L’est Europa ci ha sempre donato grandi talenti musicali, uno di questi è Mladen Solomun. Figlio dei Balcani, ma trapiantato in Germania, cresce e si forma musicalmente con la cultura “Slava” dalla quale trae spunto per le sue produzioni. Le sue tracce infatti sono composte spesso da melodie quasi malinconiche, inequivocabilmente riconducibili alla cultura orientale. In Germania, in compagnia di Adriano Trolio fonda la sua etichetta, la Diynamic Records e si stabilizza professionalmente. Da qualche anno però le sue estati sono targate Ibiza dove sembra aver lasciato il segno. Lo scorso anno ha vinto l’Electronic Music Awards e come se non bastasse il suo show Diynamic Neon Night (al Sankeys) è andato fortissimo. Quest’anno ci riprova con lo show “Solomun +1“, ma in un contesto che possiamo definire storico: il Pacha. Oltre allo show al Pacha, gli abbiamo chiesto un pò di cose e lui ci ha risposto così.
È la tua prima volta su soundwall, raccontaci un pò la storia di Solomun.
Vengo da Amburgo, in Germania, ma sono un figlio dei Balcani. Sono cresciuto con la cultura musicale jugoslava, dalle tradizionali canzoni folk al rock, pop e gypsy. Da adolescente ho iniziato la carriera da dj con radici funk, soul, hip hop e 80’s – più tardi ho iniziato a produrre la mie tracce. Dopo aver prodotto le mie prime tracce, abbiamo fondato la Diynamic, così le tracce sono state pubblicate. Parlo di più di sei anni fa e da allora lavoro come dj.
Ibiza sembra essere il tuo talismano: lo scorso anno hai vinto l’Electronic Music Awards ed il tuo show al Sankeys “Diynamic Neon Night” è stato una bomba. Dall’inizio di giugno fino alla fine dell’estate sei impegnato ogni domenica, al Pacha d’Ibiza con il tuo nuovo show “Solomun +1”. Come è nato questo nuovo progetto?
Ho avuto molte offerte, ma alla fine abbiamo deciso di creare un’altra serata, di andare oltre alla “Diynamic Neon Night”. Così un bel giorno al bagno ho avuto l’idea: Solomun +1. Il concept è spiegato dal nome stesso. La cosa principale è che ci saranno solo due artisti per ogni serata. Questo perchè io penso che più lungo è un set più si ha l’opportunità di creare qualcosa di speciale, un’atmosfera speciale. Questa è la ragione per cui solo io e una guest suoneremo tutta la notte e finiremo con un back to back.
Tra i tuoi ospiti ci sono alcuni grandi nomi come Miss Kittin, Marek Hemmann, Nick Curly. Cosa vuole trasmettere “Solomun + 1” al dancefloor?
Loro sono tutti grandi artisti e djs e nella mia serata potrete sentirli suonare per ore in mia compagnia, vi faremo viaggiare. Cosa voglio esprimere? Non è una questione di nomi, ma solo di musica.
Parlaci della tua etichetta, la Diynamic. Come è nata? Come si è evoluta musicalmente dall’esordio ad oggi?
Quando io ed Adriano iniziammo a dare party ad Amburgo, 10 anni fa, li chiamammo “DIY” perchè lo spirito era quello di fare le cose da soli, senza aiuto di nessuno. Dopo aver iniziato a produrre le nostre prime tracce, chiaramente, volevamo fondare una nostra label come una sorta di piattaforma musicale. Il motto era “Do It Yourself”. Una cosa positiva fu che il nostro distributore, Wordandsound, era di Amburgo come noi ed incoraggiò il nostro progetto, così iniziò tutto. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda: la musica cambia costantemente, è sempre in movimento, per questo “Dynamic”.
Una tua affermazione ricorrente è: “music is moments”. Cosa intendi dire?
Un giorno è composto da 24 ore, un’ora da 60 minuti, un minuto da 60 secondi. Tutti questi sono momenti e un momento non sarà mai come quello precedente. Lo stesso è per la musica.
Come nasce una produzione di Solomun in studio?
Questa è una bella domanda. Direi che in una sessione di studio ideale quando inizio a spingere i bottoni, ho già in mente quello che voglio fare, sia esso un remix o una traccia. Sfortunatamente però questo tipo di sessioni sono rare, una volta ad esempio iniziai a sperimentare ed il risultato è stato, dopo poche ore, il mio remix per Noir&Haze.
Ti sei esibito più volte in Italia, cosa sei riuscito a captare dal clubbing e dai dancefloors italiani?
Si tratta sicuramente di un pubblico molto riconoscente ed ospitale, non credo che c’è bisogno di menzionare l’ottimo cibo italiano, vero?
C’è qualcosa che cambieresti nella scena del club moderna?
Rispondere a questa domanda significherebbe assumersi tante responsabilità, quindi preferisco evitare.
Cosa ti piace ascoltare quando non sei in studio? C’è una traccia che suoneresti in un loop infinito?
Al momento Kristina Train, in particolare la traccia Dark Black, una melodia molto malinconica.
Cosa ci proporrà Solomun per il prossimo inverno?
Solo una cosa: sonno invernale, haha.
English Version:
Eastern Europe always gave us great musical talents and one of them is Mladen Solomun. Balkan kid moved to Germany, he grows up and is musically formed by slavic culture, by which he is inspired for his productions. In fact his tracks are often made up of kinda melancholic melodies, that could be unequivocally attributed to Eastern culture. In Germany he founds with Adriano Trolio his label, Dynamic Records and he stabilises himself professionally. Over the last few years his summertime is Ibiza branded, where he seems to have left his mark. Last year he won the “Electronic music Awards” and what is more his show, the “Dynamic Neon Night” (at Sankeys), was a success. This year he’s trying once more with the show “Solomun+1”, but in a contest that could be defined as “historic”: the Pacha. Besides the show at Pacha, we asked him about more things and so he replied.
It’s your first time on soundwall, would you recount us the story of Solomun?
I come from Hamburg, Germany, but I am a balkan kid. I grew up with jugoslavian music culture, from traditional folk songs to Rock, pop and gypsy music. And as a teenager I started DJing with roots in funk, soul, hip hop and 80ies stuff – and later I started to do my own tracks. After I did my first tracks we founded Diynamic, so the tracks could be released. This is more than 6 years ago and since then I work as a dj.
So Ibiza looks like your talisman: last year you won the Electronic Music Awards and your “Diynamic Neon Night” at Sankeys was a bomb. From the beginning ofJune and for the rest of the summer you are engaged every sunday at Pacha Ibiza with your new show “Solomun +1”. How was this new project born?
I had a lot of offers and finally we decided to make another night besides the Dynamic Neon Nights. And than, one fine day in the bathroom I had the idea for Solomun+1: The concept is already explained by the name: Solomun +1. And the main thing about Solomun+1 is: only two artists taking care of the night. Cause I know it from my side: The longer I play the bigger is my chance to create something special, a special atmosphere. And that’s the reason why only my and one outstanding artist will play the whole night – and will end back to back.
Among your guests there will be very big names such as Miss Kittin, Marek Hemmann, Nick Curly. What does “Solomun +1” want to spread to the dancefloor?
Those are all good artists and amazing djs and at my night you can hear them and myself playing for hours – to take the people to a journey. What I want to spread? That it is not about names, it is only about music.
Tell us about your label. How was it born? How did the Dyinamic music style evolve from the beginning till today?
When Adriano and I started to do partys in Hamburg, 10 years ago, we called them “DIY”, cause this was the spirit of doing the things on our own. And so it was quite clear that after we did our first tracks we would found our own label as a platform for our own music. True to the motto: “Do It Yourself”. And the good thing was that our distributor Wordandsound also was from Hamburg and encourages us to do this and so the whole thing started. Regarding the second part of the question: music changes constantly, is always in motion, so it is with Diynamic.
One of your recurrent statements is: “music is moments”. What do you mean?
A day has 24 hours, an hour has 60 minutes, a minute has 60 seconds, those all are moments, and one moment younever feel the same way like the moment before. Same with music.
How does a Solomun production born in studio?
That’s a good question. I would say in an ideal session I have the whole track or remix already in my mind before I start to push buttons. But unfortunately those ideal sessions are very rare, once I seriously experienced it like this, the result was after a few hours my remix “Around” for Noir&Haze.
You have been playing in Italy many times. What did you capture from the italian’s clubbing and dancefloors?
A thankful and partying-hard crowd,always very hospitable and I don’t think that I have to mention the excellent italian food, right?
Is there anything in the world club scene that you would like to change nowadays?
Answering this question would mean a lot of responsibility, so I prefer to leave this out
What kind of music do you like listening when you are not in studio? Is there any track you would play in an infinity loop?
At the moment: Kristina Train with the song Dark Black, a very melancholic and poppy tune.
What will Solomun propose us for the next winter?
Only one thing: Winter sleep, haha.