La Calabria è una terra relativamente inesplorata, per quanto riguarda la sonorità elettroniche / club di qualità. Non che non ci sia e non ci sia mai stato nulla, assolutamente; però diciamo che se uno pensa a festival di un certo tipo, più facilmente va ad immaginarseli in Puglia o in Sicilia, stando in quelle macrozone geografiche. Esattamente come quelle due regioni sono più mediatiche anche come richiamo turistico. Tuttavia in Calabria possono nascere realtà molto importanti: spostandoci come ambito musicale, sono stati assolutamente cruciali eventi come Ampollino Rap (se uno guarda a tutto l’universo-posse dei primi anni ’90) o per fare un esempio completamente diverso e ancora vivo e pulsante, Roccella Jazz (in un paesino di 7000 abitanti, Roccella Jonica, si è arrivati a costruire un festival jazz famoso in tutto il mondo).
Auguriamo anche a Somewhere Festival di entrare, nel suo piccolo, nella storia. Il format è interessante – il nome del festival nasce proprio dalla tendenza ad essere itinerante, alla ricerca com’è di location particolari e suggestive – e quest’anno arrivati alla terza edizione si alza il livello. Arrivano i primi nomi stranieri, e sono scelte di gusto e non scontate: in primis Tornado Wallace e Mall Grab, gente in grado di prendere il paradigma house e di reinterpretarlo con piglio e/o originalità; incuriosisce poi Ross From Friends, che si aggira sempre attorno ai paradigmi in quattro tentando di farlo basandosi (anche) su schegge lo-fi e vintage.
Ma andando con ordine. Il 3 agosto, sulla suggestiva terrazza del Castello Murat (un gioiello incastonato a Pizzo Calabro) c’è un’apertura che è guidata dal progetto speciale della label Body Heat (Body Heat (progetto di Rocoe, ex Reset!, legato in primis al funk puro, tra derive soul e disco), una band vera e propria sul palco. Qualche giorno di pausa e ci si sposta di location: il 9 e 10 agosto si prende possesso dell’anfiteatro all’aperto di Torre Marrana, nel comune di Ricadi, alle cui spalle si affaccia Capo Vaticano, la località più nota della Costa degli Dei. Dei main guest stranieri vi abbiamo già detto (a cui aggiungere anche i tedeschi Session Victim e la loro funk/soul/disco), oltre a loro esattamente come nella giornata d’apertura c’è una nutrita pattuglia di italiani, nutrita e composita, e questa cosa dobbiamo dire che ci piace molto: non è gente raccolta a caso tra i dj della zona sperando che portino “a loro cuggino” al festival, c’è invece una intelligente selezione a trecentosessanta gradi. Dovendo evidenziare un nome, punteremmo tutto sulla raffinata voce nu soul di LNDFK. Tra gli altri nomi in line up, già altre volte abbiamo speso molte parole di elogio per gli Stump Valley, mentre la chicca da evidenziare potrebbe essere la presenza di un dj calabrese, ma non è un dj come gli altri: è quel Fabio Nirta che trollò il mondo “ricostruendo” “Get Lucky” dei Daft Punk prima ancora che il singolo uscisse sul mercato e che è tra le menti che hanno creato il geniale mash up Moderat / Romina & Al Bano.
Tutte le info necessarie le trovate qui. Proprio oggi è stata annunciata la line up definitiva. Piccolo tocco di classe localista: esiste fra le varie formule d’acquisto (tutte economiche) anche un “‘nduja pack”: esatto, oltre al biglietto vi omaggiano anche di una confezione di ‘nduja.