Avere vent’anni. Tanti ne sono passati da quando Stuart McMillan e Orde Meikle (aka Slam) decisero di dare un nome alla loro creatura discografica, nata e concepita a Glasgow sotto le strobo di club come “The Sub” ed “Arches”, durante le folli notti targate Slam. Quando per Stuart ed Orde arrivò finalmente il momento di alzare il tiro, forti del loro background e dell’ottima reputazione creatasi come djs, tale fu la voglia di dare un imprint qualitativo alla proprie visioni musicali che inizialmente i due registrarono la label come Soma Quality Recordings. Nel 1991 iniziava lo sviluppo creativo di Soma, sotto la supervisione di due esperti come Dave Clarke e Glenn Gibbons (tutt’ora presenti nel management della label) e in un momento alquanto favorevole per la musica elettronica britannica (pieno periodo post-acid).
Stuart e Orde avevano in mente un target ben preciso: fare di Soma una delle label piu’ importanti del Regno Unito. I due Slam boys cominciarono così una vera e propria “caccia” serrata ai nuovi artisti del panorama musicale che si andava delineando. Una fitta esplorazione del sottobosco elettronico, che presto porto’ i suoi buoni frutti. Nei primi anni ’90 vengono messi sotto contratto Soma alcuni degli artisti destinati poi a diventare dei punti di riferimento per l’intera scena elettronica mondiale: parliamo di Funk D’Void, Silicone Soul, Samuel L Session, The Black Dog, Percy X. Tra questi ultimi spiccano due ragazzini di Parigi, poco più che maggiorenni: Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter. I due, sfrontati e casinisti, fanno parte dei “Darlin”, band già nota alla stampa di settore per la sua distruttiva carica di rabbia post-adolescenziale. Attraggono in particolare la “simpatia” di un magazine inglese, il “Melody Maker”, che li definisce “a bounce of daft punk” (un gruppetto di teppistelli). Guy e Thomas non se lo fanno ripetere due volte… I Daft Punk nascono nel 1993 e con Soma è amore a prima vista. Nel 1994 la label di Glasgow pubblica in edizione limitata il primo devastante singolo dei Daft Punk “The New Wave” (avercelo oggi è come avere il primo numero originale di Dylan Dog). Il resto è leggenda…Nel frattempo Stuart ed Orde continuano la loro ascesa sui dancefloor di tutta Europa, mentre il livello qualitativo della Soma cresce anno dopo anno, proprio come i due Slam avevano auspicato.
Oggi il meglio, l’essenza di questi venti gloriosi anni Soma Recordings lo riversa in un Box Set di tre CD in uscita il prossimo 19 Settembre. Il primo CD contiene dieci classici di Soma più una vera gemma: il disco apre con “1994 Drive Unreleased”, pezzo inedito dei Daft Punk uscito fuori da chissadove durante l’ardua selezione delle tracce per questa compilation. Daft Punk protagonisti anche nella traccia successiva con il remix di “Mothership Reconnection” di Scott Grooves, a testimoniare la reciproca riconoscenza e l’inossidabile rispetto che il duo parigino e la label scozzese (insieme partiti alla conquista dei dancefloor di tutto il mondo) nutrono tra loro. Il CD 1 si chiude con “Eterna”, prima release assoluta di Slam su Soma Recordings e trampolino di lancio della label nell’industra discografica.
Il CD 2, sempre curato da Slam, è una raccolta mixata dei migliori remix entrati nel catalogo Soma negli ultimi 20 anni. Ascoltando questo CD è come se ti si spalancassero davanti le porte di un club nel quale tu sei l’unico ammesso. Una volta entrato volgi lo sguardo verso la consolle e li’ ci trovi gli Slam, ad aspettarti con un ghigno poco rassicurante e una dannata voglia di sbatterti in faccia l’essenziale della loro ventennale carriera. Successi come “Groovelock”, “Human”, “Lifetimes” rivisti e ricostruiti da artisti come Deepchord, Oxia, Pan-Pot; “Diabla” di Funk D’Void, remixata da Christian Smith e Wehbba; H-Foundation remixati da DJulz e Klartraum e molto molto altro materiale.
Se la selezione delle traccie per i primi due CD è avvenuta non senza difficoltà data l’amplio catalogo Soma (la label annovera più di quattrocento titoli tra singoli e album), la difficoltà del CD 3 è stata la scelta degli artisti ai quali affidare il mixato. Alla fine si è optato per due altri celebri glaswegians, Graeme Reedie and Craig Morrison (aka Silicone Soul) che hanno alle spalle ben tredici anni di attività con Soma Recordings. Essendo di Glasgow i due frequentavano assiduamente le notti targate Slam sia al “The Sub” che alle “Arches”, dove curavano anche le public relations. Proprio alle “Arches” Dave Clarke prese l’iniziativa di far debuttare Greame e Craig in consolle, nel giorno dei loro rispettivi compleanni. Ora il duo, ampliamente affermatosi come Silicone Soul, ha avuto l’onore di compilare il terzo CD del Box che celebra i venti anni della Soma Recordings. Greame e Craig lo hanno fatto includendo nella tracklist molti dei pezzi che sentivano dal dancefloor ai tempi del clubbing nonchè i primi dischi comprati, fondamentali per avviare i due verso il djing ed il progetto Silicone Soul. Infatti anche in questo mix ritroviamo i Daft Punk con “Alive”, due pezzi acapella di Scott Groves, “This World” di Slam, Funk D’Void con “Diabla” (questa volta remixata da Heavenly) e l’intro affidato a Percy X vs. Bloodsugar. E ancora Otaku, Alex Smoke, Chaser, Desert Storm (Scoraig 93), la splendida “Last Night” di Mark Henning (una delle release piu’ significative degli ultimi anni per Soma). Non potevano mancare i due capolavori targati Silicone Soul: “Right On, Right On” e “Chic-O-Laa” (remixata da H-Foundation). Insomma tutti ma proprio tutti hanno dato il meglio per festeggiare Soma Recordings, label che ha fatto della qualità il proprio dogma durante questi gloriosi vent’anni.
Nell’arco delle numerose iniziative legate al ventennale della label di Glasgow sono previste releases in edizione limitata e un tour mondiale con i migliori artisti Soma, con tappe nei migliori festival e club del globo (magari anche nella tua città, informati). Proprio citando i Daft Punk direi che: “We gonna celebrate, don’t stop dancing”!