progetti, “SLOK” ed “Electronic Petz” inoltre avevo voglia di cambiare aria, evolvere, trovare nuovi partners musicali, hey! Tentar non nuoce e chi non risica non rosica! Poi ovviamente nulla è perfetto e nella vita ci sono dei momenti in cui vorrei cambiare tutto o mandare tutti a quel paese ma questo, lo sappiamo tutti bene, fa assolutamente parte del gioco, bhè comunque vivere in una città cosmopolita come Parigi ti permette di avere la possibilità di incontrare artisti internazionali che puntualmente passano da queste parti ed aiuta mantenere relazioni con gli stessi. Qui ho la possibilità di fare tante altre cose che prima non immaginavo nemmeno che esistessero, cose che non potevo fare ad Ancona e cose che non conoscevo, come qui non posso andare al mare quando voglio e in 10 minuti di scooter, e questo mi manca moltissimo, però la scena musicale elettronica Parigina è costantemente in fermento e si muove in diverse direzioni sonore. Le nuove generazioni adorano l’elettro (come la chiamano loro) e come i giovani di tutto il mondo amano fare festa ballando la migliore musica e qui ci sono un sacco di eventi ogni settimana, ok certo non è Berlino però vi assicuro che se cercate il divertimento musicale qui lo trovate, e comunque Parigi ha un atmosfera tutta sua dolce e frenetica, ma riguardo una comparazione rispetto alla scena musicale italiana non saprei dirvi gran che, perché non sto seguendo molto quello che succede altrove, poiché sono assolutamente concentrato sui miei progetti.
Com’è cambiato il tuo modo di fare musica nel corso degli anni? E’ cambiato anche grazie al trasferimento dall’Italia a Parigi o hai mantenuto sempre la stessa visione?
Non è cambiato molto tecnicamente, lavoro sempre allo stesso modo e cerco di produrre la musica che sento usando i miei suoni senza seguire quello che fanno tutti gli altri, libero!
Oltre agli showcase, oltre al lavoro in studio e in giro per i clubs chi è veramente Slok? Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Tempo libero veramente poco è incredibile come l’era digitale ha cambiato tutto, sono schiavo del laptop, facebook, le emails, il telefono, ogni istante sono raggiungibile non mi ricordo come facevo anni fà senza tutto questo lusso tecnologico ma lo facevo. A me piacciono tanto le cose semplici, le cose che non faccio spesso, cose che poi apprezzerò di più, amo passare il tempo con gli amici parlare di tutto e niente, cucinare per loro, assaggiare del buon vino, amo perdermi per Parigi durante lunghe passeggiate la domenica pomeriggio, amo nuotare, amo l’aria della campagna, il cielo blu, il canto degli uccelli, amo andare allo Zoo, adoro gli animali, visitare mostre e musei, amo viaggiare, disegnare forme astratte durante le conversazioni telefoniche, amo il divertimento e amo il relax, la pesca, la fotografia.
C’è un locale o un festival particolare dove vorresti suonare? Nonostante tutto quello che hai fatto in questi anni cos’altro vorresti fare? Qual è il tuo obiettivo principale?
L’obbiettivo principale è non perdere la voglia e l’ispirazione per continuare a produrre musica perché questo mi da un sacco di forza vitale, la musica è un energia pura e incredibile, la musica è un linguaggio universale, ahah oltre ad essere un liguaggio unisex e unicolor. Quindi sicuramente continuerò ad andare avanti per la mia strada con passione, modestia e dedizione come ho sempre fatto da ormai più di 15 anni ma se proprio dovessi scegliere sinceramente ritornerei volentieri a suonare in Giappone perché amo la cortesia dei giapponesi, la loro cultura, l’arte culinaria, per il resto non ho esigenze particolari e credo che l’unica cosa saggia da fare ogni momento nella vita senza cadere nella travolgente competizione e frustrazione è quella di lasciarsi un pò trasportare dagli eventi senza forzare troppo le cose, rilassarsi è salutare credetemi, il resto lo farà la musica!
Prima di salutarci puoi darci qualche anticipazione rispetto al futuro? Dove ti vedremo impegnato e cosa dovremmo aspettarci su Electronic Petz? Altre novità?
Assolutamente da non perdere l’uscita di ‘Electronic Petz Vol.6’ il 19 Giugno. Poi seguirà presto, tra Giugno e Luglio una release speciale su One Records, un pachetto di remixes della traccia SLOK “Runaway” che includerà versioni esclusive prodotte per l’occasione dal label boss Adam Shelton, James Cotterill di Illusion Records, Alex Arnout di Dogmatik e Santos Resiak. Seguirà l’uscita di un nuovo EP su Turquoise Blue Recording UK con remixes prodotti da Droog e Ultrasone e sto già selezionando le tracce per la successiva compilazione del Vol.7 che verrà pubblicato fine Novembre, insomma avrò da fare, sono sicuro che non avrò modo di annoiarmi, questo è certo! Vi ringrazio ancora per avermi concesso questo spazio nel vostro bellissimo magazine, lo apprezzo moltissimo! A presto!
English Version:
You know those stories in which the protagonist goes away from home to follow love and other dreams? SLOK could be the perfect protagonist for a story of this type, he went in Paris four years ago, is one of the most popular artists of the French capital and others. In 2006 he founded his own label Electronic Petz to be independent from the others, in this interview he tells us what he thinks of the young artists, what he loves to do in the little free time and about his many showcase around the world in particular what it will be during the Sonar in June 2013. SLOK is an artist who takes his position on certain marketing decisions that are made during this period, this interview also shows the human side of an artist that we hope to host it as soon as possible in Italy.
You have a very long career behind, started in the 90s, which changed over the years and became you what you are now, but how and when the project Slok was born? Why this name?
So, my first track “House” titled “Freeway” was pubbicated in 1993 under the name B&R for the label Zippy/Azuli Records, the first official release as SLOK “Jungle in My Home EP” is dated 1996, at the time my sound was inspired by the sounds coming from the England as the UK’s Jungle and Jamaican Dub. This vinyl debut was published by a sub label of Bologna Irma Records called Cuadra was very well received by critics and numerous insiders and so between 1997 and 2000 follow ‘the release of two albums “They Call it Jungle’ and ‘Freak 2000’ absolutely the first italian LP with sonorities Break Beat and Drum’n’Bass. Later plus several remixes and other projects that I produced under other names, including “Stereonova” for Plastic Fantastic Records. A nice day in the spring of 2004 I met a young and talented musician and sing French arrived from Nantes, Eric. He was in Ancona for his Herasmus, together we decided to lock ourselves in the studio one afternoon. After a successful first session we realized together a version of the “Dark Electro Pop” song “Lonely Child” track that I made a couple of versions, downtempo and club mix. The demo quickly attracted the attention of Pete Tong, who sound ‘track to BBC Radio later fired from the Saw Recordings label Satoshi Tomiie and Hector Romero. Since then and until today I continued to work slowly on my sound house, and currently I work releasing new material and remixes with several prestigious international labels such as One Records, My Favorite Robot, Turbo, Hathouse, Get Physical, and of course on my own label Electronic Petz. The name “SLOK” refers to the title of the debut film by American director John Landis, movies where the protagonist, the gorilla “Schlockthropus” falls in love with a blind girl, he comes out and creates chaos in a city imaginary one sort of King Kong but low budget! A film grotesque, funny, just like I was at an early age ‘in the living room of my musical family where I moved the first steps to discover the musical universe, jumping, screaming, as I listened to records of all kinds and of all the works we used to play over the drums, bass, keyboards, trumpet. Imagine that incredible confusion throughout the day ahaha. So it was that at home they all began to tease me during playtime mixed delirium creative music of a child calling SLOK, which in slang means “rubbish!”.
In 2006 you founded your label, Electronic Petz, where I noticed that you give space to emerging young, this is not something usual, especially for big labels. What do you feel to say about this and which is the concept of Electronic Petz?
I have always devoted a lot of time listening to the demos that continually come from all over the world and from people who do not even know why I have always believed, and I have often found great music, I believe that in the world there are a lot of hidden talents! It ‘a risk and a large investment of time, especially when working alone like me, but what is instill a commitment to an art director, other than to discover new talent? Of course! But today the market has changed and the music is always in danger of more than overshadow, why are more’ business created around the artists, the amount of play on Soundcloud, the number of fans “like” on Facebook, the number accumulated in the profiles of users Beatport, the best tattoo, the best ass, beautiful photos and even the bathrooms in the tub with soap bubbles, is a business of course, but the music?! For me, the quality of the music comes before everything else, and often I devote some time to the artists who fail to finalize a production, I help them with advice, sometimes even speaking technically in production before peddle their music because some of them are really just starting out but have great ideas, they must be helped! The major labels, as you call them, should be the labels that support good music and not just the beautiful marketing operations and the big names, but this is probably only my limited point of view, that of a pure boy, passionate, genuine, someone who believes more in the work of the artist who in the name of the brand itself! As I believe in home-made pasta! I think it’s time to dissociate the artist’s name to that of the label, just so we can give the opportunity to all those artists to emerge sadly hidden by the music industry, including myself in a sense, moreover, often listen tracks that are not special published by “important” labels or not!? So in 2006 I founded Electronic Petz to be independent from all labels and frim all these important people, it wasn’t an easy choice but an artist should be able to express myself artistically without waiting for answers, which often never comes, and not to accept conditions compromising for the work itself and then for all the work done. Do you like? No! Ok Bye! You peace is? Yes! Come on! Electronic Petz is primarily a label that supports Electronic Music Underground quality regardless of the musical genres, a structure open to collaborations with artists and producers newcomers from around the world, such as “Voytek” voice of Canadians “My Favorite Robot”, is his absolute first production debut “We Aim To Entertain” which opens the selection of the next VA Album “Electronic Petz Vol.6”!
In June, you’ll be one of the protagonists of the Sonar 2013 in Barcelona with a showcase of Electronic Petz. We know you do a lot of showcases of your label around Europe but this is a special opportunity and a special location. Tell us something about how this showcase and what you expect from Sonar.
Yes, after considerable feedback received for the release of VA album ‘Electronic Petz Vol.5’ we began successfully with the unexpected turnout of the public on April 13 at the club “R” Pigalle in Paris along with Michelle Owen, the italian/french/The Saxons RealBirds. Here are some pictures and I recorded by DJ both: The RealBirds, Michelle Owen, SLOK. Will be other dates in Paris at the peniche “La Bulle”, a boat/restaurant moored on the Seine not far from the Eiffel Tower where in addition to confirmed residents, SLOK and The RealBirds follow Jonny Cruz, Sunday, May 26, and DJ Nana Glen & Torres directly from Brazil July 7. Other events are scheduled as well as a label night in Berlin is scheduled between September and October. Returning to the Sonar Week Thursday, June 13 from 23h till 6 in the morning, luckily I will not be the only protagonist in Barcelona, but I will be accompanied by a line up prestigious international and colorful, all guys that I respect and have long been in collaboration with the label: Jonny Cruz (Puerto Rico), The RealBirds (Paris, Florence, London), Javier Carballo (Gran Canaria), Dj Glen (Brazil), Vicky Groovy (Barcelona), Joe Le Groove (New York), Zuckre (Playa Del Carmen) The label showcase is organized in collaboration with The Nod Music at the club sarau 08911.
From Ancona to Paris, years ago you decided to move to the French capital from a small Italian town. What prompted you to move to Paris and what are the main differences between Italian and French electronic scene?
I took a chance, but of course there is a love story behind… eh! Love can make you accomplish great things, for better or for worse, so why Paris? To concentrate on the music and avoid some stress and distractions that prevented me to grow my projects, “SLOK” and “Electronic Petz” I also wanted changing air, find new musical partners! Then of course nothing is perfect and in life there are times when I would change everything, but we all know well, is absolutely part of the game, I still live in a cosmopolitan city like Paris that means having the opportunity to meet international artists who regularly pass by here and helps maintain relations with them. Here I have the opportunity to do many other things that you did not even imagine, things I could not do in Ancona and things you did not know, as I can not here when I want to go to the beach in 10-minute scooter, and I miss that very much, but the Parisian electronic music scene is constantly in turmoil and moves in different directions sound. The new generations adore the Electro (as they call it) and how young people around the world love to party dancing to the best music here and there are a lot of events every week, ok is certainly not Berlin, however, I assure you that if looking for musical entertainment can be find here, and in any case Paris has a sweet and hectic atmosphere all its own, but what about a comparison with respect to the Italian music scene I can not tell you much, because i don’t know what’s going on elsewhere, as I’m absolutely focused my projects.
How is changed your way of making music over the years? It ‘also changed due to the transfer from Italy to Paris or you have always maintained the same vision?
It’s not changed much technically, I work in the same way and try to produce the music I hear sounds, without follow what others are doing, free!
More than showcases, more than studio work in and around the clubs who is really Slok? How do you spend your free time?
Free time is not much, the digital age has changed everything, I am a slave of the laptop, facebook, emails, phone, every moment I’m reachable, I don’t remember as I did years ago ‘without all this technological luxury but I did it. I like so much the simple things, the things that I often don’t do, then I will appreciate things more, I love spending time with friends talking about everything and nothing, cook for them, taste wine, I love getting lost during long for Paris walks on Sunday afternoons, I love swimming, I love the air of the countryside, the blue sky, birds singing, I love going to the Zoo, I love animals, visit exhibitions and museums, I love to travel, draw abstract forms during phone conversations, I love the fun and relaxation, fishing, photography…
There is a club or a particular festival where would you like play? But after what you’ve done over the years, what other would you like to do? Which is your principale objective?
The main objective is not to lose the desire and inspiration to continue making music because it gives me a lot of life force, the music is pure and incredible energy, the music is a universal language, besides being a language unisex and unicolor. So definitely continue to go on my way with passion, humility and dedication as I have always done for the past more’ than 15 years but if I had to choose I would honestly be happy to play in Japan because I love the courtesy of Japanese, their culture, the art of cooking, the rest I do not have special needs and I think the only wise thing to do every moment in life without falling into frustration and overwhelming competition is to let a little ‘by events without to force things too much, believe me relax is healthy, the rest will be the music!
Before saying goodbye can you give us some anticipation about the future? Where will we see you engaged and what we should expect on Electronic Petz? Other news?
Do not miss the release of ‘Electronic Petz Vol.6’ June 19. Then will follow soon, between June and July a special release on One Records, a pack SLOK remixes of the track “Runaway” which will include exclusive versions produced for the occasion by label boss Adam Shelton, James Cotterill of Illusion Records, Alex Arnout of Dogmatik and Santos Resiak. Followed by the release of a new EP on Turquoise Blue Recording UK with remixes produced by Droog and Ultrasone, and I’m already ‘selecting tracks for the next compilation Vol.7 that will be’ published end of November… so I’ll have to do, I’m sure that I will not have ‘way of being bored, that’s for sure! Thank you again for giving me this space in your beautiful magazine, I appreciate it! See you soon!