Selling
“On Reflection”
City Slang
Bello, curato ma anche scontato e prevedibile questo LP di debutto per i Selling aka Gold Panda e Jas Shaw dei Simian Mobile Disco. Gold Panda fa il suo e i richiami a “Good Luck and Do Your Best” per suoni e costruzione dei brani sono moltissimi mentre Shaw non riesce ad aggiungere nulla di così chiaro ed entusiasmante dal suo background. Maledette aspettative! 6,5
Marco Del Sasso
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Moses Boyd
“Displaced Diaspora”
Exodus Records
Il solito, abusato connubio tra jazz ed elettronica pronto ad accogliere influenze hip hop e canti yoruba, questa la formula che Moses Boyd ha scelto per il suo terzo LP uscito poche settimane fa ma registrato nel 2015, senza fretta e lontano dai riflettori. Brani senza tempo utili a confermare (se mai ce ne fosse bisogno) le sue doti di produttore e batterista già ampiamente riconosciute dai molteplici premi vedi il Gilles Peterson Worldwide Awards e collaborazioni con Four Tet, Floating Points, Sampha. Una scena satura, vero, ma di album come questo non ci stancheremo mai. Collaborazioni eccellenti. 8
Marco Del Sasso
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Kyle Hall
“Equanimity EP”
Wild Oats
L’eleganza musicale di Detroit è superba. Moodymann, Theo Parrish, Marcellus Pittman, Andrés e anche Omar S hanno tutti un’alta dose di buon gusto e grazia nei propri lavori, così come nei rispettivi dj set. Dalle nuove generazioni Kyle Hall è il ragazzo con le idee più nuove e una decisissima visione di come le cose devono andare con la sua label Wild Oats. “Equanimity” è l’ultima release del giovane “motherfucker” di Detroit che segna i dieci anni di attività della label. Il singolo “Katastematic Pleasure” è una bellissima perla dove piano, synth, percussioni e ritmi spezzati coesistono in maniera armoniosa ed elegante, a proposito. Ah, l’anima soul della traccia è merito del master di Gleen Underground. 8
Ludovico Vassallo
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Asymptote & Z.I.P.P.O
“Sublunar”
Suburban Avenue
L’asse portante del progetto Suburban Avenue, quello composto dal duo di casa Resistance Is Techno e del baby prodigio salentino Z.I.P.P.O., scrive un altro capito della saga della label romana, giunta con “Sublunar” alla sua undicesima release. Parliamo di un disco non “immediato” ma non per questo poco funzionale, coi i due lati del disco a spartirsi i compiti: l’A-side è dedicato, infatti, alle soluzioni più alte e ricercate (ché di questi tempi non fan mai male), mentre l’altro va dritto al cuore del dancefloor con una “Drifting” davvero super convincente! 7,5
Matteo Cavicchia
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Mattia Trani
“Time Struggle EP”
Pushmaster Discs
Non ce ne voglia il buon Steve Rachmad, autore anche qui di un buonissimo remix, ma quando la puntina cade sul remix old-school di “Time Struggle” (A2) non ci sono cazzi che tengano: traccia LE-TA-LE! 9
Matteo Cavicchia
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Uncrat
“A Present From My Plant EP”
Proper_line
Amici del cassa dritta e pedalare, ecco pane per i vostri denti: si tratta della prima release firmata Uncrat (moniker dietro il quale si cela il pugliese Donato Liuzzi), che inaugura con “A Present From My Plant EP” la sua piattaforma Proper_line. Roba tosta, dicevamo, che piazza il lavoro migliore della sua uscita inaugurale direttamente sulla traccia che apre il disco. La title-track ha tutto per finire nei set dei paladini delle consolle techno più rispettate, svoltando di brutto i loro set: tosta e intelligente, non possiamo che consigliarvela! 7,5
Matteo Cavicchia
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Dj Iodosan
“4.20 Jungle Jungle”
Fuori Orario
Vaporwave e Jungle sembrano essere due correnti agli antipodi, eppure il giovanissimo e italico Dj Iodosan ci dimostra che hanno dei punti in contatto, eccome. Percussioni velocissime e sincopate che incontrano pad morbidi e vaporosi, e il nostro cuore si riscalda. 7
Mattia Tommasone
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Nicky Soft Touch
“I Can’t Stop Thinking About It”
Foot Long Fun Plates
Con l’avvento di internet e dei software di produzione, la creazione e distribuzione musicale si è democratizzata, abbassando le barriere d’ingresso e saturando il mercato di mediocri produzioni copia-incolla. Ma se non ci fosse la rete non avremmo potuto saltare da Lisbona a Bristol in un batter d’occhio e scoprire questa gemma ancora semi sconosciuta di Harry Johns aka Nicky Soft Touch. Songs 4 Someone è un EP di quattro tracce house introspettive e avvolgenti, che funzionano sia nei club che a casa, sotto le coperte, con una cioccolata fumante tra le mani. 7,5
Christian Vismara
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1979
“Metro / Distanza”
Fryhide
“Metro” è il tipico disco che ti aspetteresti di ballare con Dixon, specie nel bel mezzo della tempesta di synth con cui è solito avvolgere il dancefloor nella seconda metà dei suoi set. Gli inglesi, che sono maestri nel trovare una parola per descrivere qualsiasi cosa, direbbero “epic”…beh, io non so se sia effettivamente un disco “epico”, ma il crescendo c’è ed è d’impatto, mentre il drop fa davvero il resto del lavoro sporco. 7,5
Matteo Cavicchia
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Klara
“Absolution EP”
Unum Records
Tanta Italia in questo EP di debutto per la Unum Records etichetta milanese che punta ad affermarsi nel panorama techno internazionale. Due original prodotte da Klara, label owner, e due remix affidati ad Anetha e Gigi Galli. Supportato e suonato dai “soliti” big della scena l’EP convince sin dal primo ascolto: sfumature lo-fi, acid e remix che esaltano il piglio “pronto pista” della release. Ottimo inizio. 7
Marco Del Sasso
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O-Janà (with Michele Rabbia)
“Inland Images”
Folderol
O-Janà, progetto nato tra l’Italia e la Svezia, deriva da Janara, strega in napoletano. Il duo di Alessandra Bossa, al piano spesso preparato e all’elettronica, e Ludovica Manzo, al microfono, interagisce con il percussionista/batterista Michele Rabbia. Ne viene fuori un elegante incrocio tra sonorità analogiche e digitali, tra forma-canzone e sperimentazione in aree neoclassiche, cameristiche, jazz-folk, ambient, soul-pop. 6,5
Elena Raugei
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1010 Benja SL
“Two Houses”
Young Turks
Dopo due singoli, 1010 Benja SL debutta con l’EP “Two Houses”, così intitolato a rappresentare “le case della contraddizione, il cervello destro e sinistro, il cuore amorevole e spaventoso”. Partito con l’idea di trovare sollievo in ogni cambiamento, l’artista del Midwest fa tutto per conto suo nell’ibridare R&B – perfetto in casa Young Turks – e soluzioni sperimentali, che siano a livello sonoro o nelle manipolazioni vocali. Da tenere d’occhio. 7
Elena Raugei
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Lucia Manca
“Quello che lasci”
Malinka Sound/peermusic ITALY
Lo scorso maggio è uscito l’album “Maledetto e Benedetto”. Ora la songwriter salentina torna con il nuovo singolo “Quello che lasci”, prodotto da Matilde Davoli nel corso delle medesime session svoltesi tra Lecce e Londra. Ci troviamo non a caso tra la melodia italiana dei Matia Bazar e l’elettronica disco di LCD Soundsystem. Sempre più coinvolgente, sempre più necessaria. 7,5
Elena Raugei
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Maayan Nidam
“Sea Of Thee”
Perlon
Il tocco femminile si sente, quello specifico di Maayan Nidam ancor di più. La producer di base a Berlino, giunta con “Sea Of Thee” alla terza sfida sulla lunga distanza dopo gli album per Powershovel Audio e Cadenza, è pronta a rilasciare su Perlon un disco che racchiude tutta la sua essenza: scuro, misterioso e magico…ci piace! 8
Matteo Cavicchia
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Anderson .Paak
“Who R U?”
Aftermath
L’album esce a brevissimo, e questa è l’ultima anticipazione: se la title track è “solo” l’ennesima dimostrazione di quanto Anderson .Paak abbia un flow devastante, secondo davvero a pochi in questo momento, è “Tints” che, come si suol dire, vale il prezzo del biglietto. Funk solare, basso slappato, ritornello che entra in testa e accordi gustosi come abbiamo imparato ad adorare nei live di Brandon con i suoi Free Nationals, ma stavolta con in omaggio anche una strofa di Kendrick Lamar: cosa volete di più? 8
Mattia Tommasone
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Nimmo
“It’s Easier”
Nimmonimmo
Qualche provino DIY che arriva nelle mani giuste, un’immagine convincente, sonorità interessanti, la major che ti propone di aprire i live degli Years & Years e ti da la possibilità di produrre un album: blackout! Questa in sintesi la storia del duo britannico Nimmo che torna dopo anni di stop supportato dalla scena queer inglese. Un sound a metà tra X-Factor e i Disclosure, tra main stage e Spotify influenzato dalla collaborazione con Maya Jane Coles. Interessanti. 7
Marco Del Sasso
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Karel
“Life”
De Vlieger
Chi conosce Job Jobse sa bene che non sa mai stare con le mani in mano. Innervisions, Trouw, Life And Death e De School, queste sono state le tappe fondamentali della sua carriera. L’ultima sua avventura è una etichetta discografica che si chiama De Vlieger e il nome in olandese è un modo per descrivere una persona che sa volare. Karel, che ha l’onore di inaugurare la label, spicca le ali con l’anthem synth-wave “Out”. 7
Ludovico Vassallo
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Jay Daniel
“Qalbi”
Watusi high
Perfetto per la prima alba del mattino o nelle notti più dense e buie, “Qalbi” è il singolo che anticipa il secondo album di Jay Daniel, “TALA”. Il beat secco e legnoso regge un gioco di entra ed esci di due melodie che si inseguono, spariscono, poi ne ritorna una e poi tutte e due, mentre altri suoni d’atmosfera un po’ primordiali danno una quadratura e un senso a tutto il brano. Meno fisico, più arcaico ma sicuramente di grande effetto! 7,5
Ludovico Vassallo
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SANTII feat. Hanami
“Tsunami”
[Merlin] Sugar
I SANTII di Miki e Alex, ex M+A, buttano fuori oggi il nuovo singolo “Tsunami”, da loro scritto, mixato e prodotto, nonché biglietto da visita dell’annunciato “S02”, a seguire il successo dell’esordio in lungo “S01”. Siamo dalle parti di un dance-pop ibridato con l’hip hop dalla fattura semplice e diretta. Radiofonico, ma niente di che. 6
Elena Raugei
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