E’ ancora presto? No, non è mai troppo presto per correre col pensiero al festival che forse più di tutti ci rappresenta (e che quasi sempre ci fa andare via col sorriso stampato sulla faccia). La storia del Sónar è la storia di un festival che nasce dalla passione per la musica elettronica e per il giusto equilibrio tra sperimentazione e felicità del ballo; ed è anche la storia di un festival che nasce come avventura semi-sotterranea per diventare, passo passo, senza mai svendere l’anima ma senza nemmeno rifugiarsi in comode nicchie e purismi, un evento che raduna ogni anno più di 100.000 persone. Sì, 100.000 vere, non quelle della questura di Torino.
Ad ogni modo: no, non è troppo presto. Anche perché bisogna iniziare ad abituarsi al fatto che quest’anno, e a quanto pare solo per quest’anno, il festival barcellonese non si svolgerà come da tradizione a metà giugno ma posticipa invece di un mese: 18, 19, 20 luglio le date per il 2019. Prendete nota. E muovetevi per tempo, visti i prezzi assassini che Barcellona sta iniziando ad avere per poterci pernottare nei giorni sonariani (e il fatto che ormai pure nelle sterminate location usate ora dal festival il rischio sold out non è più per nulla escluso).
Comunque: portatevi dietro anche i vostri cugini o le vostre cugine che hanno un rapporto – come dire? – anche solo tangenziale con il clubbing, visto che fra i primi annunci per la prossima edizione ci sono gli attira-folle Paul Kalkbrenner e Disclosure (questi ultimi in versione dj set), e portatevi pure gli amici un po’ simpaticamente tamarri e bufalotti, li potete rassicurare, c’è quella Amelie Lens di cui a quanto pare non riescono a fare a meno. Ma pure i vostri colleghi hipster, se non avranno già prosciugato portafogli e ferie al Primavera, possono avere pane per i propri denti, da A$ap Rocky a Lotic passando per Skepta.
Per chi invece è legato al caro, vecchio clubbing di qualità tra techno, tech-house e cose più soulful, l’attenzione va a traslarsi su Floating Points (a lui quest’anno uno dei giga-slot da sei ore: meritato), Dixon, Karynn, Blawan in coppia con Dax J, Maya Jane Coles, Ross From Friends. Faccende più sghembe o etno-colorate ma comunque interessanti: Actress, Catnapp, Deena Abdelwaheed, Nicola Cruz. Poi beh, perdonateci la cosa da rimastoni anni ’90 quali siamo, ma noi siamo felicissimi di vedere nell’elenco un don della drum’n’bass come Andy C.
L’elenco completo degli artisti annunciati lo potete trovare sul sito o sulla pagina Facebook ufficiali. Manco probabilmente il “wow effect”, in questo primo annuncio, ma una delle cose da capire del Sónar, se non ci si è mai stati, è che l’atmosfera complessiva conta quanto la line up. Vero è che l’atmosfera è data anche dalla qualità e dall’ingegnosità delle scelte artistiche: quindi bene così come primo annuncio, ma aspettiamoci di più con le varie aggiunte che arriveranno nei prossimi mesi.