Tessela / Lanark Artefax
“Glisten – Touch Absence (Intimidating Stillness Mix)”
Whities Blue
A sinistra c’è il genio adamantino industrial di Tessela, a destra le influenze rave e i pattern ritmici fratturati di Lanark Artefax. Ottima prima uscita per la sub label di Whities. 7
Ludovico Vassallo
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AA.VV.
“Generation HEX 007 E.P.”
Hexagon
Troppe volte ci lamentiamo, troppe volte pensiamo di non poter competere con i talenti oltreoceano o, i più vicini, quelli europei. Ebbene, forse sono proprio questi sorta di idoli a riconoscere le nostre (e uso il plurale come veicolo di identità) peculiarità. Il venerdì di Hexagon infatti ha un sapore tutto italiano, con un EP che, su cinque nomi, ne conta ben quattro provenienti dal Bel Paese. Molto bene i russi Dropgun, con un pezzo davvero interessante, così come Lush & Simon, Matt Nash e Bout, che denotano una coerenza col progetto messo in campo da Don Diablo, owner della label. Gabry Verus porta movimento con sonorità che si distaccano leggermente dal tracciato, in un’autonomia del tutto apprezzabile. 7-
Francesca Bortoluzzi
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SLVR
“Kinda”
Spinnin’ Records
Connunbio ben ponderato di tecnica, inventiva e immagine, SLVR sembra ben raffigurare ciò che nel 2018 un buon dj dovrebbe rappresentare. Un esempio di quanto la texture sia realmente preziosa e dinamica, se ben concepita, e di come l’apertura a più generi, ammesso e concesso che sia ancora il caso di catalogare i suoni, sia fondamentale per la buona riuscita di una traccia. Ed è proprio per questo che da “Hustle” ad oggi il giovane lecchese sembra non averne sbagliata una, dando, in quest’occasione, nuova vita a una label come Spinnin’, che ultimamente non aveva convinto troppo. 7+
Francesca Bortoluzzi
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Rezzett
“Rezzett LP”
The Trilogy Tapes
Questa lo-fi mania ha già travolto tutti, o quasi. Fortunatamente i Rezzet navigano in queste acque da diverso tempo, tanto da firmare, per ben sette volte, con la The Trilogy Tapes, label di riferimento collegata al brand hypebeast Palace. Questo omonimo LP accontenta tutti: i fans del duo e del genere (che avrebbero forse apprezzato più audacia) e i curiosi, che riescono a digerire con facilità un’ora di techno lo-fi mai troppo spigolosa. 7,5
Marco Del Sasso
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Whitesquare
“Traces To Nowhere EP”
Freerange Records
Un po’ Innervisions per la parte melodica, un po’ Cadenza per quella percussiva: il nuovo EP a firma Whitesquare (un altro dei nostri Giant Steps) su Freerange Records sta facendo muovere un bel po’ di culi in giro. In fondo l’estate è alle porte, non fatevi trovare impreparati! 7,5
Matteo Cavicchia
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Evan Baggs / Etienne
“From Drysdale Street To Here”
Art Of Dark
Prima, attesissima release per la label del party londinese Art Of Dark: Evan Baggs e Etienne, quattro originals e tanto groove! 7
Matteo Cavicchia
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Matthias Wagner
“Jooice 01”
Jooice
Minimal house di pregevole fattura per lo 001 della label di casa Jooice, party di base fino allo scorso maggio nell’iconico Rashomon Club di Roma. “Cookie Monster” sull’A-side la nostra preferita, ascoltatela. 7,5
Matteo Cavicchia
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Dj Taye
“Still Trippin'”
Hyperdub
Il piccoletto di casa Teklife aveva evidentemente le idee chiare per questo debut album su Hyperdub: trasformare l’ascoltatore in un milkshake, questa la sensazione che si ha ascoltandolo. Footwork, rap, R&B e contaminazioni: energia pura che ti travolge senza mai deludere, senza mai annoiare – difficile viste le sedici tracce! Il flow dello stesso Taye non è sempre all’altezza, meglio i feat. Dopo la trap il ritorno del footwork? 8
Marco Del Sasso
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Qvark
“S/T”
Early Sounds Recordings
Potete trovare il profumo, l’essenza e la voracità della Milano da bere nell’ennesima uscita micidiale dell’Early Sounds firmata dai Qvark! 8
Ludovico Vassallo
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Steven Julien
“Bloodline”
Apron Records
Non chiamatelo più Funkineven, da ora in poi lo dovete chiamare con il suo nome anagrafico. L’unica cosa che non cambia è la sua musica: schietta e riconoscibilissima. Questo mini LP continua nella strada tracciata da “Fallen”. A parole povere? Synth ambient, house crudissima e 808 a morire. 7,5
Ludovico Vassallo
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Various Artists
“CBZ001”
Cape Bazar
House, lo-fi house e minimal house. Questa è la ricetta della palermitana Cape Bazar, che per la sua primissima release in cassetta mette insieme sei produttori in erba che fanno ben sperare per il futuro. Menzione d’onore a “Yakuma” di ZTP e a “I Want To See Inside You” di Shifu. 7
Ludovico Vassallo
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Various Artists
“Introduction” EP
Intergraded
Dopo Graded e Regraded ecco Intergraded, la terza label di Midland. La prima release, uscita il 23 Febbraio, si concentra su talenti poco o per niente conosciuti. Meglio così! Nuova e bellissima musica da ballare sul dancefloor. 7
Ludovico Vassallo
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Crossing Avenue
“Avantieri” EP
Spazio Disponibile
Ora come ora, la label della coppia Donato Dozzy / Neel è molto avanti rispetto a tante sue competitor: per via di un roster eccellente e di un fortissimo ideale che l’ha imposta come la frontiera della nuova techno sperimentale e altresì muscolosa. Da Bari, il duo Crossing Avenue non si è lasciato sfuggire l’occasione per incarnare questo spirito nell’EP “Avantieri”: cinque tracce perfettamente prodotte da ascoltare ad alto volume. 8,5
Ludovico Vassallo
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Karim Sahraoui
“Plenitude EP”
R&S Records
Atteso per aprile, il nuovo EP di Karim Sahraoui è la degna prosecuzione del bellissimo lavoro che questo producer sta portando avanti dal 2014. Ricordate “Eternal Life” (Part 1 & 2) su Transmat? Bene, andate diretti su “Born Again”! 7
Matteo Cavicchia
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Gorgon City
“Grooves On The Vinyl”
Realm
Le tre tracce originali sono tech-house che fa il suo senza infamia e senza lode, non indimenticabili ma nemmeno così orrende; anzi, “Get Together” ha una pausa niente male. Poi però arriva Paul Woolford e come al solito manda tutti a scuola, stavolta con un basso di quelli che sentiti in un club con l’impianto giusto ti fanno vibrare anche il cervelletto. 7
Mattia Tommasone
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Totally Enormous Extinct Dinosaurs
“Leave A Light On”
Self-released
I primi EP e il primo album, di ormai sei anni fa, lo avevano lanciato di gran carriera tra i nostri artisti preferiti, quelli da tenere d’occhio con attenzione; poi si è un po’ perso nel mare della tech-house ibizenca senz’anima; e poi è sparito del tutto. Ora, dopo un silenzio troppo lungo, Orlando torna a farsi sentire e non possiamo che esserne contenti, però speriamo davvero che si ricordi di saper fare di meglio di questa roba loffissima e fintoemotiva da emulo di Flume fuori tempo massimo. 5
Mattia Tommasone
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Pillowtalk
“Been A Long Time”
Pillowtalk Music
Dopo un paio di EP e un album gustosissimi nel 2014, dei Pillowtalk si erano un po’ perse le tracce: da poco però hanno aperto un’etichetta nuova e sembra abbiano in cantiere un album nuovo, di cui queste due tracce dovrebbero essere un’anticipazione. Se le premesse sono queste, non vediamo l’ora di sentire il resto, lo stile è quello a metà tra LCD Soundsystem e Wolf+Lamb che adoravamo allora e che non ci ha ancora stufato. 7
Mattia Tommasone
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George FitzGerald
“All That Must Be”
Domino Recording Co Ltd
Ecco un altro disco uscito in sordina che invece merita molta attenzione. Torna George Fitzgerald, torna la cassa malinconica, questa volta ancora meno dritta e decisamente più a fuoco del precedente “Fading Love”. Disco azzeccatissimo, chi l’avrebbe mai detto? 7.5
Mirko Carera
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Duke Dumont feat. Ebenezer
“Inhale”
Virgin EMI
Duke Dumont, da sempre, è uno di quegli artisti capaci di creare e rinnovare la propria musica senza rinunciare ad uno sguardo al passato e, di conseguenza, a un tocco vintage che nel suo caso è senza dubbio fattore aggiuntivo e caratteristico. A ribadire ciò, è arrivata “Inhale”: traccia freschissima dal sapore disco, in collaborazione con Ebenezer, che presenta delle ben pensate sonorità funky-groove. Peccato che queste non siano abbastanza per spingermi a definire “Inhale” una delle creazioni migliori dell’artista inglese. 8
Francesca Bortoluzzi
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Strata-Gemma
“Strata-Gemma”
Fly By Night
Da un lato verrebbe da tirare fuori – e lo fa anche il comunicato stampa di riferimento – le atmosfere “gommose” e un po’ psichedeliche della Mo’ Wax in chiave trip hop. In realtà, vista l’aggiunta di sax (Luca Cacciatore) e basso (Andrea Moretti) ai sample di Niccolò Bruni (aka Billy Bogus, aka un sopraffino tessitore di raffinatezze acid/lounge/whatever), il risultato in certi passi è più à la Badalamenti, con striature del Miles Davis elettrico. Mica male. Album invero sfizioso. 7,5
Damir Ivic
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Aa. Vv.
“Lyase Volume Two”
Lyase Recordings
Occhio alla Lyase del già citato Whitesquare e di Nima Tahmasebi (quest’ultimo magari ve lo ricordate come NT89): a giudicare da questo EP, rischia di essere una delle etichette più solide ed interessanti ora in circolazione. I due capi fanno il lavoro (anzi, Nima fa un vero capolavoro, con la malinconica-ipnotica “Unbreakable”); la giapponese Dj RS fa un pezzone techno-acid-sordido super; molto bene il resto. 8,5
Damir Ivic