Invisible Church & Marie Davidson
“Whatever Makes You Feel Save”
Yerevan Tapes
Un esperimento uscito dalla RBMA di Montréal del 2016 (dove i due artisti si sono conosciuti) fatto di droni, field recording e percussioni così calibrate che sembrano studiate al microscopio. La voce di lei in “Collage” e i piatti di Theo Parrish in “Ten Years” sono da “lode e dignità di stampa” di una tesi già ottima. 8
Giulia Matteagi
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Bibio
“Phantom Brickworks”
Warp
Nove tracce legate tanto ai paesaggi e alle atmosfere del Galles del nord, ai resti spettrali delle costruzioni in mattoni e alle tribù di celti che occuparono il regno di Gwynedd, quanto alla sola fantasia, ad altri tempi ed altri luoghi. Nove tracce capaci di trasportarci laddove, per ognuno di noi, regni la quiete. Bibio è un maestro, Warp una garanzia. 7,5
Giulia Matteagi
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Liima
“1982”
City Slang
Musica per facili gocce di sangue dal naso. Se siete ancora nel pieno del loop Stranger Things 2, Eleven e Mind Flayer, ecco il disco che fa per voi. Synth, cantato, atmosfere, sono quelle fredde, rarefatte e sospese del sottosopra, in più questo gruppetto ci mette idee e qualche buon spunto. E’ musica anni ’80, lo dice il titolo: plastica, lacca e spalline, ma a noi piace così. 7
Mirko Carera
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Avalon Emerson
“Whities 013”
Whities
Messaggio a tutti i detrattori di quest’americana con la faccia da brava ragazza: andatevi ad ascoltare – e se vi capita, a ballare – questo nuovo Whities, potreste ricredervi. 7,5
Matteo Cavicchia
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Nebraska
“Metaphor To The Floor EP”
Heist Recordings
Chi come noi adora “Taste Of Bitter Love” in tutte le sue meravigliose vesti (soprattutto in quella confezionata da Joey Negro), storcerà inizialmente la bocca non poco… poi però il disco va avanti e tutta l’astuzia di Nebraska viene fuori. Sì ci piace, ma la prossima volta occhio a rischiare tanto! 7
Matteo Cavicchia
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Jordan
“Voyager”
Loose Fit Records
Un mix tra l’electro e la disco ben aggregato con un beat incalzante che fa muovere il piede sotto alla scrivania già dal primo ascolto. Non fatichiamo a immaginarci questo pezzo suonato dalla Hauff di turno e non solo. Un lavoro ben riuscito che anticipa l’uscita dell’EP prevista per il 4 dicembre. 8
Costanza Antoniella
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Mangabey
“Road World”
Boussole Records
Artista francese che nasce dal jazz e mescola old school e french touch a spunti hip-hop. C’è tanto, forse troppo, ma sulla pista funziona ed è quello che conta. Da tenere d’occhio. 7.5
Fabio Macor
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Tomas Barfod
“Paloma”
Friends Of Friends
“Paloma” è il terzo LP da solista per Tomas Barfod, noto ai più per essere uno dei tre WhoMadeWho. Un album che si lascia piacevolmente ascoltare dall’inizio alla fine, con le undici tracce raccontano il lato più intimo ed elettronico del producer danese. Un po’ ambient, un po’ synth pop e non sempre in 4/4, di quest’album ci convincono proprio le sfumature ottimamente interpretate. Concretezza senza colpi di scena. 7
Marco Del Sasso
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Bawrut
“Conga”
Hard Fist
Cosmico, giocoso, acido, pure un po’ cinematico. E con i tempi e modi giusti per stare bene in pista in qualsiasi momento della serata. Bawrut sempre più bravo, sempre più protagonista (verrebbe da dire: lasciare l’Italia fa così bene?). 7,5
Damir Ivic
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Unspent
“Monitoring EP”
Traum Schallplatten
Minimale e rarefatto ma allo stesso tempo solido e concreto, questo EP del duo francese stupisce, tra droni, ritmiche spezzate e fraseggi sincopati. Per fare davvero bella figura quando vuoi mettere il pezzo di ricerca. 7.5
Fabio Macor
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124 Recordings
“Levels EP”
Owain-124 Recordings
Un doppio 12″ in uscita a inizio 2018 per una label che infila una dietro l’altra perle house. Dall’inizio alla fine, un disco da avere e suonare senza ritegno. 8
Fabio Macor
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Fort Romeau
“Emulators”
Running Back
Tre tracce (più una bonus digital only) a cavallo tra nu-disco e trance, epiche il giusto ma con anche un adeguata quantità di groove. Se poi non bastasse, i bonus beats alzano il coefficiente sculettamento a livelli stellari. 8
Mattia Tommasone
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Tommy Genesis
“Tommy”
Downtown/Interscope Records
Modella e rapper considerata la ribelle del panorama underground. Aggressiva, sperimentale, feticista, gioca con la sessualità estrema con disinvoltura sconvolgente. Pezzo e video con lussuria a mille. 8
Fabio Macor
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KH aka Four Tet
“Question”
Phonica Records
Cento copie e poi mai più per questo edit del brano omonimo di Bobby Powell del 1971 che diventa il contendente al trono per il migliore dell’anno. 8,5
Fabio Macor
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Golden Teacher
“No Luscious Life”
Golden Teacher Records
Dopo quattro anni di EP, singoli e compilation, la band scozzese ha finalmente pubblicato “No Luscious Life”. Debut album che non aggiunge nulla a quanto ascoltato finora. Fortunatamente. Già, perché afro-beat, house, dancehall, leftfield disco e funk, generi con cui i ragazzi di Glasgow si sono affermati, sono più che sufficienti a confondere “l’ascoltatore distratto”. Piacevole disordine! Da riascoltare più volte, vi conquisterà. 7
Marco Del Sasso
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DJ Seinfeld
“Time Spent Away From U”
Lobster Theremin & Meda Fury
L’estate passata chiedevamo a Ross From Friends se era ancora plausibile produrre dance music su larghe distanze. Questo “Time Spent Away From U” – lp d’esordio dello svedese – ci dice di sì. Senza riserva alcuna. E’ l’originalità a spiazzare, in un genere come la lo-fi house già codificato dall’idea del “balla e rattristati”. Grazie a campionamenti azzeccati, Seinfeld fa del suo approccio alla bassa fedeltà un’apertura alla sensualità (“I’m Just My Luv”, “I Hope I Sleep Tonight”), verso esplorazioni mistiche (“U”) e drammatiche (“Time Spent Away From U”). Sempre (o quasi) con emotività sincera. 7,5
Giuseppe Mastrangelo
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F.T.G & Siyha Kuma pres. Analog Inside
“Keep On”
CityLow
Ancora una volta un 12″ di qualità e sostanza per Citylow, che questa volta si affida a Jef K e Mikael Weill per arricchire la solita original tutta da ballare. Cercavate un disco buono per tutte le occasioni? Eccolo. 7
Matteo Cavicchia
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Frah Quintale
“Accattone (Maiole rmx)”
Undamento
Maiole da nuova vita a questa romantica e malinconica hit di Frah Quintale. Una dose di adrenalina che allarga gli orizzonti di “Accattone” rendendola sfacciatamente “pop”: cassa in quattro, basso molleggiato e melodia che si lascia subito fischiettare. Piacevolmente spensierata, regala positività. 7
Marco Del Sasso
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Carpainter
“Changeling Life EP”
Trekkie Trax
Carpainter ovvero energia pura direttamente dal Giappone. Già, non sono tutti sparpagliati per il mondo ad accaparrarsi qualsiasi release di Yeezy o Supreme, qualcuno è rimasto in quel di Tokyo a produrre cose interessantissime. Quattro tracce, un alternarsi di synth 90’s, trap bass, breakbeat, 2step e ipnotici loop vocali magistralmente confezionati. Consigliatissimo! PS: R&S ne ha già notato il talento. 8
Marco Del Sasso